Polar Express
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|
Titolo originale: | The Polar Express |
Paese: | USA |
Anno: | 2004 |
Durata: | '99 |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | animazione |
Regia: | Robert Zemeckis |
Soggetto: | Chris Van Allsburg |
Sceneggiatura: | Chris Van Allsburg, Eddie Deezen e William Broyles Jr. |
|
|
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
![]() |
«Viaggia oltre la tua immaginazione»
|
(tagline del film)
|
Polar Express è un film di Robert Zemeckis.
Di produzione statunitense, è stato immesso nel circuito cinematografico nel novembre del 2004. Ha meritato l'Oscar al miglior montaggio sonoro nel 2005, attribuito a Randy Thom e Dennis Leonard.
Il film, prodotto dalla Warner Brothers da Robert Zemeckis, si basa sulla sceneggiatura di Chris Van Allsburg, Eddie Deezen e William Broyles Jr., basata sull'omonimo libro illustrato pubblicato nel 1985 e premiato l'anno successivo con la Caldecott Medal per la letteratura destinata al'infanzia.
L'originalità della pellicola - costata 150 milioni di dollari - sta nel fatto di essere stata girata con la formula dell'animazione digitalizzata in 3D (tecnicamente live-action in un computer-animated movie,) ma con l'ausilio di attori in carne ed ossa, nella fattispecie l'attore Tom Hanks, protagonista di una performance abbastanza inusuale che lo vede interpretare più parti.
Fra gli altri attori che hanno prestato la loro carne e le loro ossa per realizzare i modelli animati figurano Leslie Harter Zemeckis, Eddie Deezen, Nona M. Gaye, Jimmy Bennett.
Indice |
[modifica] Il libro e il film
Il libro servito da format per il film (ISBN 0862641438) era stato scritto ed illustrato da uno degli sceneggiatori, Van Allsburg, un insegnante di design alla Rhode Island School.
Il film - come il racconto - illustra la storia di un ragazzino che la vigilia di Natale sogna di compiere un viaggio al Polo Nord su un treno magico chiamato Polar Express.
Scopo (non ammesso) del viaggio è verificare la reale esistenza di Babbo Natale andandolo a trovare nel suo luogo di residenza naturale e ricevere un regalo speciale.
Lungo il travagliato percorso - tra una miriade di disavventure in grado di tenere con il fiato sospeso - il piccolo protagonista dovrà fare i conti, oltre che con la realtà del mondo adulto - impersonificato dal burbero ma bonario capotreno - con la possibilità di vedere le cose attraverso una prospettiva differente che non esime dalla fede, dalla fiducia, in qualcosa o in qualcuno.
Riuscirà a vedere Santa Claus e a vivere la magìa della vigilia di Natale e al dissolversi dell'alba, nel primo sole del mattino, nel giorno di Natale, nel prato innevato davanti a casa sarà possibile cogliere nuove ombre, nuove sfumature.
Il libro di Allsburg è considerato, nel mondo anglosassone specialmente, un classico per la letteratura per l'infanzia e del Natale tout-court. È apprezzato, in particolare, per lo stile piano di scrittura e per il fil rouge di edulcorato ottimismo che ne permea buona parte delle sezioni che lo compongono.
Nella versione filmica, lo stile visionario e magicamente incantato del regista Zemeckis sembra aggiungere alle illustrazioni e al testo base un valore aggiunto, grazie alla magniloquenza e alla fantasmagorìa dei colori e dei suoni (in questo caso rispettata anche nella versione doppiata in italiano).
Polar Express è stato girato usando una innovativa tecnica filmica chiamata performance capture in grado di garantire un movimenti ed espressioni naturali alle diverse caratterizzazioni umane. Tom Hanks - qui in un aplomb particolarmente ironico - ricopre sei distinti ruoli, incluso quello del protagonista: un bimbo di otto anni.
Oltre a quella in formato standard a 35 millimetri, del film è stata distribuita una versione per tecnologia IMAX predisposta sfruttando gli stessi modelli in 3d adottati nella versione standard.
Polar Express, specificatamente, è stato così il primo film animato non realizzato per questo tipo di tecnologia ad essere presentato tuttavia in questo formato.
E il risultato finanziario dell'operazione si è rivelato positivo, tanto è vero che la versione in 3D è stata maggiormente venduta rispetto a quella bidimensionale - in chiave di circuito cinematografici - con un rapporto di 14 a 1: immessa sul mercato cinematografico per la stagione pre-natalizia 2004-2005 in sessantasei cinematografi abilitati a proiettare l'IMAX, la 3D IMAX aveva incassato già prima di natale 7,5 milioni di dollari.
Eppure, l'esordio al botteghino dei cinematografi non sembrava essere dei più felici. Poche settimane però bastarono a lanciare la pellicola in vetta al box office, con il boom nel giorno di Capodanno del 2005 negli 82 cinema degli soli Stati Uniti con tecnologia IMAX 3D in cui fu proiettato e che garantì un incasso superiore ai 150 milioni di dollari (praticamente il costo del film).
[modifica] In viaggio verso Santa Claus
Il film - ricco di citazioni che richiamano alla cultura statunitense, dall'aquila alla confortevole coperta a striscie bianche e rosse come nella bandiera americana sotto cui il protagonista si addormenta la sera della vigilia di Natale - sviluppa in novantanove minuti una storia di assoluta semplicità, ma ricca anche di poesia, in assoluta adesione al testo originario. Ad arricchirlo sul piano spettacolare sono alcuni numeri musicali, fra cui quello della "Hot Chocolate", con una sfrenata danza acrobatica da parte di solerti camerieri impegnati a distribuire della cioccolata calda. La particolarità di questo numero sta nel fatto di essere stata sviluppata sulla base di una singola illustrazione del libro.
Ugualmente aggiunte in chiave filmica - e assenti quindi nel libro - sono alcune figure centrali come quelle del viaggiatore solitario (l'hobo che viaggia sul tetto del treno), il ragazzino solitario, spaesato al pari di una moderna Alice, il giovane-so-tutto (in maniera sorprendente assomigliante a un Bill Gates poco meno che adolescente) e l'immancabile eroina (in questo frangente, e in maniera forse un po' ipocritamente politically correct, dalla pelle nera).
Babbo Natale - in una marea di cloni pronti a decollare dal paese dei balocchi - è invece rappresentato nei suoi canoni più classici, con tanto di reiterati e rumorosi ho ho ho (la tipica risata che contraddistingue il bonario Santa Claus).
La decisione di modellare i caratteri in chiave di iperrealismo (ovvero l'eccessiva somiglianza dell'animazione ai volti e alle espressioni tipicamente umani) è stata criticata da parte di molte riviste specializzate del mondo anglosassone e non solo. Tali critiche, tuttavia, erano state sopite - come si è visto - dal risultato ottenuto dal film in termini di affluenza nelle sale.
[modifica] Curiosità
- Il suono e l'immagine della locomotiva sono ricavati da un antico modello originale di un convoglio ferroviario custodito in un museo dello stato del Michigan; il numero che la contraddistingue - 1225 - è in tema con il titolo ed il periodo cui il film si riferisce, il 25 dicembre, giorno di Natale (12-25, alla maniera anglosassone, indica dicembre, 25). Il convoglio - denominato Pere Marqette 1225 - fu ripristinato eccezionalmente, pur con qualche difficoltà, per compiere un viaggio dal museo a Grand Rapids, sempre nel Michigan, in occasione di una prima speciale, destinata alla raccolta di fondi per un ospedale pediatrico.
- Il film contiene dei riferimenti alla città di origine dell'autore del soggetto Van Allsburg. Inoltre, la sequenza iniziale - nella quale il treno si allontana dalla casa del giovane protagonista per iniziare il suo viaggio verso il Polo Nord - fa intendere, grazie ad alcuni precisi riferimenti (per esempio, un grande magazzino situato in periferia) che l'ambientazione scenografica avviene nella città di Gran Rapids, dove il film fu lanciato in anteprima mondiale.
- Un videogioco, anch'esso chiamato The Polar Express, è stato distribuito in concomitanza con il film da Sony per la PlayStation 2 e da Nintendo per GameCube e Game Boy Advance. Il gioco - basato sul plot del film - è stato sviluppato dalla società australiana di software Blue Tongue Entertainment.
[modifica] Collegamenti esterni