Paolo Spriano
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Paolo Spriano (Torino, 8 novembre 1925 – Roma, 26 settembre 1988) è stato uno storico e scrittore italiano.
Partigiano combattente nella Resistenza italiana, aderì al movimento Giustizia e Libertà e fu colonnello nella guerra di liberazione. Nel dopoguerra collaborò con il quotidiano L'Unità e nel 1946 s’iscrisse al Partito Comunista Italiano, nel cui Comitato centrale entrò al termine del XIII congresso.
Tutta la sua produzione storiografica è incentrata in momenti e figure del movimento operaio italiano e internazionale, dalla Storia di Torino operaia e socialista (1965) ai cinque volumi della Storia del Partito Comunista Italiano (1967-1975), certamente la sua opera più celebre: nel monumentale testo Spriano, rifuggendo dai toni giustificazionisti, affrontò luci e ombre della storia dei comunisti italiani, basandosi sulle dirette fonti d’archivio.
Le altre opere di Spriano che ebbero risonanza nazionale furono: Gramsci e Gobetti; I comunisti europei e Stalin; L'occupazione delle fabbriche e Le passioni di un decennio: 1946-1956, l’ultimo suo lavoro, uscito nel 1986. Negli ultimi anni della sua vita fu professore ordinario di Storia dei partiti politici all’Università La Sapienza di Roma.