Messalina
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Messalina, figlia di Marco Valerio Messalla Barbato e Domizia Lepida, nacque nel 25 a Roma; appena quindicenne fu costretta, per volontà dell'imperatore Caligola, suo cugino, a sposare il cinquantenne cugino della madre, Claudio.
Ebbe due figli, Claudia Ottavia e Cesare, detto poi Britannico. Dopo che il 24 gennaio del 41 i pretoriani uccisero Caligola, lei e suo marito Claudio furono eletti imperatori di Roma. Insieme al marito fece uccidere gli assassini di Caligola, esiliò Seneca in Corsica, esiliò Giulia Livilla (sorella minore di Caligola e amante di Seneca) a Ventotene, dove fu uccisa, e richiamò dall'esilio Agrippina Minore, sua zia.
Dopo le relazioni adulterine con il governatore Appio Silano (che fu costretto a sposare Domizia Lepida) e l'attore Mnestere, Valeria Messalina si innamorò di Silio, marito di Giulia Silana. Silio ripudiò la moglie e divenne l'amante di Messalina; mentre l'imperatore Claudio si trovava ad Ostia.
Messalina celebrò a Roma lo scandaloso e illegale matrimonio con Silio nel 48. Informato dal liberto Narciso, Claudio lasciò che la moglie Messalina venisse uccisa da un tribuno nei giardini di Lucullo, nell'estate del 48.