Marciano (usurpatore)
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Marciano (fl. anni 470) fu un usurpatore, membro della casata di Leone, che si ribellò contro l'imperatore romano d'oriente Zenone.
Marciano era figlio dell'imperatore romano d'occidente Antemio e genero dell'imperatore d'oriente Leone I e di sua moglie, l'imperatrice Verina, avendone sposato la figlia Leonzia (Leontia), sorella di Ariadne, a propria volta moglie dell'imperatore Zenone.
La rivolta di Marciano è da ricollegare alla lotta per il potere tra Verina e Zenone, succeduto al proprio suocero alla morte di questi: Zenone, di origini isauriche e perciò ritenuto "barbaro" dalla popolazione di Costantinopoli, aveva già dovuto affrontare un altro pretendente al trono imperiale, quel Basilisco che era riuscito a strappargli il potere per venti mesi. Come Basilisco, anche Marciano aveva pretese al trono derivantigli dalla sua discendenza imperiale e non barbarica.
Nel 479, Marciano si ribellò in Costantinopoli, dove sconfisse le truppe di Zenone e assediò l'imperatore nel suo palazzo. Fedele a Zenone rimase però il suo compatriota Illo, che riuscì a corrompere le truppe di Marciano e ad arrestare l'usurpatore con i fratelli Procopio e Romolo. Mentre i suoi fratelli riuscirono a fuggire, Marciano fu allontanato da Costantinopoli: o fu forzato a prendere i voti a Tarso in Cilicia, oppure fu imprigionato in Isauria, ai piedi della fortezza di Papurius (o Papyrius).
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