Opera dei congressi
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L'Opera dei Congressi' fu un'organizzazione cattolica italiana. Nata nel 1874, si basava sull'osservanza delle posizioni della Chiesa cattolica, in particolare riferendosi al non expedit; il suo scopo era quello di tutelare i diritti della Chiesa, ridotti ai minimi termini dopo l'unificazione italiana, promuovere le opere caritative cristiane (dopo il loro scioglimento imposto dalla legislazione antiecclesiastica), coordinando le attività promosse dalle associazioni cattoliche.
Era organizzata in modo gerarchico e accentrato, con sede centrale a Venezia e una struttura periferica articolata in comitati locali, regionali, diocesani e parrocchiali; convocava periodicamente i propri congressi nazionali, in cui si discutevano le questioni di maggiore rilevanza per il movimento cattolico. Dopo il 1880 ebbe un rapido sviluppo, radicandosi soprattutto in Lombardia e nel Veneto, promuovendo una vasta attività economica e sociale con la fondazione di casse rurali, società di mutuo soccorso e cooperative. Il gruppo dirigente all'epoca era composto dal giornalista Giuseppe Sacchetti (1845-1906), dal conte avvocato Giovanni Battista Paganuzzi (1841-1923), dai sacerdoti e fratelli Scotton, Jacopo (1834-1909), Andrea (1838-1915) e Gottardo (1845-1916).
L'affermarsi dei movimenti cristiano-democratici di matrice liberale, propensi a una maggiore apertura sociale e politica, fece innescare una crisi interna che portò al suo scioglimento da parte della segreteria di stato vaticana 1904. I democratici cristiani erano infatti guidati da Romolo Murri, un sacerdote che aveva successivamente assunto posizioni anticapitalistiche e progressiste, tanto da essere sconfessato e sospeso dal sacerdozio (in seguito, nel 1909, sarà eletto in Parlamento nel gruppo radicale). Al posto dell'Opera naquero 3 organizzazioni distinte e strettamente dipendenti dalla gererchia ecclesiale: l'Unione popolare, l'Unione economico-sociale e l'Unione elettorale.