Ojibway
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Gli Ojibway (altre varianti del nome: Ojibwa e Ojibwe) sono una tribù di nativi americani appartenente al gruppo linguistico algonchino, un tempo stanziata nell'odierno stato del Michigan e sulle coste settentrionali del Lago Superiore e del lago Huron, chiamati impropriamente dai bianchi Chippewa (o Chippeway).
Erano cacciatori, raccoglitori di riso selvatico, il loro cibo principale, e coltivatori di mais.
L'abitazione degli Ojibwa era il Wigwam, una casetta creata da pali di legno ripiegati ad arco e ricoperti con legno o corteccia, pellami o stuoie intrecciate. Spesso erano presenti anche dei pali esterni per aiutare a mantenere ferme le stuoie. Queste in estate potevano venire arrotolate verso l'alto in modo che l'aria potesse circolare e rinfrescare l'interno. Tutte le case avevano aperture per la porta e in alto per lasciar fuoriuscire il fumo del fuoco.
Gli Ojibway davano molta importanza agli sciamani, perché potevano fondare le società segrete, un tipo di organizzazione per loro molto importante. Gli Ojibwa usavano incidere su scorze d'albero pitture rappresentanti i fatti notevoli, le cerimonie praticate e le gesta del loro eroe culturale, Manabozho (Coniglio Grande).
Divennero conosciuti in Europa grazie ad alcuni scritti e racconti dei loro capi, tradotti in inglese dai giornali americani tra il 1860 e il 1875. Durante le guerre indiane furono alleati dei Francesi e barattarono con essi pelli di castoro e di altri animali contro armi da fuoco che usavano per sospingere i Sioux verso Ovest. Gli Ojibway presero parte all'insurrezione di Pontiac e, a partire dal 1851, i coloni bianchi li spinsero al di là del Mississippi. I circa 80.000 sopravvissuti attualmente vivono nelle riserve degli Stati del Minnesota, del Wisconsin, del Dakota, del Michigan, del Canada.