Pantherinae
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Panterini | ||||||||||||
![]() Giaguaro (Panthera onca) |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||
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Generi | ||||||||||||
I panterini (Pantherinae) sono una sottofamiglia di felidi, che comprende i più grandi rappresentanti della famiglia.
[modifica] Caratteristiche
I suoi membri più noti (leone, tigre, leopardo e giaguaro) appartengono tutti al genere tipo, Panthera, ma il gruppo comprende altre forme meno conosciute come il leopardo nebuloso (Neofelis nebulosa), il gatto marmorizzato (Pardofelis marmorata) e l'irbis o leopardo delle nevi (Uncia uncia). Vi sono poi alcune forme che vengono variamente incluse in questa sottofamiglia a seconda degli autori. Tra queste, le linci (genere Lynx), il caracal, i gatti dorati (generi Profelis e Catopuma) e il puma. La caratteristica principale dei panterini, oltre alle dimensioni generalmente grandi e a una maggior robustezza del corpo, è data dall'apparato ioideo (una serie di ossa che regge la base della lingua) sviluppato in modo diverso da quello della sottofamiglia dei felini. L'apparato, in parte cartilagineo (al contrario di quello dei felini, completamente ossificato), permette ai panterini di ruggire. Alcune forme, come l'irbis e il puma, hanno un apparato ioideo simile a quello dei felini e non possono ruggire; per questo motivo queste forme sono considerate anelli di congiunzione tra le due sottofamiglie.
[modifica] Evoluzione
I panterini potrebbero essersi originati circa 10 milioni di anni fa da "gatti" primitivi, come quelli del genere Pseudaelurus, della taglia di un puma. Le prime forme note, come Leontoceryx e Dromopanthera, apparvero nel Miocene superiore. Nel Pliocene è relativamente ben conosciuto Viretailurus, vagamete simile a un leopardo dal muso corto, caratteristic dei depositi francesi e italiani. Nel Pleistocene, oltre alle forme attuali, sono note altre specie o sottospecie caratteristiche, come il giaguaro europeo, il leone delle caverne e il leone americano.