Mazinga Z
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Mazinga Z | |
Titolo originale: | マジンガーZ
(Majingâ Z) |
Genere: | Mecha |
serie tv | |
Autore/i: | Go Nagai |
Regista: | Yugo Serikawa, Tomoharu Katsumata, Nobuo Onuki e Bonjin Nagaki |
Studio: | Dynamic Planning - Toei Animation |
Network: | Fuji TV |
Periodo trasmissione: | 3 dicembre 1972 - 1 settembre 1974 |
Episodi: | 92 |
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Mazinga Z (Mazinger Z o Majinga Z マジンガーZ) è un cartone animato (anime) giapponese, creato dall'autore Go Nagai nel 1972 insieme all'analogo fumetto (manga), che a differenza della serie animata incontrò scarso successo. Una seconda versione del manga, meglio curata e diretta a un pubblico più maturo, fu poi realizzata da Gosaku Ota. In Italia venne trasmesso per la prima volta nel 1980 da RAI 1 (all'epoca Rete 1)[1]
La serie animata si compone di 92 episodi (in Italia ne furono doppiati e trasmessi solo 51), e si inserisce in un universo narrativo del quale avrebbero fatto parte anche Goldrake (Grendizer) e il Grande Mazinga.
Indice |
[modifica] Origine dell'idea e del nome
L'idea di un grande robot pilotabile venne a Go Nagai mentre guidava nel traffico, immaginando cosa sarebbe potuto accadare se alla vettura fossero usciti dei grandi arti, in modo da poter scavalcare gli altri mezzi[2]. Alla Toei l'idea piacque e iniziarono i lavori per una nuova serie fantascientifica, in cui il robot si chiamava "Iron Z", ma il pilota si sarebbe dovuto inserire nella testa con una motocicletta, anziché un'automobile. La Fuji TV, che avrebbe dovuto trasmetterlo, chiese però un cambio di nome e alla proposta di "Energer Z", seguì quella di Nagai, che divenne il nome definitivo: Mazinga Z. Il nome in giapponese è scritto col metodo katakana: マ(Ma)ジ (ji) ン (n) ガ (ga)ー(allungamento della vocale); i Majin (魔神) nella mitologia giapponese sono degli esseri magici e il termine viene usato anche per indicare entità demoniache (cfr. Devilman, dallo stesso autore), ma è interessante notare anche che la sillaba "zi" non è presente fra quelle del katakana e perciò si usa la "ji" come sostituto: di fatto マジンガー è la traslitterazione di come si pronuncia in inglese Mazinger, richiamando un nome che suonasse inglese, come nei nomi precedentemente proposti. Allo stesso modo, buona parte delle armi del robot hanno nomi inglesi. Diverse altre modifiche vennero fatte, in particolare l'eroe in motocicletta ricordava Kamen Rider, perciò il direttore della Toei inventò un mezzo volante battezzato Hover Pilder (nel corso della serie sostituito da una versione migliorata, chiamata Jet Pilder): al posto della motocicletta che si doveva arrampicare sulla schiena del robot, il pilder atterra direttamente sulla testa del robot, agganciandosi; con questo cambiamento, fu neccessario riadattare ulteriormente il design del robot.
[modifica] Storia
La storia narra di un enorme robot costruito dall'anziano scienziato Juzo Kabuto e lasciato in eredità, alla sua morte, al nipote adolescente Koji Kabuto (in Italia Ryo). Compito dell'automa sarebbe stato quello di contrastare i piani del Dottor Hell (in Italia Dottor Inferno), uno scienziato tedesco che nel 1962 aveva partecipato con Kabuto e altri colleghi a una spedizione archeologica nell'isola greca di Bardos (Rodi in Italia), alla scoperta dei resti dell'antica civiltà micenea. Ritrovato l'esercito di mostri meccanici costruiti dai Micenei (Mikenes in originale), il dottor Hell svelava le sue reali intenzioni uccidendo tutti i presenti (tranne Kabuto, che riusciva a fuggire) e impossessandosi dell'antica tecnologia, con lo scopo di dominare entro pochi anni il mondo.
I Giapponesi organizzarono frattanto la difesa nel centro ricerche per l'Energia Fotoatomica, diretto dal professor Yumi. Qui furono allestite le basi di Mazinga Z e di Afrodite A, un robot meno potente, dalle fattezze femminili, costruito dal Professor Yumi e pilotato da Sayaka Yumi, giovanissima figlia del direttore dell'istituto. Più avanti si unì a questi il Boss Robot (Borot nell'originale giapponese, sinonimo di ferraglia), guidato da Boss, Nuke e Mucha, compagni di scuola di Koji, le cui imprese costituivano il lato comico della serie.
Del canto suo, anche Hell affidò le missioni di guerra a due subalterni alquanto strani, il barone Ashura (il cui corpo è diviso in una metà maschile e una femminile) e successivamente il Conte Blocken (la cui testa è staccata dal corpo), ex ufficiale nazista, riportato in vita nel corso dei suoi esperimenti durante la seconda guerra mondiale.
Alto circa 20 metri, costruito in una speciale superlega (detta Z) e dotato di armamenti nucleari, Mazinga Z riuscì a respingere tutti gli assalti dei mostri meccanici del pure geniale Hell, che alla fine si trovò costretto a chiedere aiuto allo stesso popolo dei Micenei, trasferitosi da millenni nelle viscere della terra. Il Duca Gorgon, ambasciatore del regno, gli concesse allora alcuni suoi mostri che, pur impegnando duramente il robot terrestre, non furono in grado di eliminarlo. Nel corso di questi combattimenti venne distrutta Afrodite A, sostituita dalla più forte Dianan A.
Nell'episodio 91 della serie i contendenti si affrontarono in un grande scontro finale dove Hell e Blocken trovarono la morte (Ashura era caduto in battaglia qualche tempo prima). I terrestri non ebbero però il tempo di gioire della vittoria: nel successivo episodio il Duca Gorgon, che non aveva preso parte alla lotta, ordinò, per conto del Grande Generale Nero di Micene un attacco in massa da parte della grande armata di mostri guerrieri di Micene (tali avvenimenti sono anche narrati, in forma leggermente differente, in un breve film, Mazinga Z contro il Generale Nero, usato come collegamento alternativo fra le serie di Mazinga Z e Grande Mazinga). Questa volta Mazinga Z subì gravissimi danni e a salvarlo dalla fine intervenne il nuovo robot Grande Mazinga, che era stato costruito in segreto da Kenzo Kabuto, figlio di Yuzo.
[modifica] Episodi
- Nascita di un robot prodigioso
- Fermate l'esercito di Ashura
- Operazione distruzione Mazinga
- Mazinga Z in difficoltà (inedito in Italia)
- Il fantasma di Mazinga Z (inedito)
- Attacco su due fronti
- Le tattiche del Barone Ashura
- La grande statua di Abdora
- Deimos F-3, robot scomponibile
- Dyan dal braccio d'acciaio
- Il grande cannone Galeno
- Il tradimento di Vicong
- Una gara di pupazzi di neve
- Battaglia contro Spartan K-5, il robot gigante (inedito)
- Attacco con l'alta marea
- Il tornado misterioso
- L'ultimatum di Ashura
- Glossam, il terrore del mare
- Il mostro volante
- Una prova di coraggio
- Duello nella città fantasma
- La fortezza subacquea Salus
- I capricci di Yuri
- L'attacco del robot supersonico
- I tre fratelli Aeros
- Ryo contro Ashura: faccia a faccia
- La cattura di Afrodite A
- Il robot dagli artigli neri (inedito)
- Una vittoria in extremis
- I ladri di diamanti
- I tre mostri volanti
- Cerberus J-3, il robot a tre teste
- Attacco aereo
- Battaglia nel cielo
- Gli specchi abbaglianti di Desma A-1
- Il mostro dei cinque laghi
- Sabotaggio!
- Minerva X, il robot misterioso (inedito)
- L'ultima occasione di Ashura
- La fortezza volante del conte Blocken
- La vendetta del conte Blocken
- Bombardamento a tappeto
- Bandiera bianca
- L'elmetto a energia solare
- Decimo anniversario
- Il bambino abbandonato
- Ashura e Blocken: rivali!
- Il robot di Boss
- La rivolta del robot impazzito
- La caduta del Jet-Scrander
- Una taglia su Ryo
- Le conseguenze di un litigio
- La doppia trasformazione di Fayzer V-1
- Un super pugno a razzo
- Sulle nevi del Fuji
- Il furto della Superlega-Z
- L'operazione Giappone del Dottor Inferno (inedito)
- La fortezza dell'inferno (inedito)
- La fortezza del male (inedito)
- I missili misteriosi (inedito)
- La canzone di Rain X-1 (inedito)
- Il volo di Boss Robot (inedito)
- Il centro di ricerche è in pericolo (inedito)
- Misato contro il nemico (inedito)
- Le bombe volanti nel cielo (inedito)
- Jenova M-9, il nemico invisibile (inedito)
- Trattieni le lacrime Koji! (inedito)
- Gran Duca Gorgon, guardiano dell'inferno (inedito)
- Addio, Hover Pilder! (inedito)
- Il nuovo mostro del duga Gorgon (inedito)
- Un nuovo Pilder per Mazinga Z (inedito)
- Le potentissime armi di Mazinga Z (inedito)
- Mazinga Z sequestrato (inedito)
- La distruzione di Afrodite A (inedito)
- Il mostro meccanico del duca Gorgon (inedito)
- Il nuovo robot Dianan A (inedito)
- Il conte Blocken (inedito)
- La fine del barone Ashura (inedito)
- Un secondo prima dell'esplosione (inedito)
- Una trappola nell'isola di Bardos (inedito)
- Che tu sia maledetto Koji! (inedito)
- Mazinga Z nelle mani del conte Blocken (inedito)
- Il nuovo aiutante del dottor Inferno (inedito)
- Una tomba in fondo al mare per Mazinga Z (inedito)
- L'ombra nera del terrore (inedito)
- L'odissea del dr. Watson (inedito)
- Il terrore del marchese Pigman (inedito)
- La battaglia dell'isola dell'inferno (inedito)
- Il mostro sotterraneo (inedito)
- Shiro ricorda la sua mamma (inedito)
- Battaglia decisiva contro il dr. Inferno (inedito)
- Duello mortale (inedito)
[modifica] L'eredità
Con l'arrivo del Grande Mazinga (settembre 1974) ebbe inizio la nuova serie animata, mentre Mazinga Z fu riparato e lasciato inattivo al centro di ricerche: avrebbe fatto ritorno nelle ultime puntate della serie, sempre guidato da Koji (che frattanto si era recato negli Stati Uniti), per dare manforte al Grande Mazinga impegnato ad abbattere una volta per tutte la minaccia del regno di Mikene.
Distrutto questo, Koji comparirà ancora nella serie di Ufo Robot Goldrake (Ufo Robo Grendizer; nella trasposizione italiana viene ribattezzato Alcor), mentre Mazinga Z e il Grande Mazinga uscirono di scena. Nel film Il Grande Mazinga, Getta Robot G, Goldrake contro il mostro marino si vedono collocati in un museo nei pressi di Tokyo.
Mazinga Z è comparso in altri cartoni di Nagai e soprattutto negli OAV di Mazinkaiser, privi però di continuità narrativa con l'originale.
[modifica] L'adattamento italiano
Agli episodi trasmessi in Italia vennero tagliate diverse scene senza motivo apparente. I singoli tagli avevano la durata di pochi secondi; in generale venivano tagliate le scene finali (con il classico sol levante). Questi tagli ridussero la durata media di ogni episodio a circa 20 minuti, incluse le sigle, anziché i normali 22.
La sigla italiana, interpretata dal gruppo Galaxy Group, fu realizzata da Verde come libero adattamento delle due sigle originali giapponesi. Il motivo portante è prelevato dalla sigla iniziale, alcuni passaggi intermedi dall'introduzione della sigla finale. Le immagini della sigla sono ricavate dalla prima serie di immagini della versione giapponese.
Da segnalare, nel doppiaggio, la presenza di note voci come quella di Claudio Sorrentino (Rio), Liliana Sorrentino (Sayaka), Antonio Colonnello (parte maschile del Barone Ashura), Lino Troisi (prima voce del Dottor Inferno), Fabrizio Manfredi (Shiro).
[modifica] Note
- ↑ http://www.gonagai.it/go_nagai/i_suoi_anime.htm
- ↑ ["Iron Z e gli imbottigliamenti stradali"], Mangazine, Granata Press, Nov./Dic. 1992
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Enciclorobopedia: la scheda di Mazinga Z
- Nagaifans: sezione dedicata con ricca galleria immagini
- Mazinga World Scheda & Galleria immagini
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