Isola di Reichenau
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Reichenau è il nome di un'isola che si trova nel lago di Costanza e che fa parte del comune di Reichenau, nel distretto di Costanza (Baden-Württemberg). L'isola è collegata alla terraferma per mezzo di un ponte artificiale.
Nel 2001 l'isola è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO grazie all'abbazia che vi sorge, alla cattedrale (dedicata alla Vergine Maria e a San Marco) e alle due chiese di San Giorgio e dei santi Pietro e Paolo. Fra le opere d'arte contenute negli edifici dell'isola va sicuramente ricordato l'affresco rappresentante i miracoli di Cristo, nella chiesa di San Giorgio, risalente al X secolo.
Oggi l'isola è famosa anche per le fattorie di ortaggi e per i vigneti. Nei pressi dell'isola si trova la Wollmatinger Ried, una riserva naturale composta da una zona umida in cui sostano numerose specie di uccelli durante le loro migrazioni annuali.
[modifica] Storia
Il nome alemanno dell'isola di Richenau era Sindleozesauua, ma essa era conosciuta semplicemente come isola Ow o isola Auua, nome che venne latinizzato in Augia per poi diventare Augia felix, o Augia Ricca, da cui Richenow o Richenau.
Nel 724 venne fondata l'abbazia benedettina di Richenau, per opera del santo itinerante Pirmino: la leggenda dice che egli lasciò la Spagna durante l'invasione dei Mori e venne qui con l'aiuto, fra gli altri, di Carlo Martello e di alcuni signori locali, il conte Bertoldo e il duca Santfrid I. Entrato in conflitto con questi ultimi, San Firmino lasciò Richenau nel 727 e sotto il suo successore, Hatto (appartenente alla stirpe degli Hohenzollern), il monastero iniziò a fiorire. Divenne importante durante il regno dei Carolingi, come centro in cui venivano educati monaci che avrebbero poi fatto parte delle cancellerie imperiali e ducali.
L'abbazia sorgeva lungo una delle vie principali che dalla Germania portavano in Italia, in un punto in cui il passaggio del lago facilitava il cammino. Nell'abbazia si trovavano una scuola, una biblioteca ed uno scriptorium che raggiunsero una notevolissima fama nel corso del X e XI secolo come uno dei principali centri di produzione di manoscritti alluminati d'Europa, quando questa regione apparteneva al Sacro Romano Impero.
L'apice dell'abbazia venne raggiunto durante il periodo di Berno di Reichenau (1008 - 1048), durante il quale qui vivevano importanti scolari. Nella seconda metà dell'XI secolo l'importanza dell'abbazia iniziò a declinare, causata dalle riforme restrittive del Papa Gregorio VII e dalla rivalità con la vicina abbazia di San Gallo. Nel 1540 il vescovo di Costanza, un antico rivale degli abati di Reichenau, divenne il signore della regione, e sotto il controllo dei vescovi successivi l'importanza dell'abbazia divenne sempre minore.
Durante l'era napoleonica l'abbazia venne abbandonata, ma la sua importantissima biblioteca non venne dispersa: venne invece spostata in parte a Karlsruhe e in parte a Monaco.
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