Introito
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
"Introito" significa anche "entrata in denaro".
L' Introito (latino: introitus, "inizio") è la parte iniziale della messa nella liturgia della Chiesa Cattolica e del Divino Servizio Luterano. In modo particolare si riferisce all'antifona che viene letta o cantata all'inizio della celebrazione. Essa è parte del proprio della messa; ovvero della parte che cambia, in funzione del periodo dell'anno liturgico in cui la messa viene officiata.
L'intoito è meglio conosciuto nella messa Tridentina (secondo i canoni del Concilio di Trento); comunque, esso è parte della liturgia di altre messe cattoliche ed anche di altre liturgie cristiane. Nelle liturgie Ambrosiana e Beneventana, la parte corrispondente all'introito è detta "ingressa". Molti luterani hanno un introito nella loro liturgia.
Indice |
[modifica] Testi e uso liturgico
Molti introito sono presi dai salmi. Generalmente seguono sempre la stessa struttura: da due a quattro righe di scrittura relative al tema o alla festa del giorno della celebrazione. Molto spesso la scelta del passaggio è collegata alle letture che seguono nel corso della messa.
L'introito può essere cantato o letto, in funzione della formalità della messa o della scelta del prete e della sua congregazione. Non tutte le messe hanno l'introito. Generalmente il rito del Sabato Santo nella Chiesa Cattolica non ha l'introito.
In molti casi l'introito serve per un altro motivo: esso da il nome ad una particolare messa, che è basato sulla prima frase dell'introito. Pertanto l'introito è differente per ogni giorno dell'anno liturgico (alcune volte esistono messe diverse per un singolo giorno, come per Natale) ed uniche messe per speciali funzioni tanto che esiste un codice per stabilire quale tipo di messa occorre celebrare in una determinata occasione. Questo è il motivo per cui una messa funebre è detta Requiem e la seconda messa della festa del Sacro Cuore di Gesù è detta Exordium. Come esempio inusuale, la prima domenica dopo Pasqua, che non ha un nome ufficiale nella liturgia, è detta domenica di Quasimodo dalla frase iniziale dell'introito "Quasi modo geniti infantes...". Nonostante i termini latini non siano più molto usati nella celebrazione delle messe, i nomi tradizionali rimangono per l'organizzazione del calendario liturgico.
[modifica] Storia
Sin dall'epoca antica veniva cantato un salmo al momento dell'arrivo del prete all'altare, ed i versi cantati erano parte della celebrazione della messa. Il Liber Pontificalis asserisce che l'introito ebbe origine dalla richiesta di Papa Celestino I, ma soltanto sotto Papa Gregorio I che la forma divenne familiare e da ciò si credette che lo stesso papa avesse scritto degli introiti. Dalle notizie in nostro possesso non sembra invece che abbia composto alcuna musica.
[modifica] Forme musicali
Nel campo del canto Gregoriano, gli intoito hanno la forma antifona - versi - antifona - dossologia[1] - antifona. L'introito come l'offertorio e il communio sembra derivino dal tono recitante. Le melodie dell'introito mostrano questa parentela e non spesso ancorate a due note che possono essere ripetute. Le melodie sono per lo più ti tipo neumatico, con due e più note per sillaba, anche se esistono dei passaggi melismatici.
[modifica] Note
- ↑ Dal greco doxa, gloria + logos, parola) è un breve inno di preghiera a Dio