Pay-per-view
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Con il termine Pay-per-view, che tradotto letteralmente significa "Paga-per-vedere", si indicano tutte le tecnologie che permettono ad un utente di godere di un evento, sia esso un film piuttosto che un'evento sportivo o culturale, pagando esclusivamente per la sua fruizione.
A differenza della tecnologia Video on Demand, l'evento viene trasmesso in maniera unitaria a tutti i fruitori nello stesso momento. Per questo motivo la tecnologia PPV viene adotta per eventi in diretta.
Negli Stati Uniti d'America la tecnologia ha mosso i primi passi alla fine degli '70 quando la squadra di pallacanestro dei Portland Trail Blazers l'adottarono dopo aver vinto il campionato del 1977. Il termine, comunque si diffuse negli anni '90 quando compagnie del calibro di HBO e Showtime iniziarono a vendere eventi e film.
Inizialmente utilizzata esclusivamente dagli operatori di Televisioni satellitari o via cavo e sono ora utilizzate anche per la trasmissione via Internet o telefono cellulare.
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[modifica] La tecnologia
Perché un operatore possa realizzare un sistema PPV è necessario che possa attivare o disattivare la ricezione del segnale per un particolare evento per ogni singolo fruitore. È quindi necessario che il segnale sia codificato con un algoritmo sufficientemente forte da evitarne la forzatura, che il cliente possieda un apparecchio in grado di compiere l'operazione di decodifica ed uno strumento di identificazione personale.
Gli operatori di televisione satellitare o via cavo, solitamente, forniscono al cliente, che sottoscrive un apposito contratto, un set top box, ovvero un apparecchio che collegato alla parabola satellitare o al cavo, è in grado di decodificare il segnale. Nel caso della televisione satellitare, e talvolta anche di quella via cavo, all'apparecchio è abbinata una smart card che identifica univocamente il cliente. Questa riceve dall'operatore un segnale che le comunica di attivare la decodifica dell'evento che il cliente ha acquistato.
Da parte sua, l'operatore si deve dotare di una struttura di gestione dei pagamenti che integri gli acquisti effettuati tramite call center, internet, sms o direttamente dal set top box collegato alla linea telefonica. Deve inoltre poter fornire al cliente un dettaglio degi eventi acquistati in modo da controllare le frodi. Deve inoltre provvedere ad aggiornare abbastanza frequentemente i codici di codifica dei segnali per evitarne la forzatura da parte di utenti poco onesti.
[modifica] Pay per view in Italia
In Italia i primi eventi Pay per view sono stati trasmessi dalle piattaforme satellitari Tele+ (il servizio era chiamato Palco) e Stream (servizio Primafila). Le due Piattaforme, si sono poi fuse in Sky Italia.
Attualmente la pay per view di SKY è SKY Prima Fila, un servizio con 41 canali e l'acquisto tramite decoder proprietario, telefono, sms o Internet, tuttavia per aver accesso a questa offerta di SKY è necessario pagare a parte un abbonamento annuale di un minimo di 249 euro (offerta denominata "un anno di Sky").
Per quanto riguarda la televisione digitale terrestre, l'offerta di Mediaset è Mediaset Premium, costituita da 6 canali visibili con tessera prepagata, senza abbonamenti né parabola (tuttavia la propria zona deve essere coperta dal segnale ed è necessario possedere un decoder Digitale Terrestre con tecnologia MHP); vi è offerta analoga per il digitale terrestre da parte di La7 Televisioni, denominata LA7 Cartapiù.
Infine è nata l'IPTV di Telecom Italia, il cui servizio è denominato Alice Home Tv; è visibile su internet con l'acquisto di tessere prepagate (o addebito su conto Telecom) con un'offerta di film, musica, sport e reality show.
Anche l'operatore Fastweb trasmette alcuni eventi in PPV, per i propri abbonati. Per fruire dei contenuti è necessario un decoder proprietario denominato videostation. Le trasmissioni avvengono in IPTV.
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Voci correlate
- Sistemi di codifica
- Conax
- CryptoWorks
- IRDETO
- Nagravision
- VideoGuard
- SECA
- Viaccess