Pietro Sordi
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Pietro Sordi (Gragnola 19 gennaio 1894 - Aulla 4 novembre 1970) fu un pioniere dell'idroaviazione ed eroe del primo conflitto mondiale.
Di origini modeste, a 18 anni si arruolò come mozzo apprendista nella Regia Marina. Volontario nella guerra 1915-18, divenne pilota militare di idrovolanti e fu assegnato alla specialità della ricognizione e bombardamento. Volle sostituire il fratello Vittorio nella squadriglia in cui questi aveva trovato la morte. Gli furono conferite la medaglia d'argento al valor militare e la croce al merito di guerra.
Nel 1923 passò nei ranghi della nascente Arma Aeronautica, diventandone uno degli ufficiali piloti più prestigiosi e decorati: nell'intervallo fra le due guerre stabilì vari primati nelle competizioni riservate agli idrovolanti e in particolare si distinse nella settimana idroaviatoria tenutasi a Napoli nel 1922. Istruttore di volo per i cadetti dell'Accademia Aeronautica, fu insignito della medaglia "Fondatori" dell'Accademia stessa. Partecipò nel 1928 e nel 1929 alle trasvolate mediterranee, importanti e inedite manifestazioni aviatorie che imposero l'Aeronautica italiana all'attenzione mondiale.
Il ministro dell'Aviazione Italo Balbo lo definì: "Una specie di gigante alto e biondo, formidabile pilota e navigatore di primo ordine". Fu costretto a congedarsi nel 1932 perché aveva avviato una relazione affettiva con la nota scrittrice Liala, già sposata, anche se separata dal marito.