Macedonio Melloni
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Macedonio Melloni (Parma, 11 aprile 1798 – Portici, 12 agosto 1854) è stato un fisico e patriota italiano.
[modifica] Biografia
Dopo gli studi iniziali presso la Reale Accademia di Belle Arti della sua città natale, si trasferì a Parigi dove seguì informalmente numerose lezioni presso l'Ecole Polytechnique: nominato professore di fisica teorico-pratica presso l'Università di Parma nel 1824 (ordinario dal 1827) nel 1830 fu costretto all'esilio per motivi politici, prima a Firenze e poi ia Ginevra e a Parigi. Insegnò a Dole e poi a Parigi.Tornato in Italia nel 1837, nel 1839 Ferdinando II lo nominò professore di fisica a Napoli, direttore del Conservatorio di arti e mestieri e, dal 1847, dell'Osservatorio vesuviano. Destituito da tutte le sue cariche a seguito della sua partecipazione ai moti del 1848, morì di colera nella sua casa di Portici nel 1854.
[modifica] Risultati scientifici
La sua fama è legata ai suoi studi sul calore radiante (raggi infrarossi), che iniziò nel 1831 con Leopoldo Nobili. Ideò a questo scopo il "termomoltiplicatore", cioè una combinazione di pila termoelettrica e galvanometro. Dimostrò che il calore radiante ha le stesse proprietà della luce, studiandone, tra l'altro, i fenomeni di riflessione, rifrazione e polarizzazione. Nel 1834 gli fu assegnata la Medaglia Rumford della Royal Society, della quale divenne membro straniero nel 1839.