Manlio Brosio
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Manlio Brosio (Torino 10 luglio 1897 - ivi 14 marzo 1980) è stato un uomo politico ed un diplomatico italiano.
Seppur neutralista, si arruolò volontario nell'esercito e prese parte alla Prima guerra mondiale, in cui fu decorato con una medaglia d'argento al valor militare. Nel dopoguerra divenne stretto collaboratore di Piero Gobetti ed aderì al suo progetto di Rivoluzione liberale, che lo portò a non sostenere il regime fascista.
Laureato in giurisprudenza, durante il ventennio mussoliniano svolse la professione di avvocato. Al termine della Seconda guerra mondiale aderì al Partito Liberale Italiano e fu deputato all'Assemblea Costituente. Ministro senza portafoglio nei governi Bonomi I e II, fu vice presidente del consiglio nel governo Parri ed ancora ministro, stavolta della guerra, nel primo esecutivo guidato da Alcide De Gasperi.
Nel 1947 iniziò la sua carriera di diplomatico facendo l'ambasciatore a Mosca; nel 1951 passò a Londra per poi trasferirsi a Washington (1955) e Parigi, in cui rimase dal 1960 fino a che, l'1 agosto del 1964, divenne segretario generale della NATO (primo italiano a ricevere tale incarico), carica che mantenne fino all'1 ottobre del 1971. Dopo aver lasciato l'alleanza atlantica tornò ad occuparsi della politica italiana.
Senatore del PLI e capogruppo dei liberali al Senato dal 1972 al 1976, fu nominato presidente del Comitato Atlantico Italiano nel gennaio del 1979, e ricoprì tale ruolo sino alla morte, avvenuta nella natia Torino per cause naturali.