Magdi Allam
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Magdi Allam (Il Cairo, 22 aprile 1952) è un giornalista e scrittore italiano di origine egiziana.
Da piccolo la madre lo fece studiare in un collegio cattolico italiano. Lì acquistò familiarità con la cultura italiana e occidentale e la religione cattolica (pur rimanendo musulmano), una volta cresciuto decise poi di emigrare in Italia.
È laureato in sociologia all'Università La Sapienza di Roma e si occupa di tematiche legate al Vicino Oriente e ai rapporti tra questo e l'Occidente. Dopo avere collaborato con il quotidiano Il Manifesto e il quotidiano La Repubblica, è attualmente editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera.
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[modifica] Attività
Giornalista di fama nazionale, Magdi Allàm è uno dei partecipanti più influenti ed in vista nel dibattito del rapporto tra Occidente e mondo arabo, argomento al quale ha dedicato diversi libri e del quale discute spesso come invitato ai principali talk-show politici. Le sue posizioni, spesso molto vicine a quelle dei critici più severi del mondo islamico (dura condanna di numerose associazioni islamiche da lui ritenute estremiste, proposta del divieto di costruire nuove moschee[1], elaborate teorie in merito a supposti rapporti occulti tra moschee e gruppi terroristici che ne avrebbero anche finanziato la costruzione[2]) hanno trasformato numerosi suoi ammiratori iniziali in suoi detrattori.
I suoi ammiratori lo citano spesso come modello di musulmano moderato e di arabo perfettamente integrato nel mondo, nella cultura e nel sistema di valori propri dell'Occidente[3]; per i suoi detrattori si tratta invece di un personaggio inattendibile che diffonde odio e sospetti, riportando notizie non documentate, non verificate o addirittura deliberatamente false[4].
[modifica] Opere
In Vincere la paura Magdi Allàm ha portato testimonianze della sua vita sotto scorta, assegnatagli dal Ministero degli Interni italiano a seguito delle minacce che avrebbe ricevuto da parte di Hamās per via delle critiche ripetute mosse da Allàm al terrorismo suicida palestinese.[5] Nello stesso libro, Allàm ha inoltre accusato Roberto Hamza Piccardo, segretario dell'UCOII, di averlo segnalato ad Hamās (ai fini di farne decretare la condanna a morte), di complicità nei sequestri in Iraq nonché di «fomentare odii e incitare alla morte». A seguito della pubblicazione del libro, Piccardo ha sporto querela contro Allàm.
Nel suo libro Io amo l'Italia. Ma gli Italiani la amano? Allàm scrive di come l'UCOII e la IADL (Islamic anti-defamation league) avrebbero assoldato un "plotone di esecuzione" composto da estremisti di destra e di sinistra con la finalità di assassinarlo e di "spargere veleni sulla [sua] credibilità ed onorabilità": questo per dare esecuzione al già citato mandato ad uccidere che sarebbe stato emesso dalla dirigenza di Hamās nei suoi confronti. Osserva tuttavia il sen. Luigi Malabarba (PRC) che «non risultano aperti procedimenti penali a carico dell'Ucoii (spesso indicata come legata ai Fratelli Musulmani) o della Iadl, tanto meno per l'istigazione all'omicidio del sig. Magdi Allam», e che lo stesso Ministro degli Interni che ha assegnato la scorta ad Allàm ha ritenuto di «nominare l'Ucoii nella Consulta per l'Islam in Italia». [6]
[modifica] Bibliografia
- Diario dall'Islam, Mondadori, 2002, ISBN 8804504781
- Bin Laden in Italia. Viaggio nell'Islam Radicale, Mondadori, 2002, ISBN 8804514167
- Jihad in Italia. Viaggio nell'Islam Radicale, Mondadori, 2002, ISBN 8804524219
- Saddam. Storia Segreta di un Dittatore, Mondadori, 2002, ISBN 8804527560
- Kamikaze made in Europe, Mondadori, 2004, ISBN 880454449X
- Vincere la paura, Mondandori, 2005, ISBN 8804556056
- Io amo l'Italia. Ma gli italiani la amano?, Mondadori, 2006, ISBN 8804556552
[modifica] Note
- ↑ Moschee-mania, serve uno stop (Corriere della Sera, 29 settembre 2005)
- ↑ Intervista di Magdi Allam all'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu riguardante i rapporti fra alcune moschee italiane e il terrorismo islamico (Corriere della Sera, 25 settembre 2003)
- ↑ Un ammiratore di Magdi Allàm
- ↑ Un detrattore di Magdi Allàm
- ↑ Anteprima del libro Vincere la paura
- ↑ Interrogazione parlamentare del sen. Malabarba, 18 luglio 2006, seduta n.19