Ponte Rion Antirion
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Informazioni | ||||
Paese | Grecia | |||
Città | Rion - Antirion | |||
Coordinate | 38° 19' 07" N 21° 46' 27" E |
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Lunghezza | 2.883 m | |||
Larghezza | 27,2 m | |||
Altezza | 163,7 m | |||
Architetto/i & Ingegnere/i |
Berdj Mikaëlianet | |||
Tipologia | Ponte strallato | |||
Materiale | Acciaio, cemento armato | |||
Costruzione | 1999-2004 |
Il ponte Rion-Antirion (in greco Γέφυρα Ρίου-Αντιρρίου), chiamato anche ponte Charilaos Trikoupis e già sopranominato ponte di Poseidone o ponte dei Francesi. E il ponte strallato di lunghezza totale maggiore al mondo con i suoi 2 883 metri, più lungo del Golden Gate (1 970 metri). Collega il Peloponneso alla Grecia continentale, e domina la zona con i suoi 163,7 m. La sua piattaforma si trova a cavallo del golfo di Corinto a sessanta metri dal livello del mare.
Questo ponte si trova in una posizione stategica. Collega il Peloponneso alla Grecia continentale, situandosi all’intersezione di due arterie autostradali importanti. Grazie ai porti di Patrasso e d'Igoumenitsa (nel nord-ovest), facilita le comunicazioni fra Grecia e Italia. Oramai si impiegano cinque minuti per passare da una riva all’altra, contro i 45 impiegate con il traghetto.
E stato aperto al traffico il giovedì 12 agosto 2004, con l’inaugurazione, avvenuta l’otto agosto 2004 e celebrata durante lo svolgimento dei giochi olimpici di Atene 2004.
Il primo progetto per la costruzione di un ponte in questa località, è quello del presidente del Consiglio Charilaos Trikoupis, nel 1880. Sfortunatamente durante le prime trivellazioni del canale di Corinto, si presentarono problemi tecnici che condussero a l’abbandono dei lavori. Il golfo di Corinto è un fossato sensibile ai movimenti tettonici, con fondali poco resistenti e spesso sottoposto a venti che superano i cento chilometri orari.
[modifica] Tecnologia
I fondamenti tecnologici del ponte-viadotto di Rion-Antirion provengono da un progetto precedente (sempre ponte-viadotto) concorrente a quello per il tunnel sotto la Manica. Presentato una prima volta, senza successo, nel 1987, vinse il bando internazionale, il 3 gennaio 1996, con la società Gefyra (filiale del Gruppo Vinci), nel quadro di un contratto di concessione di 42 anni, per la costruzione, il finanziamento e lo sfruttamento del ponte (da qui il soprannome « ponte dei Francesi » da parte della popolazione greca).
E stato disegnato dall’architetto Berdj Mikaëlianet, autore di numerosi altri ponti, e costruito dal gruppo di BTP francese Vinci, con un costo complessivo di 771 milioni di euro, coperti da una sovvenzione dello Stato greco (43 %), un prestito della Banca Europea degli Investimenti (47 %) e capitale da parte di Vinci (10 %). La prima pietra è stata posata dal primo ministro Costas Simitis, il 19 luglio 1998.
E dimensionato per resistere a terremoti superiori a 7 sulla scala Richter, trasformandosi in una gigantesca altalena nel caso di scossa maggiore conseguente, per esempio, ad una collisione con una petroliera di 180 000 t lanciata a 16 nodi o a venti di 250 km/h. Sarebbe secondo i costruttori « il luogo più sicuro in caso di seisma maggiore nella regione di Patrasso ». La struttura è un misto di acciaio-cemento armato su quattro torri in cemento di 90 metri di larghezza, pesanti 150 000 tonnelate ciascuna. La piattaforma principale è di 560 metri per una lunguezza totale di 2 880 metri, sospesa a 60 metri al di sopra del livello del mare.
Il fondale del golfo di Corinto è costituito da terreni non compatti (argilla, limo, sabbia fine) e la roccia, che si trova a più di 1 000 metri, è inaccessibile. Inoltre, la profondità dell’acqua raggiunge i 65 metri. Le fondamenta di ognuna delle quattro enormi torri sono costruite in bacino di carenaggio, e rimorchiate in galleggiamento prima di essere definitivamente immerse una volta che la loro costruzione ha raggiunto i 60 metri di altezza. Questa operazione di alta precisione tecnologica è stata effettuata dalla ditta olandese Smit, specializzata nel trasferimento di piattaforme al largo.
La piattaforma di 27,2 m di larghezza è dotata con un sistema di " bracons " (pezzo obliquo che riunisce altri due pezzi), situato al livello delle torri, che assicura la tenuta trasversale in condizioni normali e di vento estremo. Nel caso di seisma eccezionale, queste stampelle metalliche cedono liberando la piattaforma che si trasforma così in una sorta di altalena gigante sospesa semplicemente attraverso 368 tiranti. In tale situazione i movimenti di oscillazione sono limitati attraverso dei giganteschi ammortizzatori (4 per torre) che consentono una corsa di soli 3 metri d’ampiezza dissipando una quantità di energia pari a 5 megajoules, che corrisponde al decimo della produzione di una centrale da 120 MW.
[modifica] Cronologia del progetto
- 1895, il presidente del Consiglio Charilaos Trikoupis, è tra i primi ad immaginare qualcosa che colleghi le due sponde della zona, durante il traforo del canale di Corinto. Ha la visione di un ponte che attraversi i 3 km dello stretto di Corinto. Il progetto è discusso in Parlamento, ma viene abbandonato per i problemi tecnici incontrati.
- 1987, un primo progetto basato sullo studio di fattibilità per un viadotto sulla Manica, concorrente a quello del tunnel sotto la Manica viene presentato una prima volta senza successo.
- 1991, una gara appalto è lanciata per la costruzione del ponte de Rion-Antirion.
- 3 gennaio 1996, la società Gefyra (filiale del gruppo Vinci), vince la gara, garantendosi un contratto di concessione di 42 anni per la costruzione, il finanziamento, lo sfruttamento e la manutenzione del ponte Rion-Antirion.
- 1997, finalizzazione dei finanziamenti e entrata in vigore del progetto.
- 19 luglio 1998, il primo ministro Costas Simitis posa la prima pietra dell'edificio.
- 8 agosto 2004, inaugurazione e passaggio della fiamma olimpica.
- 16 agosto 2004, apertura al traffico.
- 24 dicembre 2039, termine del periodo di sfruttamento in concessione del ponte dalla Gefyra, 42 anni dopo la data di entrata in servizio. Il ponte sarà di proprietà dello Stato greco.