Leonard Trelawny Hobhouse
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Leonard Trelawny Hobhouse (8 settembre 1864, Liskeard - 21 giugno 1929) fu un politico liberale britannico. Fu il primo professore di sociologia in una università britannica.
[modifica] Pensiero
Fu un fervente sostenitore delle posizioni del partito laburista e molto vicino alle idee di John Stuart Mill. Per Hobhouse vi sono due concezioni dello Stato: quella Hegeliana (metafisica: lo Stato è un fine, è il supremo compimento dell’umana realizzazione) e quella democratica (lo Stato è un mezzo, è destinato alla subordinazione in una comunità mondiale). Lo Stato hegeliano è lo stato del privilegio, nella visione liberaldemocratica lo Stato è al servizio dell’individuo.
Con il progresso storico si supera la diarchia governanti-governati e si arriverà all’autogoverno: per Hobhouse la storia sta procedendo in questa direzione (Hobhouse non pone questo discorso come utopia ma crede che avrà uno sviluppo razionale). Compito dello Stato è imporre una soluzione razionale, non è uno Stato che si limita a fare il “guardiano notturno” ma deve intervenire per assecondare la libertà individuale. L’esempio che fa Hobhouse è quello della contrattazione in ambito lavorativo: non deve avvenire per forza tra individui, ma anche con l’autorità garante dello Stato. Allo stesso modo lo Stato deve garantire l’istruzione pubblica.
La libertà non è qualcosa di preordinato ma può anche essere un fatto compromissorio: deve essere un qualcosa che viene tutti i giorni dal basso. Lo Stato deve promuovere lo sforzo individuale, può e deve guidare l’autorealizzazione dell’individuo. Lo Stato non si deve dimenticare di nessuno, chi non ce la fa deve essere aiutato dallo Stato.
Con Hobhouse si parla per la prima volta di socialismo liberale: una tendenza che non vede contrasto tra liberalismo e socialismo e che si contrappone al socialismo illiberale, quello marxista, dedito alla pianificazione che non lascia all’individuo alcuno spazio di iniziativa privata. Secondo Hobhouse, Mill sarebbe il padre del socialismo liberale che non prevede una pianificazione ma invece una società dei talenti: la democrazia, che fa si che si possa partire tutti dallo stesso punto.