Movimento ecologista
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Il movimento ecologista globale è uno dei tanti movimenti sociali che hanno sostenuto la formazione di Partiti Verdi in molti paesi democratici a cominciare dalla fine degli anni Settanta. Varie figure di scienziati attenti al rapporto uomo-natura possono essere considerati precursori della sensibilità e del movimento ecologisti: fra gli italiani, uno piuttosto noto è il naturalista forlivese Pietro Zangheri.
Il punto di vista degli ecologisti è centrato sulle implicazioni dell'idea di natura come un valore in sé e della scienza dell'ecologia sulla politica e sugli stili di vita. "Movimento ecologista" è un termine generale usato per gruppi, ideologie ed opinioni diverse. È una branca più radicale e spesso più ideologica dei movimenti precedenti - ambientalista e conservazionista - che esistitevano prima della stessa scienza dell'ecologia e della teoria di Gaia.
Molti confondono il movimento ecologista con i Verdi politici - che hanno interessi di giustizia sociale al di là dell'ecologia. Però i partiti verdi hanno origini nel movimento ecologista.
Oggi il termine "movimento ecologista" è spesso associato con l'atteggiamento più morale, di confronto e rigoroso, assunto da Greenpeace ed altre ONG ancora più radicali, p. es. Earth First, Earth Action, Sea Shepherd in favore del principio di precauzione e di forti misure preventive in favore della biosicurezza e della biodiversità. I metodi di questi gruppi comprendono spesso l'idea di azione diretta.
C'è un dibattito sostanziale sull'utilizzo della violenza per raggiungere gli obiettivi del rispetto per la biodiversità e per la biosicurezza. In generale, coloro che ritengono accettabile la violenza in difesa della biodiversità si iscrivono ai partiti verdi ed usano le forze dell'ordine, p. es. multe, regolamentazioni, tasse, etc. Naturalmente, tutte queste misure hanno qualche probabilità di resistenza che richieda l'azione diretta della polizia o dei cittadini - sono per definizione violente.
Coloro che rifiutano la violenza in difesa della vita non-umana tendono ad evitare i partiti politici (per ovvi motivi) ma possono essere considerati parte del Movimento Verde se condividono con i Verdi altri obiettivi al di là della conservazione della biodiversità. Un obiettivo comune di tali Verdi non-violenti è la creazione di eco-villaggi sostenibili per isolarsi dalle responsabilità morali o di altro tipo della partecipazione in una economia violenta.
Almeno a partire dal Summit di Rio del 1992, è venuta alla luce la discussione sullo sviluppo sostenibile e sulla sostenibilità che ha parzialmente sostituito le precedenti ideologie orientate all'ecologia. Anche la fondazione di un movimento no-global mondiale a partire dalla fine degli anni Novanta può essere considerata un'evoluzione del movimento ecologista.
[modifica] Voci correlate
- Ecologia profonda
- Bioregionalismo
- Radicali di sinistra
- Economia verde
- Gaiani
- Liberalismo verde
- Movimento ambientalista
- Massa Critica
- Movimento no-global
- Sviluppo sostenibile
- Verdi
- Marco Camenisch
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