Lingua araba
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Arabo (عربية ʿarabiyya) † | |
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Parlato in: | Algeria, Arabia Saudita, Bahrain, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Mauritania, Marocco, Oman, Qatar, Sudan, Siria, Tunisia, Autorità Nazionale Palestinese (Cisgiordania e Gaza), Sahara Occidentale, Yemen dalla maggioranza, e in molti altri paesi, come Israele, come lingua di minoranza. |
Regioni:Parlato in: | Vicino Oriente arabo |
Persone: | 206-286 milioni |
Classifica: | 5 |
Tipologia: | VSO flessiva |
Filogenesi: |
Lingue afroasiatiche |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | Algeria, Arabia Saudita, Bahrain, Ciad, Comore, Gibuti, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Eritrea, Iraq, Israele, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Mauritania, Marocco, Oman, Palestina, Qatar, Sahara Occidentale, Sudan, Siria, Tunisia, Yemen; Una delle lingue nazionali di: Mali, Senegal (Hassaniya). |
Regolato da: | In Egitto: Accademia della Lingua Araba. In Siria: Accademia della Lingua Araba. In Iraq: Accademia delle Scienze. |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | ar |
ISO 639-2 | ara |
SIL | arb (EN) |
Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - Art.1 يولد جميع الناس أحرارًا متساوين في الكرامة والحقوق. وقد وهبوا عقلاً وضميرًا وعليهم أن يعامل بعضهم بعضًا بروح الإخاء. |
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Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
![]() Nazioni dove l'arabo è lingua ufficiale (verde) o co-ufficiale (blu). |
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La lingua araba è una lingua appartenente alla famiglia semitica, gruppo della più generale famiglia camito-semitica, cui appartiene ad esempio la lingua egizia faraonica.
[modifica] Alfabeto
Il suo alfabeto consiste di 28 consonanti, più un grafema particolare (hamza) e alcuni simboli grafici particolari. Tre di queste consonanti hanno un valore semi-consonantico (o semi-vocalico, se si preferisce), servendo anche a indicare l'allungamento degli unici tre suoni vocalici esistenti nell'arabo classico (fuṣḥa):
a , u , i → ي , و , ا
In realtà nei vari dialetti ( 'amma ) i suoni vocalici "e" e "o" trovano appieno accoglienza. Questo rende particolarmente ardua la soluzione della traslitterazione in alfabeto latino perché, se in arabo classico il nome "Muhammad" prescriverebbe l'uso appunto delle vocali "u" e "a", nel parlato ciò non è detto avvenga. Si avrà allora (in modo perfettamente legittimo) "Mohammed" o, addirittura (rispettando la realtà fonetica di certe aree arabofone) "M'hammed". Meno corretto - ma non in maniera dirimente - mescolare le cose e creare ad esempio "Muhammed" o "Mohammad".
Sarebbe auspicabile, per uniformità, usare con coerenza il sistema "classico", comunemente chiamato "arabo letterario". Questo per evitare le varietà fonetiche che si presentano numerose, a seconda delle nazioni arabofone. La stessa cosa vale per l'articolo determinato arabo "al-" che, con circa metà delle lettere dell'alfabeto, assimila la prima consonante che incontra mentre resta invariato con le restante lettere.
Le lettere che assimilano l'articolo sono dette lettere "solari" e sono, ﺕ [ta], ﺙ [tha], ﺩ [dal], ﺫ [zal], ﺭ [ra], ﺯ [zay], ﺱ [sin], ﺵ [shin], ﺹ [sad], ﺽ [dad], ﻁ [ta], ﻅ [za], ﻝ [lam] ﻥ [nun]; quelle che non lo' assimilano sono chiamate lettere "lunari" e sono ﺍ [alif], ﺏ [ba], ﺝ [gim], ﺡ [ḥa], ﺥ [kha], ﻉ [ʿayn], ﻍ [ghayn], ﻑ [fa], ﻕ [qaf], ﻙ [kaf], ﻡ [mim], ﻩ [ha hafifa], ﻭ [waw], ﻱ [ya]. Si avrà così "ash-shams" (il sole), "ar-rajul" (l'uomo), "an-nūr" (la luce) ecc; mentre si avrà "al-qamar" (la luna), "al-kitāb" (il libro), "al-bint" (la ragazza), ecc.
Le vocali brevi (a, u, i) sono indicate da tre diversi segni posti sopra o sotto la consonante che precede immediatamente quella vocale, con un piccolo tratto obliquo soprastante la "a" (detto fatha ), con uno identico ma sottostante la "i" (detto kasra ) e con una sorta di piccolo nove, con coda più accentuata, soprastante la "u" (detto damma ).
Tra i simboli particolari appartenenti alla scrittura araba troviamo:
Sukun: è un cerchietto posto sopra una lettera e indica l'assenza di vocalizzazione della lettera stessa.
Shadda:un segno simile a al numero "3" ma posto in orizzontale sopra una lettera e ne indica il raddoppiamento.
La lingua araba si scrive da destra verso sinistra. Le 28 lettere che compongono l'alfabeto hanno 4 forme differenti a seconda che si trovano all'inizio di una parola, in mezzo, alla fine o isolate.
Solo 6 lettere non legano a sinistra con le altre e perciò hanno solo la forma iniziale. Esse sono:
Alif: ا
Ra: ر
Za: ز
Dal: د
Zal: ذ
Waw: و
Esistono altri "simboli" particolari che sono costituiti dall'unione di 2 lettere o caratteri: la lam-alif لا nata dall'incontro appunto di una Lam (ل ) e un'Alif (ا );
l'Alif madda (آ) composta da un'alif con una linea ondulata al di sopra ed è come se fosse un'alif seguita da un'altra alif (il suono che rappresenta è una A lunga);
l'Alif wasla composta da un'alif con una specie di ricciolo al di sopra di essa; in corpo di frase non viene pronunziata;
L'Alif maqsura ( ى )che ha il suono di una "a" lunga posta in fine di parola.
In arabo non esistono sillabe che iniziano con una vocale breve per cui, per rendere un suono vocalico iniziale, si dovrà usare la corrispondente semi-consonante (ad esempio, per rendere in caratteri arabi la parola "Franco" si dovrà traslitterarla "Ifranjū" o, semmai, "firānjū").
Esistono vari sistemi di Traslitterazione dall'arabo.
La lingua araba è la lingua ufficiale nei Paesi che aderiscono alla Lega Araba ed è considerata lingua sacra per essere stata impiegata nel Corano, testo sacro della religione islamica a cui aderisce più di un miliardo di musulmani.
[modifica] Dialetti
Nel mondo arabo si parlano molte varianti dialettali della lingua araba, spesso molto diverse tra loro. Mentre esiste un arabo ufficiale standard che viene usato per la comunicazione scritta e in situazioni formali, per la comunicazione informale vengono usati sempre i dialetti. Alcuni di questi dialetti sono solo parzialmente comprensibili per arabi che vengono da regioni diverse. In particolare i dialetti del magreb sono considerati molto diversi dall'arabo standard. Mentre le persone di buon livello culturale sono in genere capaci di esprimersi nell'arabo ufficiale, la maggioranza degli arabi usano generalmente solo il proprio dialetto locale. Al giorno d'oggi il dialetto egiziano e' probabilmente il piu' conosciuto nel mondo arabo, grazie alla grande popolarita' dei film e della musica egiziana.
[modifica] Collegamenti esterni
- Corso di arabo per italiani
- (FR) Corso di lingua araba
- (EN) Corso di lingua araba
- Tastiera per scrittura in arabo
Nozioni di grammatica
La frase nominale è formata da un soggetto e da un predicato. Il soggetto può essere un nome o un pronome, mentre il predicato può essere un aggettivo, un pronome, un nome preceduto da preposizione o anche una frase stessa. In arabo fra il soggetto e il predicato non si usa il verbo essere, che è sottointeso. Quindi una frase come "Dove sei?" si tradurrà " Dove tu?" (ayna anta?)oppure " chi è lui?"...."Chi lui?"...." man huwa?" Traduzioni:
Il ragazzo è bello - Al waladu jamilun Il bel ragazzo - Al waladu al jamilu Questo ragazzo è il bello - Hadha al waladu huwa al jamilu
In arabo esiste un solo articolo, determinativo, invariabile per tutti i generi e numeri, che è 'Al. L'articolo si attacca alla parola, di modo che IL LIBRO sarà 'Al-Kitab. Le lettere lunari dell'alfabeto, ovvero quelle labbiali e gutturali, prendono l'articolo così com'è, mentre tutte le altre lettere, chiamate anche solari, prendono l'articolo con una variante: perdono la Lam dell'articolo e la prima lettera della parola si raddoppia. Es: shams = sole, Ash-shams = il sole. Anche l'arabo come alcune altre lingue ha le desinenze per esprimere la funzione all'interno della frase: la Damma è per il nominativo (soggetto), la fatha per l'accusativo, ovvero il complemento oggetto e infine la kasra per il caso obliquo( per i complementi)In particolare il caso obliquo, è importante per la costruzione dello stato costrutto, quello che in italiano potrebbe essere definito come complemento di specificazione. Esempio: il libro del ragazzo, Kitabu al-waladi, il primo termine, ovvero "il libro", non prende mai l'articolo pur essendo determinato e al caso nominativo( nota la -u a fine parola), mentre il secondo termine "del ragazzo" prende l'articolo e il caso obliquo( nota la -i). In una catena di casi obliqui, ad esempio "il libro della figlia del maestro", solo l'ultimo termine prenderà l'articolo: kitabu binti al- mu'allimi