Metatron
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Metatron (Ebraico מטטרון or מיטטרון), è il nome di un angelo del Giudaismo e per certi versi del Cristianesimo. Non ci sono riferimenti nel Vecchio Testamento a lui, nelle scritture Cristiane (Nuovo Testamento) o in fonti Islamiche. Non ci sono consensi riguardo il genere di ruolo che gli è spettato o che gioca nel Paradiso e nell'Inferno.
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[modifica] Origini
Il Talmud ha una sezione in cui è detto che Elisha ben Abuyah, anche conosciuto come Aher ("altro" com'era detto), entrò nel Paradiso e vide il Metatron seduto (un'azione che nel Paradiso è permessa solo al Signore). Elishah ben Abuyah allora guardò al Metatron e disse ereticamente "ci sono dunque due poteri in cielo!" i Rabbini spiegarono allora che il Metatron era autorizzato a sedere per il suo ruolo di Scrba Celeste, scriveva i fatti di Israele (Talmud Babiloniano, Hagiga 15a).
"...il Talmud dice, era provato ad Elisha che il Metatron non poteva esser una seconda divinità perché il Metatron riceveva 60 'colpi con una verga impetuosa' per dimostrare che il Metatron non era un dio, ma un angelo, e poteva esser punito."
In opposizione a questa scusa, Metatron è identificato con il termine di "meno YHVH", che è il Meno Tetragrammaton, in una versione Talmudic come citato dallo scolaro di Karaite Kirkisani. La parola 'Metatron' è numericamente equivalente a Shaddai (Dio) nella geometria ebraica; è anche detto avere "il Nome del suo Padrone". Dovrebbe comunque esser notato che, il Kirkisani potrebbe aver rappresentato in modo erroneo il Talmud per poter imbarazzare i suoi opponenti di Rabbi con evidente dualismo. D'altro canto, i testi extra-talmudici mistici parlano di "meno YHVH", apparentemente derivati dal concetto di Esodo 23:21, che menziona un angelo di cui Dio dice "il mio nome [incomprensibile come YHVH, il nome usuale divino] è lui".
Il Talmud Babiloniano menziona Metatron in due altri luoghi: Sanhedrin 38b e Avodah Zarah 3b. Yevamot 16b descrive nel periodo amoraico i doveri del 'principe del mondo' trasferiti da Michele al Metatron.
Metatron è anche menzionato nella Pseudegrafia, più prominentemente nel libro di Enoch (ebreo e merkabah) è anche chiamato 3 Enoch o Sefer Hekhalot (Libro dei [Celesti] Luoghi). Il libro descrive il legame tra il figlio di Enoch di Jared (il grande figlio di Noè) ed la sua trasformazione nell' angelo Metatron. Il suo grande titolo di "meno di YHVH" ricompare qui. Metatron dice, "Egli [il Santo]... mi chiamò, ' il meno di YHVH' alla presenza della sua intera famiglia nell'alto, com'è scritto, 'il mio nome è in egli'". (12:5 traduzione di Alexander). Il narratore del libro, si suppone fosse il Rabbi Ishmael, dice che il Metatron lo guidò attraverso il Cielo e spiegò le sue meraviglie. Qui il Metatron è descritto in due modi: come un angelo primordiale (9:2-13:2) e come la trasformazione di Enoch dopo esser stato assunto al cielo.
"Enoch camminò a Dio; poi non ci fu più, perché Dio lo aveva preso." -Genesi 5:24 NIV.
"Questo Enoch, la cui carne era diventata fiamma, le sue vene fuoco, i suoi occhi lampi di luce, le sue iridi in fiammanti torce, e che Dio pose al lato del trono, al trono della gloria, ricevette dopo la sua trasformazione celeste il nome di Metatron". - Gershom G. Scholem, Estratto del 3 Enoch.
Mentre questa identificazione del Metatron con Enoch non si trova nel Talmud, la connessione è assunta da i primi kabbalisti. Ci sembrerebbero esser due Metatron, uno chiamato con le sei letter (מטטרון), e l'altro con sette (מיטטרון). Il primo potrebbe esser la trasformazione di Enoch, Principe dell' Aspetto dentro il palazzo divino; l'altro, il Primordiale Metatron, un emanazione di "Causa di Causa", specificamente la decima ed ultima emanazione, identificato con la presenza terrestre divina.
Secondo Johann Andreas Eisenmenger, Metatron trasmette gli ordini quotidiani di Dio agli angeli Gabriele e Sammael. Metatron è spesso identificato esser il gemello di Sandalphon, che è detto esser il profeta Elijah.
Il Zohar chiama Metatron "la Giovinezza" un titololo usato in 3 Enoch, dove appare con il significato di "servo". E' identificato anche come l'angelo che guida il popolo di Israele attraverso i deserti dopo il loro Esodo dall'Egitto, ed è descritto come un sacerdote celeste.
VM Samael Aun Weor identifica Metatron come il Profeta Enoch, l'Angelo che procura all'umanità le 22 originarie lettere Ebree ed l'originale Tarot, dicendo che l'Angelo vive nei modni superiori nella regione di Aziluth (l'iniziale sentiero in Arcana di Tarot e Kabbalah).
[modifica] Etimologia
Ci sono numerosi possibili etimologie del nome Metatron; qui ne elenchiamo alcune. Dovrebbe esser notato, comunquesia, che alcuni studiosi come Philip Alexander credono che il nome di Metatron origini nei testi di Hekhalot-Merkabah (come i 3 Enoch) e poi potrebbe esser stato creato come le magiche parole Adiriron e Dapdapiron.
Hugo Odeberg, Adolf Jellinek, e Marcus Jastrow suggeriscono che il nome potrebbe originare sia da "custode della guardia" מטדא o il nome "guardare, proteggere" מטד una prima derivazione di ciò che potrebbe esser visto in Shimusha Rabbah. Dove Enoch è vestito in luce ed è il guardiano delle anime che ascendono al cielo. Odeberg dice che il nome del Metatron potrebbe esser preso dal nome Persiano di Mithras. Da una serie di parallelismi tra Mithras e Metatron basati sulle loro posizioni nel cielo e nei compiti.
Metatron sembra esser stato creato mettendo insieme due parole Greche, dopo e trono, μετὰ θρóνος, "colui che serve dietro il colui" o "uno che si occupa del trono accanto al trono della gloria". Disputato per la parola θρóνος che non sarebbe usata nella forma ebraica di trono. Le due parole non appaiono in nessun testo conosciuto, conducendo alla convinzione di Gershom Scholem in particolare, che ignorare l'idea con le parole "questo saggiamente ripetuto etimologico...non ha merito".
Le parole συνθρόνος (synthronos) usato come "co-occupante del divino trono" comunquesia come l'etimologia di sopra, non è da trovare in nessuna fonte materiale. E' supportato da Saul Lieberman e Peter Schäfer che danno ragioni per cui sarebbe un'etimologia valida.
La parola latina Metatron (messaggero, guida, capo, misura) è stata suggerita da Eleazar ben Judah di Worms (c. 1165 - c. 1230), Rabbi Mosche ben Nachman, e portò luce di nuovo su Hugo Odeberg. Quando tradotto in lingua ebraica, abbiamo רוטיטמ o רוטטימ. Scholem dice che non ci sono giustificazioni per la conversione di metator in metatron. Philip Alexander anche dice questo come possibile origine di Metatron, considerando che la parola Metatron ricorre anche in Greco come mitator -una parola usata per indicare un ufficiale dell'esercito Romano che agiva come precursore. Usando questa etimologia, Alexander suggerisce che il nome potrebbe esser arrivato come descrizione di "angelo del Signore che porta gli Israeliani attraverso i deserti: agendo come un metator dell'esercito Romano guida gli Israeliani nella loro strada". Altra possibilità è l'interpretazione in Enoch; come metator mostra loro "come loro possono scappare dal deserto di questo mondo nella terra promessa del paradiso". Perché noi vediamo questo come un mondo in Ebraico, Aramaico Giudeo, e Greco, Alexander crede che sia data ancora forza a questa etimologia.
Altre idee sono μετρονa "misura". Charles Mopsik crede che il nome di Metatron sia legato alla frase della Genesi 5:24 "Enoch camminò con Dio e poi non lo vide più, perché Dio lo aveva preso". La versione Greca della parola ebreaica "prendere" è μετετεθη (fu traferito). רון significa RON ed è di solito aggiunto a מטטרון metatron ed altri nomi di angeli nella fede Giudea. Così Mopsik crede che se ci si concentra su מטט MTT crede appaia una traslitterazione del Greco μετετεθη.
John W McGinley ci dice come questo nome abbia funzione nella versione di Bavli. Questo evidenzia come "IShmael ben Elisha" sia un cognome sancito per i Rabbini per Elisha ben Abbuyah (l'"Akher" di Bavli). Questa ipotesi spiega come il genratore letterariamente creò "Ishmael ben Elisha" il maggior protagonista di ciò che scrivevano attraverso il Rabbi Ishmael non era dierettamente menzionato in Bavli (nel Gemara per trattare Khaggigah) di "il Lavoro della Biga".
[modifica] Il Cubo del Metatron
Il Frutto della Vita (una componente del Fiore della Vita) ha tredici cicli. Se ogni centro del ciclo è considerato "nodo", ed ogni nodo è connesso ad ogni altri nodo con una singola linea, si crea un totale di settantotto linee. Con questo cubo, molte altre forme possono essere trovate, includendo la versione bidimensionale dei cinque solidi platonici.
Nei primi scritti kabalisti, Metatron è supposto aver dato forma al cubo dalla sua anima. Questo cubo puà esser visto dopo nell'arte Cristianana, dove appare sul suo petto sorvolando dietro egli. Il cubo di Metatron è anche considerato un glifo santo, ed è spesso disegnato intorno ad un oggetto o persona sotto poteri satanici o demoniaci. L'idea è anche presente in alchimia, dove il cubo è favorito come un ciclo limitato o di creazione.
Il significato più semplice della costruzione del cubo di Metatron è dato con un cubo appiattito lungo le diagonali che passano attraverso il suo centro, come diventa una figura 2D, equivalente ad un esagono regolare attraverso la sua diagonale in sei triangoli equilateri. Le verticali di questa figura 2D sono connesse con le linee aggiunte. Diversi passi dopo, la figura piena del Cubo di Metatron è formata. Il cubo raffigura le quattro dimensioni analoghe al cubo, o il Tesseract.
[modifica] Curiosità
L'angelo Metatron appare nel film Dogma, dove è interpretato da Alan Rickman.