New Immissions/Updates:
boundless - educate - edutalab - empatico - es-ebooks - es16 - fr16 - fsfiles - hesperian - solidaria - wikipediaforschools
- wikipediaforschoolses - wikipediaforschoolsfr - wikipediaforschoolspt - worldmap -

See also: Liber Liber - Libro Parlato - Liber Musica  - Manuzio -  Liber Liber ISO Files - Alphabetical Order - Multivolume ZIP Complete Archive - PDF Files - OGG Music Files -

PROJECT GUTENBERG HTML: Volume I - Volume II - Volume III - Volume IV - Volume V - Volume VI - Volume VII - Volume VIII - Volume IX

Ascolta ""Volevo solo fare un audiolibro"" su Spreaker.
CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
La condizione della donna nell'Islam - Wikipedia

La condizione della donna nell'Islam

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Donna coperta dal velo
Donna coperta dal velo

La condizione della donna è una delle realtà dell’Islam che più sconcertano l’occidente. Dal punto di vista religioso non ci sono problemi; per la legge islamica la donna è uguale all’uomo, ha gli stessi doveri, non c’è per essa alcuna discriminazione nella vita eterna che l’attende dopo la morte. I problemi cominciano quando dal campo religioso si passa a quello sociale.
Stabilisce infatti il Corano: «gli uomini sono preposti alle donne perché Dio ha prescelto alcuni esseri sugli altri e perché essi donano dei loro beni per mantenerle.»

Questo significa, in pratica, che la donna, finché rimane in famiglia è sottoposta all’autorità del padre e dopo, quando si sposa, passa sotto l’autorità del marito. Naturalmente, nel mondo islamico, le donne non vivono una condizione di libertà uguale in tutti i Paesi, per cui per parlare dei diritti delle donne islamiche occorre fare delle distinzioni.

In alcuni Stati esse hanno ormai ottenuto parecchi privilegi una volta destinati quasi esclusivamente agli uomini, ma negli Stati fondamentalisti, dove le norme del Corano sono interpretate ed applicate in maniera più rigida ed estrema, le donne non vivono una situazione egualitaria in termini di libertà , e sono considerate di livello inferiore rispetto all’uomo.

Il dogma della superiorità maschile è enunciato dal Corano al seguente versetto:

Corano, Sura IV - An-Nisâ (Le Donne)
34. «Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande»

Così, in virtù di questo precetto, le donne sono private persino dei fondamentali diritti umani e civili: non godono della libertà di spostamento, della libertà di espressione e di parola; non possono procedere negli studi né tanto meno fare carriera o ricoprire cariche o posizioni di responsabilità in campo civile o religioso. Non possono decidere il proprio destino né quello dei propri figli e sono totalmente sottomesse all'uomo, da cui possono venire ripudiate (e non viceversa). Sono costrette a convivere con altre mogli scelte dall'uomo; e sono obbligate a coprire il proprio corpo e spesso anche il viso. La poligamia è lecita e prevista dal Corano per gli uomini (Shura delle donne v.3) con la limitazione se temete di non essere giusti con loro sposatene una sola o le ancelle in vostro possesso. Questa limitazione ha indotto alcuni commentatori modernisti di affermare che, poiché è impossibile essere giusti con più di una donna, (come è detto nella stessa shura al v.129) la poligamia è virtualmente illecita. Al v.15 della stessa shura si dice se alcune delle vostre donne avranno commesso atti indecenti portate quattro testimoni contro di loro, e se questi porteranno testimonianza del fatto, chiudetele in casa fin che non le coglierà la morte o fin quando Dio apra loro una via. Dai commentatori questa punizione s'intende abrogata dal v.2 della shura della luce in cui si afferma che l'adultera e l'adultero siano puniti con cento colpi di frusta ciascuno alla presenza di un gruppo di credenti, ma qua si parla di adulterio mentre nell'atra shura si parla di atti indecentie i commentatori non sono d'accordo se per atti indecenti debba intendersi l'adulterio. Secondo il Corano l'uomo può ripudiare la moglie e non cv'è nessun accenno che la moglie possa farlo nei confronti del marito. Nella shura della luce il v.31 prescrive che le credenti abbassino gli sguardi e custodiscano le loro vergogne, non mostrino troppo le loro parti belle ad altri che agli uomini della famiglia e non battano i piedi sì da mostrare le loro parti nascoste. Secondo un'usanza che è precedente al Corano questo versetto proibirebbe alla donne di mostrare il volto e quindi avrebbe giustificato nei tempi passati l'esistenza degli harem in cui erano rinchiuse le donne con guardiani evirati e l'uso oggi in certi stati arabi di vesti che coprono interamente il viso. Circa l'obbligo di portare il velo e coprire il volto non c'è alcun versetto che lo prescriva espressamente e nemmeno il v.59 della shura delle fazioni alleate lo afferma anche se dice: Dì alle tue spose e alle tue figlie e alle donne dei credenti che si coprano dei loro mantelli, che sono grandi veli che vanno dalla testa ai piedi. Circa il divieto di battere i piedi forse ci si riferisce alla non liceità del ballo per le donne musulmane. Nella shura del misericordioso si parla del paradiso con le vergini a disposizione degli uomini, ma non si dice nulla sulle donne che avranno il paradiso, che risulta molto maschilista, d'altra parte molti commentatori del Corano nel corso dei secoli hanno affermato che a popolare l'inferno sono in maggioranza le donne. Nella shura delle donne al v.11 è detto in merito all'eredità ai figli Iddio vi raccomanda di lasciare al maschio la parte di due femmine e in molti altri punti del Corano si evidenzia uno stato d'inferiorità della donna rispetto all'uomo, anche se sono frequenti le raccomandazioni ai mariti di trattare con gentilezza e giustizia le loro mogli anche nei rapporti sessuali se se ne hanno più di una. Ovviamente alle donne non è concesso avere più di un marito.




Indice

[modifica] Iran

In Iran la condizione della donna ha subito vari mutamenti nella storia, a seconda del leader spirituale

[modifica] Le donne sotto la dinastia Pahlavi

 Reza Pahlavi
Reza Pahlavi

Reza Pahlavi, divenuto Scià nel 1926 cominciò, con metodi dittatoriali, un iter di modernizzazione del Paese in senso occidentale che in qualche modo aiutò le donne, bandendo il velo e aprendo anche alle studentesse l'Università di Teheran (1936). Il figlio, Mohammad Reza Pahlavi, succedutogli nel 1942, proseguì la politica di modernizzazione del padre, ampliando i benefici riguardanti le donne, ed adottando una serie di provvedimenti che favorirono l’emancipazione femminile. Queste misure rientravano nel quadro di un programma di riforme, noto come "rivoluzione bianca", che avevano lo scopo di modernizzare l‘Iran nel più breve tempo possibile, continuando la sfida che il padre aveva intrapreso agli inizi degli anni 20. Con la “rivoluzione bianca”, le donne iraniane, oppresse per tanti secoli dalla sharīʿa islamica, finalmente acquisivano il diritto di voto sia attivo che passivo; lo stato di famiglia veniva riformato con l’introduzione di codici progressisti che proteggevano il diritto delle donne in questioni come il divorzio e che limitavano la poligamia. Ma il sistema politico dello Shah era comunque vessatorio, ed obbligava il Paese ad un'occidentalizzazione in qualche modo forzata per cui le donne si ribellarono opponendo una forma di resistenza passiva: cambiarono così, in segno di protesta, il loro modo di abbigliarsi ed indossarono un mantello lungo e largo che copriva tutto il corpo, al posto dello Chadòr, ed avvolsero la testa in un foulard grande. Quando esplose la rivolta di popolo, capeggiata dall'Ayatollah Ruhollah Khomeini , le donne di ogni estrazione sociale sfilarono in prima fila opponendosi al regime dello Shah, e spesso utilizzando proprio lo Chador come metafora della ribellione. Lo Scià fu costretto a fuggire e il 30 marzo 1979 venne proclamata la Repubblica Islamica

[modifica] Le donne sotto il regime di Khomeini

Khomeini
Khomeini

L'Ayatollah Khomeini era decisamente contrario all’occidentalizzazione inaugurata dalla dinastia Pahlavi, poiché sosteneva che una politica sviluppata in quel senso avrebbe allontanato la popolazione dai principi del Corano. Per questo motivo, prima ancora che venisse proclamata la Repubblica Islamica, il 6 marzo 1979, cominciò ad annunciare una serie di misure restrittive della libertà delle donne: tutti i giudici donne furono privati del loro incarico, alle donne s'impedì l'accesso alla facoltà di diritto. Khomeini lanciò addirittura una fatwa in cui si dichiarava formalmente che «le donne membri e sostenitori dei Mojahedin, il maggior gruppo di opposizione ai mullah, possono essere uccise, torturate, violentate e le loro proprietà confiscate.»
Le donne venivano viste come l'incarnazione della seduzione sessuale e del vizio, e per nascondere tale potere seduttivo, venne imposto un serverissimo codice del costume che doveva essere rispettato da tutte le donne nei luoghi pubblici. Lo hijab (dal termine arabo coprire), doveva essere indossato da tutte le donne: i capelli ed il corpo ad eccezione della faccia e delle mani, dovevano essere coperti. Era proibito inoltre l'uso di cosmetici e sorridere per strada. Alle donne veniva nuovamente negato l'accesso all'istruzione superiore e non potevano nemmeno lavorare senza il consenso del marito. Chiunque avesse infranto queste leggi veniva sottoposto a punizioni: queste variavano dalla reprimenda verbale a 74 frustate fino all'imprigionamento da un mese a un anno. La più grave di tutte era la morte per lapidazione. Questa, tutt’ora praticata, è una forma di punizione legale in caso di condotta sessuale indegna, il cui scopo è quello di infliggere grandi sofferenze e dolore prima del sopraggiungere della morte. Per quanto riguarda il matrimonio, l'età legale nella quale le ragazze potevano sposarsi era di 9 anni lunari. La poligamia era legale: gli uomini potevano avere fino a 4 mogli ed un numero illimitato di mogli temporanee. Il potere di prendere tutte le decisioni riguardanti la famiglia, inclusa la libertà di movimento delle donne e la custodia dei figli, spettava solo ed esclusivamente all’uomo.

[modifica] Le donne sotto la presidenza Khatami

Khatami
Khatami

Quando Mohammad Khatami fu eletto Presidente, nel 1997, vennero introdotte nuove leggi e adottate nuove severe politiche sia nel campo dell'istruzione che della sanità che avevano come obiettivo quello di segregare donne e uomini. Nel 1997 alcuni membri del parlamento suggerirono l’attuazione di alcune misure restrittive che trasformassero le scuole femminili in "zone vietate agli uomini" implicando la condizione che che tutti i componenti del corpo docente e del personale fossero donne. A partire dal settembre 1999 alle insegnanti donne fu impedito l'accesso in aule maschili e, viceversa, agli insegnanti uomini fu vietato l’accesso alle classi femminili. Anche nel campo della Sanità furono applicate misure segregative, e nell'aprile del 1997 il Parlamento approvò una nuova legge secondo la quale gli ospedali dovevano separare, a seconda del sesso, tutti i servizi ospedalieri. Sempre nel 1997 il Centro Giudiziario Martyr Ghodusi, una delle più importanti branche della magistratura, specializzata nella lotta contro le manifestazioni della cultura occidentale considerata decadente e satanica, su richiesta della fazione più estrema del regime, introdusse delle nuove regole particolarmente rigide sull’abbigliamento femminile, emanando una hejab, o codice del costume, rigorosissima. La pena prevista in caso di non rispetto delle regole andava dalla prigione (da tre mesi a un anno) all’ammenda e alla flagellazione. Le donne che indossavano «un foulard leggero che non copra completamente la capigliatura o il collo» delle «gonne senza indossare un lungo mantello sopra» , dei «mantelli corti» o dei «tagli alla moda» o dei «colori sgargianti» correvano seri rischi di essere arrestate, caricate su pulmini e portate ad un centro contro la «corruzione sociale». A causa di questo regime così oppressivo, durante il periodo di Khatami l'età media delle prostitute è passata dai 27 ai 20 anni, e il numero delle ragazze fuggite da casa è salito del 30%. E'inoltre aumentato il numero dei suicidi delle donne; ben quattro volte di più rispetto agli uomini.

[modifica] Le donne al giorno d’oggi

Ragazze a Kargil
Ragazze a Kargil

Con l’avvento del nuovo secolo, le donne hanno preso maggior coscienza della loro situazione, percependola come un’ingiustizia: nel 2001, infatti, le donne sono state le protagoniste delle cinque maggiori manifestazioni in Iran e hanno fatto emergere il loro odio per il regime misogino dei mullah gridando "abbasso Khatami, abbasso Khomenei". Ma purtroppo la presa di coscienza, sebbene rappresenti un passo avanti rispetto al passato, non basta a modificare la situazione. Dall'elezione del nuovo Presidente iraniano la repressione contro le donne è nettamente peggiorata: il nuovo Ministro della Giustizia Jamal Karimi-Rad ha, infatti, dichiarato alla stampa, nell’agosto del 2005, che le donne «impropriamente velate» saranno trattate come se non indossassero per nulla il velo. L'accusa alle donne è di «non rispettare le virtù islamiche» e di indossare «vesti repulsive ed immorali». Il bersaglio privilegiato dei gruppi paramilitari e delle polizie private sono le giovani donne, prese di mira per cercare di non far perdere le antiche tradizioni islamiche basate sul rispetto del Corano. Nella città di Shahin-Shahr, il tribunale ha reso noto, tramite pubblici annunci, che coloro che violeranno il codice d'abbigliamento verranno portate in giudizio e condannate alla pena di 100 frustate in pubblico. Ali Khamenei , il supremo leader religioso iraniano, sostiene che le donne del suo paese non hanno diritto ad un’attività politica e sociale, in quanto il loro unico scopo nella vita deve essere quello di rimanere a casa, di mettere al mondo i bambini, allattarli, crescerli ed educarli. Anche da punto di vista fisico, psicologico ed emotivo, sempre secondo Ali Khamenei, le donne, sono troppo deboli rispetto all’uomo.

[modifica] Arte e Cultura

[modifica] Letteratura

  • Leggere Lolita a Teheran (Reading Lolita at Teheran - Random House 2003) - di Azar Nafisi (editore italiano: Adelphi, 2004)- Da una serie di incontri dedicati alla lettura di classici della narrativa anglosassone, in gran parte dedicati a Lolita di Nabokov, nasce questo romanzo/testimonianza di un tentativo di ribellione e di un’inappagabile aspirazione per la libertà intellettuale in Iran prima, durante e dopo la rivoluzione del 1979.
  • Oltre il chador. Iran in bianco e nero di Marcella Croce (Edirice Medusa, 2006)- Libro-reportage sulla vita in Iran vista attraverso gli occhi di una straniera, che vi compie un viaggio studio per immergersi nella sua cultura, senza pregiudizi né preconcetti e cogliere la reale essenza di questa realtà tanto discussa.
  • Non sottomessa. Contro la segregazione nella società islamica (De Maagdenkooi) - di Hirsi Ali Ayaan (editore italiano: Einaudi, 2005). Un esame lucido e coraggioso della condizione della donna nel mondo islamico che ha provocato enormi polemiche e perfino minacce di morte all’autrice. Il libro contiene anche la sceneggiatura del cortometraggio Submission di Theo van Gogh che costò la vita al regista.

[modifica] Cinema

  • Il cerchio (Dayereh, 2000) di Jafar Panahi. Il film, premiato con il leone d’oro, é una metafora sulla condizione femminile in Iran e racconta la storia di tre donne appena uscite dal carcere e subito riacciuffate, poiché per fuggire dal cerchio-carcere, in cui sono inflitte, occorrono cultura, soldi e indipendenza.
  • Submission (in italiano Sottomissione), di Theo van Gogh. Un cortometraggio che denuncia la condizione di oppressione alla quale sono costrette le donne nel mondo musulmano. A seguito della sua uscita,il regista venne brutalmente ucciso da un estremista islamico e il documentario non viene pertanto distribuito.
  • La sposa turca (Gegen die Wand, di Fatih Akin, 2003) - Il gesto estremo di una ragazza che tenta di tutto pur fuggire dal fondamentalismo religioso della sua famiglia islamica.
  • Viaggio a Kandahar (Safar é Ghandehar, di Mohsen Makhmalbaf, 2001) . Una giornalista afghana, dopo anni di assenza, torna a guardare, attraverso il suo burka, il mondo misero, terrorizzato e rassegnato dell’Islam.

[modifica] Fotografia

La condizione di guerra costante che si vive in Iran e la segregazione cui sono sottoposte le donne, la radicale diversità che divide una grande fetta del mondo dall’occidente, sono state descritte in suggestive fotografie ritoccate da poesie in lingua persiana da Shirin Neshat, artista, fotografa iraniana.

[modifica] Note

Per approfondire, vedi la voce Rivoluzione iraniana.

[modifica] Bibliografia

  • La più lunga frontiera dell'islam, di Roberto Giammanco (De Donato editore). Un bellissimo saggio sulla condizione femminile in Asia Centrale, e sulla liberazione femminile.
  • Le donne velate dell'Islam di Hinde Taarij - Essedue, 1993
  • Oltre il velo: la donna nell'Islam, da Maometto agli ayatollah di Leila Ahmed. - (La Nuova Italia)
  • Il rischio della parola : donne che vivono e muoiono in Algeria di Angela Lanza. - (Datanews, 1996)
  • Le donne del profeta. La condizione femminile nell'Islam - di Fatima Mernissi (Ed. ECIG, 1992)- Attraverso un’oculata ricerca nella raccolta di letteratura religiosa che riguarda il Profeta Maometto, la sociologa marocchina Fatima Mernissi intraprende un viaggio nell’enigma dalla condotta islamica per cercare di comprendere come, nonostante l'assunto del Profeta, che predicava un'eguaglianza religiosa e democratica, si sia giunti oggi all’attuale stato di degrado in cui vivono le donne islamiche.

[modifica] Collegamenti esterni

[modifica] Galleria

Static Wikipedia (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia February 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu