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Parma - Wikipedia

Parma

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nota disambigua - Se stai cercando il torrente omonimo, vedi Parma (torrente).
Nota disambigua - Se stai cercando la squadra di calcio, vedi Parma Football Club.
Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Parma
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: Parma
Coordinate:
Latitudine: 44° 48′ 0′′ N
Longitudine: 10° 20′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 55 m s.l.m.
Superficie: 260 km²
Abitanti:
177.069 31-12-06
Densità: 679,6 ab./km²
Frazioni: Vedi elenco 
Comuni contigui: Collecchio, Felino, Fontanellato, Fontevivo, Gattatico (RE), Langhirano, Lesignano de' Bagni, Mezzani, Montechiarugolo, Noceto, Sala Baganza, Sant'Ilario d'Enza (RE), Sorbolo, Torrile, Traversetolo, Trecasali
CAP: 43100
Pref. tel: 0521
Codice ISTAT: 034027
Codice catasto: G337 
Nome abitanti: parmigiani (parmensi: gli abitanti della provincia) 
Santo patrono: Sant’Ilario 
Giorno festivo: 13 gennaio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Parma (Pärma ['pɛrma]) in parmigiano) è un comune di 177.069 abitanti, capoluogo della provincia di Parma. Antica capitale del Ducato di Parma e Piacenza (1545 - 1859), dal 2003 è sede dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e dal 1956 del Magistrato per il Po, oggi Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO).

Indice

[modifica] Geografia

Illuminazione notturna del Ponte Verdi visto dal Lungoparma
Illuminazione notturna del Ponte Verdi visto dal Lungoparma
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«Come capitale le competeva un fiume, a Parma, ma siccome è una piccola capitale le è toccato un torrente, spesso asciutto»

Situata in Emilia, tra gli Appennini e la Pianura Padana, la città è divisa in due dal torrente Parma, affluente del Po che, appena prima di entrare nel cuore del centro storico, riceve le acque dell'affluente Baganza. Il torrente Parma è un corso d'acqua a regime mutevole, che alterna le piene tumultuose della stagione invernale alle desolate secche estive. All'inizio del 1800 lo stesso letto del torrente viene ristretto entro alte mura, i lungoparma appunto, che consegnano alla città un profilo continuo.

[modifica] Clima

Tipicamente continentale: estati calde e afose con temperature diurne di circa 30-35 °C (record di 40,2°C il 29/07/1983), puntellate da temporali anche forti sulla bassa pianura. Inverni rigidi con temperature minime spesso al di sotto dello zero (record di -23,4°C il 10/01/1985 presso il Campus Universitario), frequenti nevicate sull'Appennino. Sul settore pianeggiante cadono mediamente ogni inverno circa 30 cm di neve. In autunno è frequente il fenomeno della nebbia, specie a nord della via Emilia e verso il fiume Po. Il mese più piovoso è ottobre con una media di 110,2 mm, il più secco è il mese di luglio con una media di 37,6 mm (valori di riferimento 1971-2000).

[modifica] Toponimo

Grazie a recenti indagini archeologiche riacquista consistenza la tesi di una derivazione del toponimo dai nomi documentati di tribù etrusche «Parmii» o «Parmnial». Secondo altri, invece, il nome deriva dalla voce latina parma/parmae, scudo rotondo che richiama la forma della città. Alcuni d'altra parte osservano che questo termine militare latino a sua volta era probabilmente di origine etrusca, in quanto etrusco era appunto lo scudo metallico rotondo.

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«Il nome di Parma, una città dove desideravo più andare da quando avevo letto La Certosa, mi appariva compatto, liscio, color malva e morbido, se mi si parlasse di una casa qualunque di Parma nella quale sarei stato ricevuto, mi si causava il piacere di pensare che abiterei una residenza liscia, compatta, color malva e morbida, che non aveva relazione con le residenze di nessun'altra città d'Italia... .»
((Marcel Proust tratto dal romanzo 'La strada di Swann').)

[modifica] Stemma

1247 L'assedio di Parma
La disfatta degli Svevi
La disfatta degli Svevi
Nel 1247 grazie alla momentanea assenza da Parma di Enzo, figlio dell'Imperatore Federico II, i guelfi, vinti i partigiani ghibellini nella battaglia di Borghetto, approfittarono per tornare al governo della città. L'Imperatore, furibondo, decise di rinviare l'assedio di Lione dirigendosi su Parma alla testa di un vendicativo esercito e con il chiaro intento di distruggerla in maniera esemplare. A ovest della città, nel giugno del 1247, fece costruire Vittoria, nome augurale per una città-accampamento composta da case in muratura, una chiesa e una zecca. L'assedio fu durissimo per la popolazione parmigiana e per il contado ma allo stremo delle forze, approfittando dell'assenza dell'Imperatore impegnato in una battuta di caccia, nel febbraio del 1248 le truppe parmensi seguite da tutti i cittadini uscirono dalle mura attaccando e distruggendo la città imperiale e le truppe assedianti. Tra le macerie nemiche i parmigiani trovarono e si impossessarono di un ambito trofeo, la corona imperiale, simbolo estremo del loro trionfo

Lo stemma del Comune è costituito da uno scudo con croce azzurra in campo oro, sormontata da corona ducale e contornata dal motto: "hostis turbetur quia Parmam virgo tuetur" che tradotto significa "tremino i nemici perché la Vergine protegge Parma". La frase fu coniata in occasione della vittoria dei parmigiani nel 1248 sulle truppe assedianti guidate dall'imperatore Federico II.

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«\mathfrak{T}utti i Parmigiani e tutti i cavalieri e i popolani armati e addestrati per il combattimento, sortirono da Parma, e le donne uscirono con loro; similmente i bambini e le bambine, gli adolescenti e le ragazze, i vecchi con i giovani (Salmi, 148,12); e con grande impeto scacciarono da Vittoria l’imperatore con tutti i suoi cavalieri e fanti»
(Frà Salimbene de Adam Tratto da Chronica 1281/1288 )

Il Gonfalone del Comune consiste in un drappo con croce azzurra in campo oro recante l'iscrizione: "aurea Parma" che richiama l'antica denominazione che i Bizantini avevano coniato per la città: Crisopoli.

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«Chrysopolis dudum Graecorum dicitur usu, aurea sub lingua sonat haec urbs esse latina; scilicet urbs Parma, quia Grammatica manet alta, Artes ac septem studiose sunt ibi lectae. (traduz. All'uso dei Greci ancora Parma viene chiamata Crisopoli, che in latino significa città d'oro; come a dire che primeggia nella grammatica e che in essa sono coltivate con passione tutte e sette le arti
(Donizone Tratto da Vita della Contessa Matilda 1115 )

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia di Parma.

Parma è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

[modifica] Evoluzione urbanistica

Preistoria
Nuove indagini archeologiche hanno confermato l'esistenza di un impianto urbano anteriore all'insediamento dei Celti (VI secolo a.C.) e riconducibile ad ambiente di cultura etrusca, ma forse Parma era un centro abitato già nell'Età del bronzo. È ormai accertato che nella posizione attuale della città sorgeva una "terramare" sorta di villaggio su palafitte di forma quadrangolare, costruito sulla terraferma, generalmente in vicinanza di un corso d'acqua. La terramare parmigiana, situata all'altezza dell'attuale borgo Valorio, sorgeva sulla confluenza di vie che penetravano nell'Appennino. A quest'epoca (tra il 1500 A.C. e l'800 A.C.) sorsero anche le prime necropoli delle attuali Piazza Duomo e Piazzale della Macina.
Scorcio del Centro Storico con i campanili del San Giovanni e del Duomo sullo sfondo (rispettivamente a sinistra e a destra) visto attraverso uno dei portali della Pilotta
Scorcio del Centro Storico con i campanili del San Giovanni e del Duomo sullo sfondo (rispettivamente a sinistra e a destra) visto attraverso uno dei portali della Pilotta
Età Romana
Piazza Garibaldi corrispondente all'antico Foro Romano
Piazza Garibaldi corrispondente all'antico Foro Romano
Per consolidare ed estendere la loro presenza nel nord della penisola i Romani decisero di fondare nuove colonie e, nel 183 A.C., venne fondata la colonia di Parma. A ciascuna delle circa 2.000 famiglie installate vennero assegnati otto iugeri di terreno (circa 20mila m2). Oltre all'assegnazione dei terreni la creazione della città repubblicana dovette insistere sull'antico abitato terramaricolo il cui centro si situava approssimativamente all'altezza dell'attuale parte terminale di via Repubblica. Nel 44 A.C. la città venne distrutta da Antonio ma Ottaviano Augusto, primo imperatore dei Romani, la ricostruì poco più a ovest verso il torrente riaggregando al suo interno anche le zone, meno abbienti, edificate in epoca repubblicana. La riedificazione ripropose il Foro quale centro urbano, corrispondente, in larga parte, all'attuale Piazza Garibaldi ancor oggi cuore della città. Il reticolo di strade che delimitava gli isolati di quell'epoca è tuttora chiaramente visibile. Per questioni di salubrità, la città si espanse in particolare verso sud mentre la massima espansione verso nord corrispondeva alla fine dell'attuale strada Cavour. Vennero inoltre edificati il teatro e l'anfiteatro a dimostrazione dell'elevato raggiungimento di ricchezza e prestigio ottenuto dalla città.


X secolo
Allo scadere dell'anno Mille la città era ancora in larga parte racchiusa entro le mura romane. A nord, la porta Eridania conduceva al Po, ad est sorgeva la Porta Romana oltre la quale si erigeva l'antico anfiteatro romano ormai in rovina e trasformato dai Longobardi in fortezza, a sud la Porta Pediculosa, il cui nome deriva da un bassorilievo ancora perfettamente conservato, nelle cui vicinanze, nel X secolo, si potevano scorgere i ruderi dell'antico teatro romano, mentre ad ovest il ponte in pietra di epoca augustea, ancora in parte visibile e situato all'altezza dell'attuale Ponte di Mezzo, collegava la città ad una piccola borgata oltre il torrente e da cui si irradiavano le strade per Piacenza e Luni. Ben presto, non essendo la città in grado contenere l'espansione demografica, le antiche aree cimiteriali poste a sud e a nord (dove sorgeva l'antica basilica paleocristiana) vennero occupate da sobborghi.
XI secolo
Il potere della città viene assunto dal Vescovo che decide di erigere, a partire dal 1090 il nuovo palazzo vescovile e a ricostruire la cattedrale. In questa "città privata" eretta a ridosso delle antiche mura romane e anch'essa protetta da mura di cinta, sorgeranno quindi tra i monumenti più prestigiosi di Parma quali il Duomo ed il Battistero. Nello stesso periodo Federico Barbarossa decise di costruire il suo palazzo nell'area precedentemente occupata dall'arena romana, ad ovest della città, facendone riutilizzare il materiale. Il palazzo divenne presto un polo di espansione urbanistica collegato alla città grazie ad un ventaglio di strade. A sud invece, con i resti del teatro romano venne costruito il convento di Sant'Ulderico. Nel 1169 il comune decise, pur in contrasto con il vescovo e l'imperatore, di costruire un palazzo comunale nel Foro.
XII secolo
È un secolo marcato da importanti modifiche urbanistiche. Nel 1177 un alluvione disastrosa devia il corso del torrente di circa 130 metri asportando parte del borgo nato fuori le mura, sulla sponda ovest del corso d'acqua. Tale borgo, denominato "Capo di Ponte", verrà in seguito anch'esso racchiuso da mura e completamente edificato dal Comune con la costruzione ad ovest di una nuova porta, Porta Parma. Il vecchio ponte augusteo trovandosi interrato e a quel punto inutilizzabile verrà sostituito da un nuovo ponte di pietra, mentre un secondo ponte in legno detto "dei Salari", viene costruito più a sud. La deviazione verso ovest del torrente causata dall'alluvione, permette alla città di recuperare nuovi spazi consentendo una forte espansione urbanistica. Anche la zona ad est delle antiche mura si espande fino all'attuale Porta San Michele e presto le nuove aree urbane si trovano circondate da nuove mura perimetrali. Alla fine del XII secolo a Parma vivevano più di 12mila abitanti.
XIII secolo
Già nei primi decenni del XIII secolo vengono edificati e fortificati nuovi quartieri per accogliere i nuovi inurbati. Nel 1212 il borgo dell'Oltretorrente (ovest del torrente Parma) quintuplica la propria superficie addizionandosi di una nuova porta, Porta Santa Coce, eretta più a ovest, in direzione di Piacenza. In corrispondenza del lato posto più a sud di questo quartiere viene costruito un nuovo ponte denominato "di donna Egidia" che permetteva il collegamento con un nuovo ampliamento urbano creatosi dall'altra parte del corso d'acqua, a sud delle antiche mura romane, dove venne costruita una nuova porta d'accesso denominata Porta Nuova ben presto superata da borgate sorte all'esterno della cinta muraria. Nel 1283 viene ultimato un ponte in pietra, posto a nord dei precedenti, chiamato "di Galeria". Il Foro cittadino subisce una riduzione di superficie imposta dalla costruzione del Palazzo del Capitano del Popolo (Palazzo del Torello) e dei due corpi costituenti il palazzo del Podestà. Accanto al Palazzo del Popolo viene edificata un alta Torre Civica che per molti secoli e fino al suo crollo rappresenta il simbolo e l'orgoglio della città.
Parma nel XV secolo
Parma nel XV secolo
XIV secolo
Aumentano di numero e di taglia i complessi religiosi che occupano le aree verdi periferiche le quali, successivamente fortificate, contribuiranno a fornire riserve strategiche alimentari alla città in caso di assedio oltre a consentire le future espansioni urbane.Il quartiere Oltretorrente ospita la maggior superficie di queste aree verdi che spetteranno in larga parte ai padri Domenicani. Parte dei terreni posti a nord verranno invece utilizzati come stanziamento per i Francescani. Bernabo' Visconti provvederà a fortificare le estremità del ponte in pietra "di Galeria" con una torre (sponda ovest) e un castello (sponda est) inglobato più tardi nel Palazzo farnesiano della Pilotta. Lo stesso Bernabò Visconti ordino', per difendere la porta Santa Croce (lato ovest del borgo dell'Oltretorrente), la costruzione di una roccaforte (1363) e di un terzo castello a difesa di Porta Nuova, utilizzato poi dallo stesso quale residenza cittadina. Successivamente, nel timore di sollevazioni popolari, parte del centro cittadino, corrispondente agli edifici intorno all'area del Foro, viene racchiusa da una cinta merlata collegata al resto della città tramite quattro porte.
Parma nel XVI secolo
Parma nel XVI secolo
XV secolo
Nella città di Parma, grazie al giubileo del 400, nascono 38 osterie, 50 sulla via Emilia. Nel 1410 a causa di una terribile epidemia di peste la popolazione cittadina è ridotta tra i 10 e i 15 mila abitanti. Nel 1422 viene riaperto il canale del Naviglio per mantenere vivi i collegamenti tra il cuore della città e il Po ma verso la fine del secolo, viene definitivamente interrato. Nel 1442 viene fatta selciare la piazza Grande della città, luogo di ritrovo dei parmigiani. Nel 1471 inizia la costruzione del castello della Rocchetta, che verrà in seguito incorporato nella Pilotta, ed una biblioteca pubblica nei pressi della cattedrale.
XVI secolo
È il secolo in cui Parma diviene capitale di uno Stato (1545). Un censimento effettuato nello stesso anno rivela che Parma, città di medie dimensione per quell'epoca, contava 19.532 abitanti. Il nuovo status di capitale fece raggiungere alla città, in meno di trent'anni, il numero di 26 mila cittadini. L'espansione verso nord dell'Oltretorrente viene limitata dalla realizzazione di un grande giardino di corte, l'attuale Parco Ducale e la costruzione della sede di rappresentanza della corte (più tardi trasformato in Palazzo Ducale). Con lo scopo di valorizzare e trasformare il decadente quartiere Oltretorrente viene edificata nel 1566 la chiesa Santa Annunziata. Parte delle mura poste a sud-est viene estesa per inglobare, nel 1591, la grande fortezza a forma pentagonale della Cittadella. Nel 1513 viene aperta la strada del Seminario, tra il Battistero e la chiesa di San Giovanni e nel 1514 ampliata strada San Michele (oggi via Repubblica).
Pianta di Parma nel 1600
Pianta di Parma nel 1600
XVII secolo
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«La città è circondata da muri e fossati, con un bel castello a cinque bastioni (l'attuale Cittadella). Palazzo Ducale sontuoso e magnifico, belli anche gli appartamenti e i giardini.. »
(François Jaques Deseine 1699)

Nel 1630 un epidemia di peste fece calare la popolazione di Parma da 46 a 30 mila. Nel 1603, su ordine del duca Ranuccio Farnese, in corrispondenza della precedente fortezza Viscontea iniziano i lavori dell'imponente palazzo della Pilotta, piccola città nella città, sede dei servizi di corte. Lo sviluppo tecnologico delle armi di quel tempo, costringe la città a rinforzare le mura con bastioni più adatti alle artiglierie. Da notare la realizzazione voluta da Ranuccio I Farnese, di quattro bastioni a forma di cuore posti a nord-est della cinta, lungo l'attuale viale Mentana tra porta San Barnaba e porta San Michele. L'obbligo di residenza in città voluto dal duca favorisce la costruzione tra le mura di sontuosi palazzi mentre per continuare l'opera di valorizzazione dell'Oltretorrente viene eretta, nel 1604, la chiesa di Santa Maria del Quartiere. Nel 1606 crolla la torre del Comune, alta 240 piedi era tra le maggiori d'Italia.

XVIII secolo
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«Alla prima occhiata la città offre un bellissimo spettacolo: larghe strade; belle chiese, ornate di dipinti del Parmigianino e del Correggio; in buono stato le fortificazioni..»
Veduta di Parma nel 1700
Veduta di Parma nel 1700

È un periodo caratterizzato da una forte presenza in città di artisti, artigiani e uomini di cultura che rendono Parma una città internazionale e multilingue. La città conta in questi anni il più grande numero di abbonati all' Encyclopédie di Diderot e d'Alembert, dopo Parigi. L'illuminato ministro borbonico Du Tillot affida all'architetto Ennemond Petitot il compito di intervenire sull'intero tessuto urbano con una volontà rappresentativa che puntava a Parma quale mito di una nuova Atene d'Italia e il desiderio di risanare l'economia cittadina anche con la riqualificazione di edifici già esistenti. Si ipotizzo' addirittura di delineare una pianta generale di riedificazione cittadina. Da ricordare in quel periodo il rifacimento dello Stradone in grande boulevard cittadino, la razionalizzazione dei profili stradali,l'uniformazione delle facciate e gli interventi posti in opera per affrontare la crescita demografica, la carenza di abitazioni e gli affitti esorbitanti. Grandi aree verdi periferiche vengono destinate a nuovi insediamenti industriali serviti da nuove strade di collegamento.

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«Strade dritte e larghe; bella piazza con archi, verso cui convergono molte strade.. »
(Jaques Lacombe 1775)
Parma nel 1832
Parma nel 1832
XIX secolo
Per gran parte del secolo la situazione urbanistica generale rimase pressoché immutata. Sotto l'occupazione napoleonica viene creato il collegamento diretto Parma - La Spezia destinato a divenire uno degli assi di sviluppo urbano Nord-Sud della città. In un area a sud-est della città, viene realizzato il cimitero della Villetta. Nel XIX secolo ed in particolare sotto la reggenza di Maria Luigia la città di Parma, a differenza del Ducato stesso, registra un forte aumento demografico, dal 1814 al 1854, la popolazione cittadina passa rispettivamente da 29.841 abitanti a 45.673, mentre si assiste contemporaneamente ad una diversificazione qualitativa tra zone urbane residenziali agiate, gravitanti intorno alla corte e quartieri popolari degradati. Nel 1893 venne aperta un arteria di grande rilievo a nord della città, Viale Mentana, spartiacque stradale tra la zona nord delle nuove industrie di fine secolo e i quartieri popolari composti da case a schiera poste sul lato sud dell'arteria stessa.
XX secolo
Solo con l'abbattimento della cinta muraria, avvenuto agli inizi del XX secolo la città inizio' ad espandersi nuovamente grazie all' edificazione di nuovi quartieri, in particolare in corrispondenza delle strade che si irradiano dai piazzali delle antiche Porte ed intorno alla fortezza della Cittadella. Durante il ventennio fascista vennero demoliti numerosi quartieri medievali dell'Oltretorrente. Questo risanamento fu decretato non solo per ragioni da salubrità ambientale ma anche per questioni politiche. Gli spazi creati vennero impostati su assi ortogonali snaturando la storia di un antico tessuto abitativo medievale.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


Tra il 2004 ed il 2005, la popolazione della città è passata da 174.471 a 175.789 unità, con un incremento complessivo di 1.318 individui (558 maschi e 760 femmine): l’aumento complessivo è reso possibile da un saldo migratorio (differenza tra immigrati ed emigrati), pari a 1.634 unità, che compensa un saldo naturale, che resta negativo ‘-316’ unità. Un ulteriore incremento di 1.280 abitanti, pari allo 0,7%, si è verificato tra il periodo 2005 e 2006 portando la popolazione residente nel capoluogo a 177.069 abitanti con una presenza di residenti stranieri pari al 9,1%. Confrontando il decennio 1997 -2007 la popolazione del capoluogo è aumentata del 6,1% corrispondente a 10.189 unità. (Fonte Ufficio Studi Statistica del Comune di Parma e Provincia di Parma)

[modifica] Musei

Opera del Correggio - Galleria Nazionale - Madonna di San Gerolamo
Opera del Correggio - Galleria Nazionale - Madonna di San Gerolamo
Opera del Parmigianino Galleria Nazionale La Schiava Turca.
Opera del Parmigianino Galleria Nazionale La Schiava Turca.
Opera del Parmigianino Galleria Nazionale Martirio dei santi Placido, Flavia, Eutichio e Vittorino
Opera del Parmigianino Galleria Nazionale Martirio dei santi Placido, Flavia, Eutichio e Vittorino
Amedeo Bocchi davanti a grandi tele
Amedeo Bocchi davanti a grandi tele
Musei
Accademia delle Belle Arti

(Viale Paolo Toschi 1) Conserva numerosi disegni di nudo, sculture e saggi di architettura. Collezione di dipinti dell'ottocento parmense.

Galleria nazionale

(Piazza della Pilotta 5) Arte medievale (XI-XV secolo)- Arte moderna (XVI-XIX secolo) Due sezioni espositive: la prima ospita le opere d'arte dal Medioevo al Settecento; la seconda espone i capolavori del Correggio e del Parmigianino

Pinacoteca Stuard

(Via Cavestro 14) Arte moderna (XVI-XIX secolo) - Arte contemporanea storica (1900-1950) - Arti applicate - Archeologia postclassica - Archeologia medievale. È situata presso l'ex monastero di San Paolo, le opere conservate fanno parte della collezione del suo fondatore, Giuseppe Stuard.

Biblioteca Palatina

(Piazza della Pilotta 5), raccoglie 40.000 volumi.

Archivio di Stato

(Via D'Azeglio 43/e) Si compone di numerose raccolte di fondi riguardanti vari periodi storici.

Museo Archeologico Nazionale di Parma

(Piazza della Pilotta 5) Archeologia classica - Archeologia preistorica/paleontologia - Egittologia - Medaglistica - Numismatica - Archeologia medievale. Filippo di Borbone lo fondò nel 1760, ha sede nel Palazzo della Pilotta; i reperti degli scavi di Velleja sono stati raccolti in questo museo, dove si trova anche un centro di ricerca paleontologica.

Museo Bodoniano

(Piazza della Pilotta 5) Editoria e tipografia.

Casa della Musica

(P.le San Francesco 1) Oggetti, fotografie, manifesti e video della tradizione musicale e teatrale di Parma, dal Seicento ai giorni nostri. È sede del museo del melodramma, dopo essere stato nei secoli scorsi sede dell'Università.

Museo di Storia Naturale

(Via Farini 90, c/o Orto Botanico) Zoologia - Etnologia/Etnografia. Illustra le caratteristiche dell'ambiente naturale del paesaggio parmense e possiede raccolte etnografiche africane.

Museo cinese ed etnologico

(Viale San Martino 8) Arte extraeuropea - Etnologia/Etnografia. Fornisce una panoramica della cultura e dei costumi cinesi con una sezione composta, invece, di materiali d'interesse etnografico provenienti dal Giappone, Indonesia, Brasile e Africa.

Museo Glauco Lombardi

(Strada Garibaldi 15) Arte moderna (XVI-XIX secolo) - Storia moderna - Arti applicate. Il Museo, nato dalla passione collezionistica del colornese Glauco Lombardi (1881-1970), raccoglie testimonianze storiche e artistiche di grande interesse su Maria Luigia d'Asburgo e Napoleone Bonaparte, oltre a numerose opere e preziosi documenti relativi al Ducato di Parma nei secoli XVIII e XIX.

Museo Casa Natale A.Toscanini

(Borgo Tanzi 13) Casa-museo/dimora storica dedicata al grande Maestro Arturo Toscanini. Raccoglie materiali provenienti in prevalenza dalle residenze del musicista a Milano, in via Durini, e a Riverdale negli Stati Uniti.

Museo Fondazione Cariparma

(Strada al Ponte Caprazucca 4) Arte moderna (XVI-XIX secolo) - Arte contemporanea storica (1900-1950) - Numismatica - Arti applicate.

Collezione Strumenti Scientifici "M.Melloni"

(Viale delle Scienze 7/a, c/o Dip. di Fisica) Collezione storico-scientifica testimone dell'evoluzione delle scienze fisiche sperimentali.

Museo di Anatomia Umana Normale

(Via Gramsci 14, c/o Dip. Anatomia Umana, Farmacologia e Scienze) Anatomia - Antropologia.

Museo Paleontologico Parmense

(Viale delle Scienze 157/a, c/o Dip. Scienze della Terra) Paleontologia - Archeologia preistorica/paletnologia - Geologia.

Museo di Mineralogia

(Viale delle Scienze 157/a, c/o Dip. Scienze della Terra) Mineralogia - Petrografia.

Museo sez. di Anatomia degli Animali

(Via del Taglio 8) Zoologia. Conserva preparati anatomici veterinari e una collezione di scheletri di animali di diverse specie e taglie.

Museo Diocesano

(Piazza Duomo 3/a) Archeologia classica - Archeologia medievale - Scultura - Archeologia postclassica.

Castello dei Burattini - Museo G.Ferrari

(Via Melloni 3/a, c/o Musei Civici di San Paolo) L'esposizione comprende scenografie, marionette, pupi e burattini.

Museo italiano della profumeria

(Via Trento 30/a) Strumenti di lavoro, attrezzature per la distillazione delle essenze e i materiali concernenti i preparati e lo studio della loro immagine

Orto Botanico

(Via Farini 90) Botanica - Raccolte di specie esotiche, xiloteca e erbari storici.

Spezieria Storica di San Giovanni

(Borgo Pipa 1) Farmacia del XIII secolo.

Museo Amedeo Bocchi

(Via Cairoli, c/o Palazzo Sanvitale) Arte moderna (XVI-XIX secolo) - Arte contemporanea storica (1900-1950) - Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi). Dedicato alle opere di Amedeo Bocchi, artista parmigiano tra i protagonisti della pittura italiana della prima metà del secolo.

CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione)

(Via Palermo 6) Arte, media, progetto, fotografia e spettacolo. Progetti originali di architetti, designers, illustratori, fotografi e artisti contemporanei.

Fondazione Magnani Rocca

(Mamiano di Traversetolo) Ospita la collezione di Luigi Magnani, tra cui opere di Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya, Monet, Renoir, Cézanne, De Pisis, 17 oli di Giorgio Morandi, Burri, sculture quali un importante Canova e opere di Lorenzo Bartolini.

[modifica] Monumenti

Tra Duomo e S.Giovanni...
Tra Duomo e S.Giovanni...
Affresco Cupola del Duomo
Affresco Cupola del Duomo
Duomo e Battistero
Duomo e Battistero
Battistero
Battistero

[modifica] Edifici religiosi

Il Duomo

Per approfondire, vedi la voce Cattedrale di Parma.

e il Battistero

Per approfondire, vedi la voce Battistero di Parma.

dell'Antelami sono fra le maggiori opere dell'arte romanica.

Santa Maria della Steccata: bellissima chiesa fondata nel 1521 per conservare al suo interno un'immagine sacra della Vergine. L'architetto a capo dei lavori fu Giovanfrancesco Zaccagni insieme a suo padre Bernardino. Ha una pianta a croce greca con le absidi su ogni braccio. La pianta ricorda, anche per la mancanza di un campanile, la chiesa della Consolazione di Todi tuttavia vi sono numerose differenze:

  • tra gli arconi della crociera e le absidi sono inserite delle sezioni di volta a botte
  • Sull'esterno degli angoli della croce ci sono delle cappelle, da ciò si può dedurre che le spinte non convogliano sui muri esterni dell'edificio come avveniva a Todi.

Si può affermare dunque che la struttura è molto più simile al progetto sul "piano di pergamena" del Bramante per S. Pietro

L'esterno può essere suddiviso in tre livelli: 1°livello : absidi e cappelle d'angolo 2°livello : tetto e presbiterio 3°livello : la cupola

La posizione delle finestre è studiata in funzione dei dipinti interni e la luce si diffonde in maniera graduale in tutta la chiesa: Le campate intermedie si trovano leggermente in penombra, l'abside riceve un'illuminazione diffusa ed abbondante, ed infine la Cupola che viene colpita da una luce intensa. A questo proposito è molto importante il ruolo delle foglie d'oro negli archi traversi e delle doratura del rame delle rosette delle volte a botte. È uno degli esempi più significativi di chiese a piano centrale della prima metà del XVI secolo. Il grande arco del presbiterio rappresenta un capolavoro di Francesco Mazzola, detto il Parmigianino. Al suo interno sono presenti inoltre numerose decorazioni e opere di artisti di grande rilievo, tra cui Michelangelo Anselmi, Girolamo Mazzola Bedoli, Johann Soens, Giovan Battista Trotti detto Malosso. La cupola fu dipinta da Bernardino Gatti detto Sojaro.

Abbazia di San Giovanni Evangelista. Complesso monastico con la relativa chiesa, con la cupola affrescata dal Correggio

S.S. Annunziata. Chiesa di forma ellittica a cappelle radiali, situata nel quartiere popolare dell'Oltretorrente, rappresenta uno dei monumenti più significativi del Manierismo sperimentale della seconda metà del XVI secolo.

San Pietro Apostolo. Chiesa del Medioevo, con una splendida facciata di stile neoclassico, realizzata da Ottavio e Giovanni Bettoli seguendo un progetto del Petitot.

Oratorio della Concezione. Costruito nel XVI secolo, a forma di croce greca, comporta pregevoli affreschi di Michelangelo Anselmi e Francesco Rondani, entrambi collaboratori del Correggio. Nato per essere l'espansione di una cappella della chiesa di San Francesco del Prato, si è salvato dalla trasformazione a carcere di quest'ultima, in quanto adibito a cappella del carcere stesso.

San Francesco del Prato. Costruzione del XIII secolo, a carattere gotico, antica sede dei Francescani, nata grazie ai singoli spontanei contributi della popolazione di Parma, che donò materiali e manodopera. Famosa inoltre per avere accolto Fra Salimbene da Parma, uno dei maggiori cronisti del Medioevo. In seguito alle soppressioni napoleoniche nel 1800 divenne fino agli anni 90 il carcere cittadino, che ne snaturò il carattere storico/monumentale, e rovinò molti degli affreschi di cui era ricoperto. La chiesa, piu' grande perfino del duomo della città, venne divisa in settori e vari piani, in modo tale da ospitare le celle carcerarie e una falegnameria nella navata centrale. Il campanile venne traformato in modo tale da ospitare celle di rigore, cosi' come avvenne per il convento. Molto particolare è l'orientamento della costruzione, la cui abside è orientata verso il sole nascente del 22 dicembre, solstizio di inverno, mentre il rosone è orientato in modo da fare entrare i raggi solari del tramonto del solstizio d'estate. Lo stesso rosone si presta a varie interpretazioni mistiche ed esoteriche e contribuisce alla creazione della luce del tutto particolare all'interno del monumento. Oggi, grazie ad un recente intervento di ristrutturazione, si cerca di riportare il manufatto al suo giusto valore storico ed estetico nonché di riaprirlo al culto, a cui è stato forzatamente sottratto.

San Francesco di Paola. Del convento e della chiesa costruiti tra il 1625 ed il 1632, oggi sono rimaste conservate la splendida facciata barocca composta da due torri, dette dei Paolotti. Uno dei monumenti più importanti e caratteristici del quartiere Oltretorrente.

Santa Croce. Manufatto religioso del 1210. Prima tappa tra le chiese arcipresbiteriane della Strada Romea.

Santa Maria del Quartiere. Chiesa dell'Oltretorrente edificata nel 1619. A forma di prisma esagonale, con uno spazio interiore centrale dominato da una grande cupola con magnifici affreschi di Pier Antonio Bernabei che raffigurano il Paradiso. La costruzione del manufatto viene comunemente attribuita a Giovan Battista Aleotti detto l'Argenta, realizzatore del Teatro Farnese.

Camera di San Paolo Affresco del Correggio
Camera di San Paolo Affresco del Correggio

Certosa. Monastero fondato nel 1285 da Rolando Taverna, ricco di opere d'arte e di pregevole fattura architettonica, ospita oggi la Scuola di Polizia Penitenziaria.

Abbazia Cistercense di Valserena. Comunemente definita la Certosa di Parma che ispiro' Stendhal, è oggi sede universitaria del Centro Studi e Archivio della Comunicazione. La sua costruzione iniziò nel maggio del 1298. Luogo romantico e misterioso dell'architettura cistercense, comprende una chiesa a croce latina in stile gotico lombardo e un presbiterio arricchito da affreschi del Baglione. Conosciuta anche sotto il nome di Certosa di Paradigna e Abbazia di San Martino dei Bocci.

Complesso di San Paolo. In questo monastero benedettino fondato nel XI secolo come conseguenza dello spirito di riforma monastica che attraverso' la città nei primi anni del nuovo millenio, è conservato "La camera di San Paolo", un affresco di cm 697 x 645 realizzato tra il 1519 e il 1520, dal pittore italiano Correggio. Questa opera è stata realizzata su commissione della badessa del monastero Giovanna Piacenza.

[modifica] Palazzi

Archi della Pilotta
Archi della Pilotta

Palazzo della Pilotta. Costruito da Ottavio Farnese, è il centro storico e culturale della città.

Palazzo della Pilotta della Famiglia Farnese
Palazzo della Pilotta della Famiglia Farnese

Palazzo Ducale (detto anche Palazzo del Giardino): situato all'interno del Parco Ducale, i lavori di costruzione iniziarono nel 1561 su ordine del duca di Parma Ottavio Farnese e progetto del Vignola. Quest'opera si rese necessaria dal momento in cui il duca decise di risiedere in maniera stabile a Parma e dal fatto di dotare la piccola capitale di una sede prestigiosa per la corte. Costruito sulle terre dell'antico castello degli Sforza, subì importanti modificazioni ed abbellimenti strutturali durante il XVII e XVIII secolo. Il classico color "giallo Parma" delle sue facciate è un richiamo all'epoca Borbonica e ai colori largamente utilizzati dal Petitot. Al suo interno sono visibili numerosi affreschi e stucchi. Oggi è sede di rappresentanza dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).

Palazzo Eucherio Sanvitale. Situato all'interno del Parco Ducale è un esempio significativo dell'architettura Rinascimentale a Parma. All'interno sono presenti interessanti decorazioni del XVI secolo attribuite a Gianfrancesco d'Agrate. In una delle sue sale recentemente restaurate è possibile ammirare fragmenti di un affresco del Parmigianino.

Palazzo del Comune. Situato nel cuore della città (Piazza Garibaldi), fu costruito nel 1627 in occasione delle nozze tra Odoardo Farnese e Margherita de' Medici.

Palazzo del Governatore
Palazzo del Governatore

Palazzo del Governatore. Struttura originaria del XIII secolo, fu antica sede di mercanti e del Governatore. Un originale quadrante solare verticale del 1829 è visibile sulla facciata principale. Oggi al suo interno trovano posto alcuni uffici amministrativi dell'EFSA.

Palazzo Episcopale. La costruzione iniziò nel 1055 su ordine del vescovo conte Cadalo. A quell'epoca il palazzo era situato all'esterno delle mura cittadine. Nei secoli subì numerose modificazioni, ma ancora oggi sono perfettamente visibili gli elementi medievali e rinascimentali della struttura.

Palazzo delle Poste. Pregevole manufatto del centro storico, situato a due passi dalla Cattedrale, venne realizzato nel 1905 in puro stile Liberty.

Palazzo Tarasconi. Fu eretto nel 500 ed al suo interno, nel 1860, venne aperto il primo sportello della cassa di Risparmio di Parma. Il retro del palazzo ospito', durante 20 anni, la tipografia della Gazzetta di Parma

Palazzo Carmi. In stile neocclasico

Palazzo Imperiale dell'Arena. Fu costruito per volere di Federico II di Svevia ed in seguito, tra il 1836 ed il 1847, venne ristrutturato da Nicola Bettoli su incarico della Duchessa Maria Luigia. Oggi è la sede del Convitto Nazionale.

Palazzo Pallavicino. Edificio in stile barocco a pianta quadrata costruito per volere di Alfonso Pallavicino nel 1646. Pregievole la monumentale balconata ed il porticato. Oggi è la sede del Tribunale Amministrativo Regionale.

Palazzo Marchi. Fu eretto nel 1770 e oggi ospita la sede della Fondazione Arturo Toscanini. Possiede una collezione privata di oggetti provenienti dalla corte ducale.

Palazzo Meli Lupi. In stile neoclassico, fu la residenza settecentesca della nobile famiglia Meli-Lupi; oggi è la sede dell'Unione Industriali Parmense.

[modifica] Teatri storici

Teatro Regio
Teatro Regio
Per approfondire, vedi la voce Teatro Regio (Parma).

Teatro Regio. Simbolo della passione melodrammatica della città.

Teatro Farnese Opera lignea dell'architetto Giovanni Battista Aleotti realizzata all'interno del maestoso Palazzo della Pilotta. Nacque nel 1617 per volontà dal duca di Parma Ranuccio I Farnese per festeggiare degnamente la sosta a Parma di Cosimo II de' Medici.

[modifica] Altri monumenti

La Cittadella. Grande fortezza costruita alla fine del XVI secolo su ordine del duca Alessandro Farnese, a margine delle mura storiche di Parma, per scopi difensivi e quale emblema del potere ducale. La sua costruzione fu anche l'occasione di fornire lavoro a gran parte della popolazione. Di forma pentagonale, l'architettura si ispira fortemente alla cittadella di Anversa. Oggi il suo interno è un vasto e frequentatissimo spazio dedicato a verde pubblico, attrezzato con numerosi impianti sportivi e giochi per bambini.

Casino Petitot. Inaugurato nel 1766 e considerato uno dei primi Caffè italiani, fu realizzato dall'architetto della corte ducale Petitot.

Pons Lapidis. Detto anche Ponte Romano o Ponte Teodorico. Ponte di pietra di età augustea. Oggi sono visibili solamente due delle dieci arcate nel sottopassaggio di Via Mazzini assieme ai resti del decumano massimo. Un progetto di riqualificazione della zona consentirà a breve di rendere visibile la maggior parte di questo antichissimo manufatto.

Ospedale Vecchio. Creato nel 1250 sul lato nord dell'attuale via d'Azeglio fu inseguito ricostruito. Prima manifestazione del Rinascimento dell'architettura parmigiana l'attuale edificio data tra il XV ed il XVI secolo su progetto e realizzazione di Gian Antonio da Erba. Dal 1948 è sede degli Archivi di Stato e della Biblioteca Comunale.

Monumento a Verdi. In granito e bronzo, l'opera dello Ximenes, costruita nel 1913 dall'architetto Lamberto Cusani, è dedicata al grande maestro Giuseppe Verdi. Il monumento visibile attualmente è solo una parte di un complesso più vasto, sacrificato, non senza polemiche, in nome dell'espansionismo urbanistico del dopoguerra.

Monumento a Bottego. Monumento bronzeo realizzato nel 1907 dallo Ximenes, in occasione del decimo anniversario della scomparsa dell'esploratore parmigiano Vittorio Bottego. La zona in cui sorge il monumento è attualmente sottoposta ad una vasta operazione di ristrutturazione e riqualificazione urbana, seguendo un progetto dell'architetto catalano Oriol Bohigas.

Monumento alla Vittoria. Obelisco inaugurato nel 1931 dal re Vittorio Emanuele III. La parte bronzea è stata realizzata dallo Ximenes.

[modifica] Cultura

Henri Beyle detto Stendhal
Henri Beyle detto Stendhal
Il set di caratteri del font tipografico Bodoni
Il set di caratteri del font tipografico Bodoni

Terra di artisti, poeti e pittori, città di aristocratiche tradizioni, raffinatezza di vita sociale e fervore di multiformi interessi culturali. Benedetto Antelami, il Parmigianino, Ireneo Affò, Filippo Beroaldo, Taddeo Ugoleto, Clemente Ruta, Francesco Maria Grapaldo, Giovanni Battista Bodoni, Gian Francesco Fortunati, Paolo Toschi, Giovanni Bottesini, Ferdinando Paër, Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini, Ennemond Alexandre Petitot, Étienne Bonnot, abate di Condillac, Claude Millot, Padre Maria Paciaudi, Carlo Innocenzio Maria Frugoni, Luciano Manara, Angelo Mazza, Castione di Rezzonico, Attilio Bertolucci hanno lasciato un'impronta importante nelle tradizioni artistiche e culturali cittadine. Parma fu magnificata da Sthendal (al secolo Henri Beyle) che la visito' per la prima volta nel 1814 e la sogno' nelle pagine della sua "Chartreuse" (La Certosa) e successivamente desiderata da Marcel Proust nel suo Du côté de chez Swann" (La strada di Swann). Nel XVIII secolo lo sviluppo dell'arte e delle istituzioni cittadine contribuirono a definire Parma "l'Atene d'Italia". Oggi, grazie al nuovo ruolo attribuitole all'interno dell'Unione Europea, la città sta preparando e progettando il proprio futuro in funzione di questa investitura destinata a produrre un processo di internazionalizzazione e crescita sociale e culturale, riaffermando l'antica tradizione di piccola capitale.

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«Parma acquisirà un respiro internazionale. E dovrà prepararsi a parlare francese e l'inglese tanto quanto l'italiano»
( Giorgio Calabrese docente universitario unico membro italiano del Consiglio di amministrazione dell'European food security agency, 14/12/2003)

[modifica] La Musica

Giuseppe Verdi
Giuseppe Verdi
Niccolo Paganini
Niccolo Paganini

Parma è sede dell'Orchestra Sinfonica dell'Emilia-Romagna "Arturo Toscanini" e di un Conservatorio musicale (diretto da Emilio Ghezzi) istituito nel 1819 dalla duchessa Maria Luigia. Fondata nel 1990 in città è inoltre presente l'unica orchestra italiana da camera stabile composta interamente da strumenti a fiato. Già nel XVI secolo, sensibile all'importanza sociale di quest'arte la corte farnesiana si occupo' di favorire l'insegnamento della musica e del liuto ai principi e ai paggi. Nel 1570 agli ospiti della Paggeria, vennero impartite lezioni di canto da Giulio Buonagiunta e di liuto da Galeazzo Cacciardino. Nel 1601 fu fondato il Collegio dei Nobili tra le cui materie di insegnamento furono sempre presenti la musica e la danza. Nel 1603 fu fondata la Compagnia dei violini in un periodo in cui questo strumento non aveva ancora assunto un ruolo specialistico nello svolgimento dello opere teatrali mentre nel 1757 venne istituita la Reale Scuola di Ballo e fu nominato direttore il Delisle.

La passione dei parmigiani:Opera e Bicicletta
La passione dei parmigiani:Opera e Bicicletta
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«Attualmente Parma sembra essere un'accademia per formare bravi ballerini e può forse in breve tempo fornire all'Italia i migliori danzatori così come fa ora Parigi per la Francia»
( (Edmund Rolfe 1761).)

Qualche anno più tardi, nel 1768, nei locali attualmente occupati dal Conservatorio musicale, la "Reale Direzione Generale degli Spettacoli" istituì la La Reale Scuola de' Cantanti o Scuola di Canto ad uso del Ducale Teatro, il cui insegnamento si prefiggeva di formare dei cantanti per le occorrenze dei cori negli spettacoli teatrali e con lo scopo dichiarato di rendere utilità al ducato. La musica ha quindi sempre avuto un ruolo importante per la città ma la vera cultura musicale si afferma tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento. Crocevia politico e culturale tra Parigi e Vienna (tra le mura della città vivevano nel XVIII secolo circa 4.000 francesi), Parma divenne infatti un vero e proprio laboratorio per lo sviluppo della musica e del ruolo dell’orchestra in particolare. In particolare, l'attività in seno all'Orchestra ducale del celebre musicista Paganini, voluto dalla stessa reggente dell'epoca, la duchessa Maria Luisa d'Austria, influenzerà le prime disposizioni di quello che in seguito diventerà il concetto moderno di orchestra. In onore al Maestro Niccolò Paganini oggi sorge, a due passi dal centro e su progetto dell'architetto Renzo Piano, un auditorium da 780 posti dotato di sofisticati impianti tecnologici ed acustici che ne assicurano la massima funzionalità.

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«Ho nelle mani il modo di rendere felice quattrocentomila anime: di proteggere le scienze e le arti....I parmigiani, melomani e gourmet, non chiedono di meglio come programma politico.»
( Maria Luigia duchessa di Parma. Lettera ai familiari 1816)

[modifica] L'informazione

La città è sede del più antico quotidiano d'Italia, la "Gazzetta di Parma", fondata nel 1735 e tutt'oggi il più diffuso quotidiano in città e provincia con oltre 40.000 copie vendute ogni giorno. Tra i tipografi che nel passato hanno contribuito alla stampa del quotidiano occorre ricordare la storica figura di Giovanni Bodoni. A Parma sono distribuiti altri due quotidiani cittadini:Polis Quotidiano, nato come quotidiano nel 2003 dopo una precedente esperienza con tiratura settimanale e L'Informazione di Parma. Antico anche il settimanale diocesano, "Vita Nuova", fondato nel 1919 e oggi il più diffuso e autorevole settimanale cittadino.

[modifica] Principali manifestazioni culturali cittadine

Manifestazioni
Goliardia Festa delle Matricole e Liberatio Scolarum. Puntualmente ogni anno due settimane prima di Pasqua non manca l'appuntamento con la tradizionale Liberatio Scolarum seguita dalla Festa delle Matricole in Piazza Garibaldi, caratteristico e colorito incontro che richiama tutti gli studenti universitari facenti parte della Goliardia dell'Italia centro-settentrionale. Feluca alla mano! link
ReggioParma Festival Promosso congiuntamente dai comuni di Parma e Reggio Emilia, si tiene ogni anno riunendo le proposte di tre festival (Festival Verdi, Teatro Festival Parma e Reggio Emilia Danza), rappresenta un grande appuntamento culturale cittadino, in grado di collegare i mondi della danza, del teatro e della musica in un'unica prestigiosa manifestazione.
Festival Verdiano Importante appuntamento primaverile di fama internazionale dedicato alle opere del grande compositore parmense Giuseppe Verdi (1813-1901) uno dei massimi compositori italiani dell'Ottocento, autore di melodrammi che fanno parte del repertorio operistico dei teatri di tutto il mondo. Il Festival Verdiano di Parma è nato nel 2001 in occasione delle Celebrazioni Nazionali del Centenario.
Teatro Festival La sede é rappresentata dal prestigioso Teatro Due, si è sempre distinto in Europa come una delle manifestazioni culturali più importanti, fino a meritare il Premio dell'"Associazione Nazionale dei Critici teatrali" quale unico festival italiano in grado di sormontare le distinzioni sterili tra sperimentazione e teatro tradizionale, tra ricerca isolata e grandi centri di produzione finanziati dallo Stato, scegliendo in base a dei criteri di intelligenza, professionalità e rigore formale. Testi classici e contemporanei vengono messi in scena da registi ed attori italiani ed internazionali.
ParmaPoesiaFestival Dal 2005 si tiene ogni anno nel mese di giugno in collaborazione con Fondazione Teatro Regio, Istituzione Biblioteche, Istituzione Casa della Musica, Fondazione Teatro Due, Teatro delle Briciole, Lenz Rifrazioni, Fondazione Culturale Solares, Artemis Danza/Monica Casadei, Biblioteca Palatina, Corale Verdi, Lune Nuove, Europa Teatri, Argante Studio, MUP. Questo Festival si pone come punto di riferimento per la poesia nazionale ed internazionale e la città richiamando decine di poeti da tutto il mondo, autori di grande popolarità e nuove voci della poesia nazionale ed internazionale. Teatro Regio, Galleria San Ludovico, Piazza Garibaldi, Biblioteca Palatina, Biblioteca Civica – Oratorio Novo, Casa della Musica, Palazzetto Eucherio Sanvitale, Chiostro Sant’Uldarico, Parco Ducale, Parco Eridania, Corale Verdi, Teatro al Parco, Teatro Europa sono i luoghi in cui si tengono le rappresentazioni, ad ingresso gratuito, di questa manifestazione.
Controtempi Rassegna musicale annuale iniziata nel 2001. Oltre a numerosi concerti, alcuni dedicati alla musica d'autore italiana, propone approfondimenti su grandi miti del panorama musicale mondiale. Gli incontri del 2006 sono stati dedicati ad artisti quali Bob Marley, Jimi Hendrix o Janis Joplin una delle più grandi voci bianche del blues.
Parmajazz Frontiere Festival internazionale che da dieci anni, in dicembre, promuove progetti nell’ambito del jazz e della musica contemporanea. Il repertorio comprende: il jazz, la musica improvvisata, la musica etnica e le musiche "classiche" extra europee.
Le Feste di Apollo Festival primaverile di musica barocca in concerto e in discussione. I concerti e gli studi si svolgono nella Casa della Musica (Palazzo Cusani) e all'interno della Chiesa di San Vitale che, recentemente e completamente restaurata, offre una cornice fastosa e appropriata.
Parma Danza Nato nel 2003, questo Festival internazionale di danza ha riscosso da subito un grande successo di pubblico e critica. Alterna grandi titoli del repertorio ottocentesco a creazioni della danza moderna, con la presenza di coreografi prestigiosi e di star del balletto.
E'grandEstatE Rassegna di musica, danza, teatro che dal 2000, riunendo una selezione tra i migliori artisti nazionali e internazionali, anima per tre settimane il cartellone estivo parmigiano. Gli spettacoli sono ambientati nel grande teatro all'aperto da oltre mille posti allestito nel cortile dell'antico Palazzo della Pilotta
Elementi Rassegna nata nel 2006 che ha per tema la celebrazione degli elementi Acqua - Aria - Terra - Fuoco, concepiti, fin dal tempo della filosofia greca, come gli assi portanti della natura, per imparare a conoscerli, immaginarli, proteggerli. Il percorso della rassegna si compone di lectio magistralis, tavole rotonde, dialoghi, reading, laboratori e seminari, proiezioni, spettacoli teatrali, performance musicali, esposizioni e animazioni ludico/didattiche. Elementi è una rassegna al tempo stesso culturale, informativa, educativa, ma anche ludica e giocosa. Ogni anno si concentra su uno dei quattro elementi. I 130 eventi della manifestazione della prima edizione, hanno visto una partecipazione di pubblico superiore alle diecimila presenze. La prima edizione è stata dedicata al fuoco, anche a causa di una doppia coincidenza: un anno dal protocollo di Kyoto e vent’anni dal dramma di Chernobyl, mentre nel 2007 la rassegna sarà dedicata all'elemento "acqua"
Teatro Dialettale Importante l'attività del Teatro Dialettale parmigiano. Durante la stagione, le compagnie dialettali si esibiscono in teatri, chiese, saloni e auditorium della città. Il dialetto parmigiano è un dialetto gallo-italico di tipo emiliano.
Festa Multiculturale (Parco Nevicati di Collecchio) Tradizionale appuntamento estivo multiculturale che dal 1997 si svolge grazie al supporto di Forum Solidarietà (Centro servizi per il volontariato di Parma), CIAC, Comune di Collecchio, numerose comunità straniere e più di 40 associazioni che si occupano dei temi dell'immigrazione e dell'intercultura. Vengono proposti piatti tipici italiani e cucine etniche, stands, concerti, dibattiti, proiezioni di video e cortometraggi, spettacoli, ritmi e balli, mercatino etnico, una libreria con proposte letterarie attente alle diverse culture del mondo ed una ludoteca per i bambini
Notturno Oltretorrente Rassegna musicale ad ingresso libero dedicata alla musica popolare. Si svolge ogni anno, tutti i giovedi del mese di giugno, nello storico quartiere Oltretorrente, beneficiando del suggestivo sfondo offerto dalla chiesa S. Maria del Quartiere.
Festival Internazionale di Musica Moderna e Contemporanea Creato nel 1990, si svolge in autunno ed è una delle maggiori realtà in campo nazionale dedicate alla musica contemporanea. La programmazione concertistica coniuga la ricerca in campo musicale a quella in campo tecnologico, senza trascurare la commistione con altre forme artistiche, prime fra tutte la poesia e le arti figurative.
Il Giardino Racconta Un carnet estivo di spettacoli che dal 2004 ha per sfondo lo splendido Parco Ducale. Gli artisti interagiscono con il parco mettendo in evidenza il binomio perfetto tra teatro e natura. Letture teatrali, canzoni, musiche, mostra di fotografie, pitture, sculture, danze, poesie, convegni e laboratori sperimentali arricchiscono questa fantasiosa manifestazione.
Lunedistelle Ogni lunedi, nei mesi di luglio e agosto, si svolge dal 2005 in Piazzale S. Francesco, una rassegna serale con un variegato programma che mette in risalto il fecondo rapporto tra cinema e musica nella produzione cinematografica degli ultimi quarant’anni. Musical, rock-movie, film sulle star della musica, star della musica che fanno film.
Unounoprima Stage Europeo degli Esordi Nato nel 2005 è uno spazio di incontro e scambio di idee aperto a giovani segnalati per il particolare talento ed impegno e provenienti da prestigiosi istituti europei di formazione artistica. L'evento artistico dura una settimana e rappresenta l'opportunità di mostrare a giovani studenti di diverse discipline artistiche, ma anche ad un pubblico vero e proprio (gli spettacoli sono aperti a tutti fino ad esaurimento posti), il risultato del loro percorso formativo esibendosi in concerti di musica e spettacoli di teatro e danza, assistendo alle proiezioni dei propri film o alle esibizioni delle proprie opere.
I Concerti della CasaDellaMusica Stagione concertistica (novembre/aprile) nata nel 2002. Indirizzata soprattutto al grande repertorio classico-romantico, ospita tra le mura del quattrocentesco Palazzo Cusani piccoli gruppi orchestrali e selezionate formazioni da camera.
Nottetempo Rassegna concertistica estiva allestita dal 2003 negli spazi all'aperto del Palazzo Cusani. Il repertorio attira in particolare un pubblico giovane spaziando dal jazz alla canzone d’autore.
Europe Day Festival Promosso dall’Ufficio Progetto Europa del Comune di Parma con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche per l’Infanzia e la Scuola, l’Eurodesk e l’Informagiovani del Comune di Parma.

Si prefigge di rendere la cittadinanza protagonista dei festeggiamenti del 9 maggio, giorno in cui si celebra la nascita dell’Unione Europea.

[modifica] Istruzione

[modifica] Università

Parma è la sede della prestigiosa Università degli studi di Parma, dotata di infrastrutture scientifiche d'avanguardia. Annoverata fra i 500 migliori istituti al mondo in alcune classifiche[1], è in grado di formare dei professionisti nei settori giuridici, scientifici e umanistici. Si distingue in particolare per le sue competenze nella formazione e la ricerca relative al settore agro-alimentare. Fondata nel X secolo, l'Università di Parma conta più di 1.000 professori, 968 unità di personale tecnico e amministrativo e 31.000 studenti (di cui più di 18 mila provenienti da altre province) che frequentano le dieci facoltà, cui afferiscono 48 corsi di laurea triennali, 5 corsi di laurea specialistica a ciclo unico, scuole di specializzazione, corsi di perfezionamento e master. L'Ateneo partecipa ad una cinquantina di corsi di dottorato, molti dei quali con sede amministrativa a Parma. Nella classifica stilata, dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore in merito alle Università pubbliche italiane più efficienti, l'Università degli studi di Parma si è posizionata al quinto posto (classifica del giugno 2006).

Campus:Ingegneria
Campus:Ingegneria
Facoltà

Agraria, Architettura, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Psicologia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Scienze Politiche. Due Corsi interfacoltà: Laurea Specialistica in Biotecnologie per la salute e Studi Internazionali ed Europei.

In città sono presenti 20 sedi universitarie tra cui il Campus universitario, un insediamento di settantasette ettari che rappresenta il polo scientifico dell'Università degli Studi di Parma. Appare come una struttura simile a quella dei Campus americani: spazi erbosi, numerose strutture sportive (unica in Italia con il campo da golf) che insieme ai dipartimenti formano un complesso curato e inusuale nel panorama universitario italiano. A differenza dei Campus americani la struttura architettonica è però molto disomogenea, mentre la disordinata allocazione degli spazi mostra chiaramente la mancanza di una adeguata pianificazione. Nonostante l'elevato numero di studenti e docenti che orbitano su questa nuova struttura sono assenti alcune strutture irrinunciabili, quali residenze per studenti provenienti da fuori città, una libreria universitaria e strutture di aggregazione per gli studenti.

[modifica] Collegio Europeo

Il Collegio Europeo di Parma è presente in città dal 2003: si tratta di un istituto di formazione superiore, analogo a quello di Bruges in Belgio, in grado di formare i giovani diplomati europei nei settori del Diritto, dell'Economia e delle Politiche dell'Unione Europea . La formazione proposta dal Collegio Europeo di Parma offre un curriculum accademico d'eccellenza e a carattere interdisciplinare sul processo d'integrazione europea.

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«Il collegio europeo rappresenta una delle carte fondamentali per avere un ruolo nelle istituzioni europee. È chiaro che diventa importante avere in mano uno strumento di questo tipo. »
(Romano Prodi,in qualità di presidente della Commissione europea, 27/09/2003)

[modifica] Scuola Europea

Parma ospita una delle 13 sedi della Scuola Europea che dispensa un insegnamento multilingue, multiculturale e multiconfessionale. La scuola è organizzata in tre cicli; ciclo materno (3-5 anni) ciclo primario (6-11 anni) ciclo secondario (11-18 anni). Il "Baccalauréat Europeo" conseguito in questa scuola è riconosciuto in tutti i Paesi dell'UE e altri Paesi extracomunitari e permette l'iscrizione in numerose Università del mondo.

[modifica] Convitto Maria Luigia (Liceo classico europeo)

Il monumentale Palazzo Lalatta, sorto sul luogo in cui si trovavano l'arena romana e il palatium longobardo, ospita la sede del Convitto Maria Luigia, in cui insegnarono Cesare Zavattini ed il poeta Attilio Bertolucci. All'interno del Convitto è stato istituito un liceo classico europeo. Frutto di una sperimentazione ministeriale nazionale, il liceo promuove la "formazione di un moderno cittadino europeo attraverso una preparazione completa e aggiornata, fondata sul riconoscimento delle comuni radici culturali e la conseguente condivisione di valori". Gli alunni provengono da diversi paesi europei, nell'ambito di progetti di scambio riconosciuti dagli stati membri.

[modifica] Liceo Classico G.D.Romagnosi

Il Liceo nasce nel 1860-61 con il nome di Regio Liceo. Solo nel 1865 prende il nome attuale dall'illuminista Giovanni Domenico Romagnosi. Nel 1865 prese il nome di Regio-Liceo G.D. Romagnosi e nel 1869 venne chiamato Regio Liceo-Ginnasio. Nell A.S. corrente in questo istituto studiano più di mille persone. Per motivi di spazio parte degli studenti sono stati spostati in una locazione provvisoria in viale Toscana.

[modifica] Cucina

Parmigiano-Reggiano
Parmigiano-Reggiano

Parma è famosa nel mondo per i suoi prodotti alimentari e per la sua cucina, in particolare per il formaggio Parmigiano-Reggiano e per il Prosciutto di Parma. Questi prodotti sono tutelati dai ripettivi consorzi di produzione che ne certificano l'origine e la qualità.

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«...ed eravi una montagna di Parmigiano grattugiato sopra la quale stavan genti che niun altra cosa facevan, che farev maccheroni et ravioliet cuocergli in brodo di cappone.»


I piatti tipici di Parma sono:

Antipasti Primi piatti Secondi piatti Prodotti da forno Dolci
Prosciutto di Parma Tortelli d'erbetta* Arrosto di maiale Torta di riso La Violetta allo zucchero
Salame di Felino Anolini in brodo** Bomba di riso**** Spongata Pasta ripiena
Spalla Cotta di San Secondo Tortelli di patate Stracotto di manzo e gallina Torta di mandorle
Culatello di Zibello Tortelli in savor Punta al forno Viennese al cioccolato
Fiocchetto Soufflè di Parmigiano Rosa di Parma*** Scarpette di S.Ilario
Torta Fritta (triangoli di pasta fritta) Timballo di riso con crema di formaggio Trippa parmigiana ("buzèca") Zuppa Inglese
Parmigiano-Reggiano Risotto alla parmigiana Cima ripiena o "picàja" Baci
Cicciolata Tagliatelle al prosciutto di Parma Vécia (peperonata, patate e carne) Dolce al Nocino
Mortadella Maltagliati al Culatello Bolliti misti Crostata di noci
Culaccia Quadrucci alla verza e prosciutto Prosciutto di Parma in crosta Meringata di castagne
  • * pasta con ripieno a base di ricotta, Parmigiano ed erbette, da non confondere con spinaci
  • ** pasta con ripieno composto di sugo ristretto di stracotto, che secondo una antica ricetta dovrebbe essere di asinina, di Parmigiano stravecchio, di pan grattato, di uova e di noce moscata
  • *** piatto composto da arrosto di manzo, prosciutto e parmigiano
  • ****carne di piccione e regaglie di pollo

La pasta prodotta a Parma, confezionata con semola di grano duro, fu conosciuta e apprezzata già nel Cinquecento sulla mensa dei duchi Farnese.

Il vino di maggior produzione nella provincia di Parma è il "Lambrusco" un vino rosso scuro dal moderato tenore alcolico che non supera i 10-11 gradi. Sui colli del parmense si produce anche la "Malvasia dei Colli di Parma" (DOC) un vino da pasto o da dessert, fermo o frizzante di bassa gradazione alcolica (10,5°). La "Fortanina" è vino tipico della Bassa Parmense, un tempo assai diffuso, oggi prodotto in quantitativi limitati nella zona di San Secondo.

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«Parma è una città rimarchevole, posta fra le colline degli Appennini e il Po. I suoi pascoli sono così gustosi e dolci che si crede che nessun luogo d'Europa si possa paragonare a questo per gli eccellenti formaggi che produce, onde il nome di Parma è conosciuto dappertutto”.»
(William Thomas, diplomatico inglese, "The Historye of Italye", Londra, 1561)

[modifica] Economia

Sul terreno dell'economia Parma si distingue tra tutte le città italiane per la singolarissima compenetrazione tra agricoltura e industria. Gli agricoltori parmensi producono derrate per la trasformazione industriale, pomodoro, pisello e mais dolce per le industrie conserviere, latte per le industrie casearie, prima tra le altre la produzione del Parmigiano Reggiano. L'industria meccanica parmense vanta il primato nazionale nella produzine di impinanti per la trasformazione industriale delle derrate agricole: apparecchiature per l'industria delle conserve, impianti di trasformazione del latte, impianti per la macellazione. E' per questi primati che Parma vanta il titolo di primo polo agroalimentare padano, un titolo che ha rilevanti conseguenze per la cultura e le istituzioni [2]. In una recente classifica elaborata dal Centro Studi Sintesi per valutare le raltà produttive italiane, nel 2006 Parma è risultata 2a in Italia e 1a in Emilia-Romagna per grado di libertà economica. Gli indici hanno preso in considerazione oltre al prodotto interno lordo, anche altri indicatori come lo sviluppo culturale, sociale, strutturale, la distribuzione della ricchezza, del lavoro, dell'assistenza. Fatto 100 l'indice sintetico di libertà economica il grado misurato a Parma è risultato del 98,3%.

Uno studio del maggio 2006, divulgato dall’osservatorio della Fondazione Accenture e l'Università Bocconi, ha posto la provincia parmense al nono posto in Italia, subito dietro le province delle grandi metropoli del Paese, in merito alla capacità attrattiva in termini di investimenti, competenze, innovazione.

[modifica] Il distretto Agro-alimentare

Parma è situata al centro di un'importante rete agro-alimentare mondiale di scambi, meritando l'appellativo di «food valley heart». La regione è conosciuta per le produzioni di latte e prodotti derivati di qualità (formaggio parmigiano-reggiano), di salumi (prosciutto di Parma, culatello, salame, spalla), di conserve vegetali, di pasta e di prodotti cotti al forno. Uno studio condotto dalla Fondazione Qualivita di Siena per conto del Ministero delle Politiche agricole in merito al numero delle denominazioni tutelate ed i prodotti certificati (dop, denominazione di origine protetta,igp, indicazione geografica protetta; stg, specialità tradizionale garantita) ha incoronato Parma prima provincia nel settore agroalimentare di qualità. Parma eccelle nella classifica delle province per Primato qualitativo sulla base di due tipi di indicatori: fatturato di ogni singolo prodotto rispetto alla superficie della zona di produzione ricadente nella provincia rispetto al numero di aziende produttrici ubicate nella provincia stessa; il secondo è calcolato considerando il numero delle certificazioni ricadenti nell’area provinciale rispetto al totale nazionale.

Il distretto agroalimentare parmigiano comprende Parma e 29 comuni limitrofi alla città, che risulta baricentrica rispetto ad un’area di circa 2.411 kmq. Vi trovano impiego il 15% degli addetti del settore agro-alimentare. Il panorama aziendale si compone di: 326 prosciuttifici, 5.500 allevamenti, 163 macelli, 189 aziende produttrici (con 3.000 addetti) e 1.380 aziende del lattiero-caseario (con 7.500 addetti). Il distretto, per il quale la produzione e lavorazione della carne di suino costituisce un connotato tra i più tipici del panorama storico-economico alimentare, produce l’80% del prosciutto crudo della regione, mentre l’export ammonta complessivamente a 2.500 miliardi annui di prodotti. Il territorio ospita numerose aziende del settore agro-alimentare ed industriale tra loro collegate che consentono di definire l’area parmense come un distretto di filiera, in cui convergono i prodotti agricoli e zootecnici da trasformare e da cui si proiettano, anche al di fuori dell’ambito nazionale, i prodotti trasformati, gli impianti per la trasformazione e la tecnologia in generale. Tali aziende rappresentano la metà del fatturato industriale e artigianale della città, ossia 7,6 miliardi di euro su 15,6 miliardi di euro (dati 2002). Globalmente, le imprese attive nel 2004 sono 41.435 in progressione del 1,2% rispetto all'anno precedente. La forza lavorativa si compone di 188.000 unità. Il territorio vanta uno dei tassi di disoccupazione più bassi del Paese (3,6% nel 2004 contro l'8,0% a livello nazionale e il 3,7% regionale). Il tasso di occupazione è del 67,9% (57,4% Italia).La previsioni occupazionali per il 2005 delineano una sostanziale stabilità per quanto concerne le imprese di grandi dimensioni mentre emerge un incremento degli addetti del 2,2% per le aziende di piccole dimensioni. Le esportazioni verso l'estero dalla provincia di Parma ammontano a 3 miliardi e 326 milioni di euro (dati 2004).

A Parma e nelle sue vicinanze hanno sede due grosse multinazionali del settore alimentare: Barilla S.p.A. e Parmalat S.p.A. Secondo la speciale classifica stilata nel 2006 da "Il Reputation Institute" di New York la Barilla è risultata, tra le multinazionali mondiali, la migliore azienda in base alla reputazione essendo la più riconosciuta e la più rispettata nel mondo. Parmalat si è piazzata al 22° posto.

[modifica] Fiere di Parma

Il quartiere fieristico è situato a ridosso dell'autostrada A1 ed occupa una superfice di trecentomilametri quadrati. Le principali manifestazioni sono Cibus (salone internazionale dell'alimentare), Cibus Tec (meccanica e impiantistica alimentare), Dolce Italia (dolciario), Mercanteinfiera e Emporium (modernariato, antichità e collezionismo), Gotha (antiquariato), Bagarre (collezionismo e antichità).

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«Cibus ha un compito: continuare a testimoniare, come ha sempre fatto l’alta qualità della tradizione alimentare italiana nel mondo”. »
(Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria, 4 maggio 2006)

[modifica] Agenzie

EFSA
Parma è sede dell'EFSA, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. L'EFSA è composta da un organico di 350 persone e per essa collaborano 500 esperti scientifici, di cui 67 «interni» (cioè dipendenti) e il resto «esterni» (in rapporto di collaborazione); questi ultimi lavorano direttamente nei loro Paesi. Circa 200 questioni di sicurezza alimentare vengono ogni anno sottoposte alla valutazione dell'EFSA. La città è anche sede della Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve Alimentari (SSICA), nei cui laboratori tecnologici disposti su una superficie di 16.000 metri quadri, lavorano più di 100 ricercatori.
AIPO
L'Agenzia Interregionale per il Fiume Po ha assunto questa denominazione nel gennaio 2003; la denominazione precedente era "Magistrato per il Po", ente istituito il 12 luglio 1952 a seguito delle piene verificatesi nel Po nel 1951. Scopo dell'agenzia è la gestione (dalla progettazione alla costruzione) delle opere idrauliche su tutto il bacino del fiume Po. Sedi periferiche sono attive a Torino, Alessandria, Pavia, Milano, Cremona, Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Mantova, Ferrara, Rovigo.
Agenzia per l'Energia
La costituzione di questo nuovo ente è stata ottenuta grazie al finanziamento dell’Unione Europea tramite il bando ‘Intelligent Energy for Europe’. Una prima dotazione di circa 600.000 euro è stata stanziata per l’avvio del progetto mentre nel giugno 2006 l'ente è diventato pienamente funzionante con la nomina del Presidente, del Consiglio d’Amministrazione, del Direttore generale e del Comitato Tecnico - Scientifico. In coerenza con gli obiettivi del programma europeo l'Agenzia parmense si prefigge di sostenere in ambito locale un uso razionale dell’energia, attraverso l’introduzione di tecnologie ad alta efficienza per usi finali elettrici ed usi finali termici, operando per l’abbandono dei combustibili fossili a favore di quelli a minor contenuto di carbonio e sensibilizzando a stili di vita, consumo e mobilità più sostenibili.

[modifica] Relazioni internazionali

Parma è gemellata con:


Consolati Onorari:

  • CONSOLATO ONORARIO FRANCIA: Via Carducci, 24 - 43100 Parma
  • Il 23/02/2007 l'ambasciatore della repubblica di Lituania Sarunas Adomavicius ha annunciato l'apertura in città di un consolato onorario.

[modifica] Sport

La città vanta un club calcistico rinomato e detentore di numerosi trofei nazionali (tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana) ed internazionali (una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe, due Coppe UEFA) che milita ininterrottamente dal 1990 nella massima divisione nazionale (Serie A), il Parma FC. Le partite casalinghe del Parma FC si svolgono allo stadio Ennio Tardini (capienza 29.050 spettatori). A Parma sono molto seguiti e praticati sports quali baseball (nove scudetti, tredici Coppe dei Campioni, cinque Coppe Italia), rugby (Overmach Rugby Parma -3 scudetti e una Coppa Italia- e GRAN Rugby), basket (Basket Parma, femminile, un scudetto) e pallavolo. Il 4 giugno 2001 la 16^ tappa del Giro d'Italia 2001 si è conclusa a Parma con la vittoria di Ivan Quaranta.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Elvio Ubaldi dal 28/05/2002
Centralino del comune: 0521 2181
Email del comune: urp@comune.parma.it

[modifica] Onorificenze

È tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare il 9 settembre 1947 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale con questa motivazione:[2]

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«Fiera delle secolari tradizioni della vittoria sulle orde di Federico Imperatore, le novelle schiere partigiane rinnovavano l’epopea vincendo per la seconda volta i barbari nipoti, oppressori delle libere contrade d’Italia. L’impari lotta, sostenuta con la stessa fede dei padri e col sangue dei figli migliori, cominciava per merito dei primi volontari della libertà all’alba del 9 settembre 1943 e si concludeva il 25 aprile 1945 con la sollevazione del popolo tutto che, affiancando i settemila e cinquecento fratelli partigiani combattenti, costrinse alla resa e vide la fuga del nemico. L’ombra del glorioso gonfalone ornato dell’aurea gemma del valore riconosciuto dalla Patria grata, aleggia e custodisce la sacra memoria dei seicentonovanta quattro caduti con le armi in pugno per la redenzione dell’Italia, dei quattrocento sepolti sotto le macerie della città straziata dai bombardamenti aerei, che, unitamente ai cinquecentotredici feriti, mutilati e invalidi, ai ventuno dispersi, ed ai centonovanta deportati nelle gelide e mortifere lande dei paesi stranieri, costituirono la parte eletta del popolo che seppe difendere e riconquistare le patrie libertà.»
(9 settembre 1943 - 25 aprile 1945)

[modifica] Quartieri e frazioni

[modifica] Quartieri del centro storico e popolazione residente (31/12/2004)

Quartiere Oltretorrente visto dal Lungoparma
Quartiere Oltretorrente visto dal Lungoparma
Un pittoresco scorcio di Parma
Un pittoresco scorcio di Parma
Strada di Parma
Strada di Parma
Quartiere 1 Parma-Centro (18.493 abitanti)
si estende ad est del torrente Parma, all'interno delle vecchie cinte murarie, proseguendo fino a via Mantova, a nord della via Emilia e a sud della linea ferroviaria Milano-Bologna. È il cuore della città, il quartiere in cui si possono ammirare i più importanti monumenti storici cittadini. Elegante e raffinato, rappresenta al meglio la storia ducale cittadina.
Quartiere 2 Oltretorrente (8.128 abitanti)
si estende a sud-ovest, tra il torrente Baganza e la linea ferroviaria Parma-La Spezia, e comprende il centro storico ad ovest del torrente Parma. È un quartiere antico, che rappresenta al meglio il carattere dei parmigiani, autentico, schietto e generoso. Circa il 30% dei residenti è di origini etniche differenti, ma l'integrazione sembra per ora realizzarsi senza eccessive tensioni. Gli sforzi del Comune ed il carattere aperto della popolazione contribuiscono a questa pacifica e promettente convivenza multirazziale.
Collabora a Wikiquote {{Dialetto parmigiano}}
«Balbo, a' te' pasè l'Atlàntic mo miga la Perma»
Collabora a Wikiquote (IT)
«Balbo, hai passato l'Atlantico ma non il [torrente, n.d.r.] Parma»
(Scritta apparsa sui muri dell'Oltretorrente dopo la rivolta popolare del 1922 che contrasto' con barricate le milizie fasciste comandate da Italo Balbo)

[modifica] Quartieri periferici e popolazione residente (31/12/2004)

Quartiere Popolazione residente(ab.)
Molinetto 17.517
Pablo 14.538
S.Pancrazio 7.991
Golese 7.409
San Leonardo 18.421
Cortile S.Martino 5.502
Lubiana 22.911
San Lazzaro 10.186
Cittadella 20.934
Montanara 13.808
Vigatto 8.633

[modifica] Frazioni

Alberi, Baganzola, Beneceto, Botteghino, Ca'Terzi, Calestani, Carignano, Carpaneto, Cartiera, Casalbaroncolo, Casalora di Ravadese, Case Capelli, Case Cocconi, Case Crostolo, Case Nuove, Case Rosse, Case Vecchie, Casino dalla Rosa, Casagnola, Castelletto, Castelnovo, Cervara, Chiozzola, Coloreto, Corcagnano, Eia, Fontanini, Gaione, Ghiaiata Nuova, Il Moro, La Catena, La Palazzina, Malandriano, Marano,Mariano,Marore, Martorano, Molino di Malandriano, Osteria San Martino, Panocchia, Paradigna, Pedrignano, Pilastrello, Pizzolese, Ponte, Porporano, Pozzetto Piccolo, Quercioli, Ravadese, Ronco Pascolo, Rosa, San Prospero, San Ruffino, Valera, Viarolo, Viazza, Vicofertile, Vicomero, Vigatto, Vigheffio, Vigolante.

[modifica] Malandriano

È una piccola frazione posizionata a sud-est della città, fra Coloreto e Pilastrello. Consiste in un piccolo centro abitato di circa un centinaio di abitanti che, però, si sta velocemente espandendo. È anche sede di una piccola Pieve, dedicata a San Martino, ristrutturata in tempi recenti.

[modifica] Trasporti

Trasporto pubblico

Il trasporto pubblico cittadino è esercito dalla TEP (Tranvie Elettriche Parmensi).

In auto

Posta sull’autostrada A1 Milano-Bologna e sull'autostrada A15 (detta anche della Cisa) Parma-La Spezia, Parma possiede due uscite autostradali:

  • sull’autostrada A 15 (da La Spezia) l’uscita “Parma Ovest”, a circa 10 Km dalla città
  • sull’autostrada A 1 (da Milano o da Roma-Napoli) l’uscita “Parma”, a circa 2 Km dal centro storico.

Le principali vie di accesso alla città sono:

Un anello di tangenziali racchiude l'intera città.

In treno

Parma è posta sulla linea ferroviaria Milano-Bologna ed è anche un importante nodo per le linee da La Spezia e da Brescia. La stazione di Parma è ben collegata alla maggior parte delle altre città italiane e località europee e può contare sulla fermata di oltre 25 Intercity ed Eurostar al giorno. Un'interconnessione in fase di costruzione collegherà la stazione cittadina alla futura linea TAV.

In Aereo

L' Aeroporto di Parma "Giuseppe Verdi", situato a solo 5 km dal centro storico, offre collegamenti con Roma (aeroporto internazionale Leonardo da Vinci), Londra Stansted e Tirana . In estate sono attivi voli diretti a Lampedusa, Sardegna (Olbia) e Ibiza.

[modifica] Note

  1. Academic Ranking of World Universities 2005, Institute of Higher Education - Shanghai Jiao Tong University, 2005
  2. Antonio Saltini, La parabola del polo agroalimentare di Trapani nel confronto con Parma. Tra terra e mare la capitale del commercio alimentare, Bologna, 1995

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Istituzioni

Immagini

Scuole internazionali

Economia

Trasporti

Sport

Media online

Meteo


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