Lot (Bibbia)
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Loth o Lot (in ebraico לוט - [lōṭ]; in arabo لوط - [lūṭ]) è un Patriarca della Bibbia, nipote di Abramo (figlio di suo fratello Aran).
Secondo il racconto biblico, egli seguì suo zio nella marcia fino alla terra promessa (Genesi 11,27-31); ma quando le loro greggi divennero così numerose da non poter più pascolare insieme, decisero di separarsi. Lot scelse come suo territorio la valle del Giordano e la zona intorno al Mar Morto, mentre Abramo andò nella direzione opposta (Genesi 13).
In seguito Lot, stabilitosi a Sodoma, venne rapito quando la città fu saccheggiata nel corso di una guerra; ma Abramo, venutolo a sapere, insieme ai suoi servi inseguì i razziatori, li sconfisse e liberò il nipote (Genesi 14).
Quando poi Dio decise di distruggere Sodoma e Gomorra, due angeli in sembianze umane vennero ad avvertire Lot perché fuggisse. Una volta che Lot ebbe fatto entrare i due nella sua casa e li ebbe rifocillati i Sodomiti bussarono alla sua porta per prendere i due visitatori e abusare di loro. Lot, per fermare la folla, offrì loro le sue due figlie vergini perché venissero violentate al posto degli angeli. A questo punto la folla inferocita venne fermata da un lampo abbagliante che fece perdere loro la vista. Lot fuggì con la moglie e le figlie; ma durante la fuga sua moglie, per aver contravvenuto all'ordine di non voltarsi a guardare, fu tramutata in una statua di sale (Genesi 19,1-26).
Lot si rifugiò quindi in una caverna con le due figlie; ma esse, desiderando concepire dei figli e non essendovi nessun altro uomo in quella regione, fecero bere del vino a Lot e si accoppiarono con lui mentre era ubriaco. Esse generarono due figli, dai quali discesero i popoli dei Moabiti e degli Ammoniti (Genesi 19,30-38).