Kyū
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Kyū è un termine giapponese utilizzato nelle arti marziali così come in altre pratiche tradizionali giapponesi come l'ikebana, il Go o la cerimonia del thé per evidenziare i differenti livelli di progresso di un debuttante prima di ottenere un grado dan.
Mentre il sistema dei gradi dan è simile in tutte le attività dove viene applicato, il sistema dei gradi kyū varia considerevolmente da un'attività all'altra. I kyū sono elencati in ordine decrescente, fino al primo kyū (shokyu), ultima tappa prima del primo dan (shodan), ma il numero dei gradi varia.Ci sono, ad esempio, più di trenta gradi kyū da passare per i giocatori di go, mentre le arti marziali ne contano tradizionalmente sei.
Nella maggior parte dei casi, il conferimento dei gradi kyū si fa sotto la sola responsabilità dell'insegnante, senza dover riferire ad una autorità superiore come nel caso dei gradi dan.
In alcune arti marziali, come il judo o il karate, la maggior parte dei dojo mostrano visivamente la progressione di gradi kyū tramite il colore della cintura del keikogi:
- bianca (6° kyū)
- gialla (5° kyū)
- arancione (4° kyū)
- verde (3° kyū)
- blu (2° kyū)
- marrone (1° kyū)
Da quanto il judo è stato importato in Francia (1920), kyū e dan furono legge.
La pratica di impiegare cinture colorate è poco impiegata in aikido,dove è essenzialmente usata nell'insegnamento della pratica ai bambini, mentre non è stata recepita nel kendo ne in nessun altro budō.
In aikido, alcuni insegnati legano il conseguimento dell' hakama a quella di un kyū particolare, in generale il 3°, 2° o il 1°.
Non esistono, ciononostante, delle regole generali, queste scelte restano alla discrezione di ogni insegnante.