Lord Brummell
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«I would prefer to be Brummell rather than Napoleon - (Preferirei essere Brummel piuttosto che Napoleone)»
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Lord George Bryan Brummel, conosciuto anche come Beau Brummell (Londra, 7 giugno 1778 - Caen, 30 marzo 1840), è stato un nobile inglese, considerato il primo dandy, o comunque colui che rappresentò meglio il dandismo.
Studiò a Eton, dal 1790, dove si distinse subito per la cura che riservava nel vestirsi. Successivamente, passò ad Oxford, per entrare nel Reggimento degli Ussari, con lo scopo di incontrare il Principe di Galles, il futuro Giorgio IV, che ne aveva il comando: una volta entrato nelle sue grazie, Lord Brummel prese congedo.
Si trasferì a Londra, al numero 4 di Chesterfield Street, dove teneva pranzi esclusivi.
Il 18 maggio 1816 lasciò definitivamente l'Inghilterra, a causa di un dissidio con il Re: per diversi anni abitò a Calais, che divenne meta di una sorta di "pellegrinaggio" del bel mondo inglese, a lui ancora legato. Alla sua partenza da Londra, tutti i suoi beni erano stati messi all'incanto: il ricavato della vendita contribuì a mantenerlo per alcuni anni. Quando ormai si stava avvicinando lo spettro della povertà e della prigione per debiti, venne provvidenzialmente salvato da Guglielmo IV, che lo nominò console a Caen. Qui trascorse il resto della sua vita, lontano dagli agi e dal lusso cui era abituato, cessando così di essere un dandy.
La sua fama è dovuta alla particolare cura riservata ai dettagli del suo abbigliamento: era molto attento al portamento e indossava il corsetto. Molti seguirono il suo stile celebrativo dell'eleganza e della raffinatezza.
Il suo stile di abbigliamento (che per molti aspetti era uno stile di vita) era destinato per molti versi a sembrare eccentrico e finanche scandaloso. In un'epoca infatti in cui dominavano ancora i colori più sgargianti e le stoffe seriche, in cui si usavano le polpe e le parrucche e l'igiene era cosa considerata poco virile, con abbondante uso di profumi per coprire gli afrori del corpo, Brummell adottò invece il colore grigio per gli abiti, lanciando definitivamente l'uso dei pantaloni lunghi a tubo, del cappello a cilindro e delle giacche con la parte anteriore ad altezza della vita e posteriore a coda, relegando per sempre brache al ginocchio, calze, tricorni e giacche ad altezza uniforme di coscia in soffitta. Prese poi a curare con particolare attenzione l'igiene intima, con generoso impiego di acqua e sapone, eliminando la parrucca incipriata (ma spesso semplicemente infarinata) arrivando fino al culmine della "bizzarria" di mutare camicia ogni giorno, anziché limitarsi a far lavare il colletto.
Tutto questo si accompagnava a un modo raffinato di atteggiarsi, di muoversi e di agire, senza che questo comportasse la leziosità tipica dei cicisbei. Il tutto si coniugava con un'attitudine spiccata verso l'arte e la cultura in genere. Era l'Ottocento che si affermava e che seppelliva definitivamente il Settecento.
[modifica] Bibliografa
- Barbey d'Aurevilly, Del dandysmo e di George Brummmel (a cura di Mario Ubaldini), Firenze, Passigli, 1993
[modifica] Filmografia
- Lord Brummel