Red (album)
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Red | ||
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Artista | King Crimson | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | novembre 1974 | |
Durata | 39 min 45 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 5 | |
Genere | rock progressivo | |
Etichetta | E.G. Records | |
Produttore | King Crimson | |
Registrazione | luglio-agosto 1974 |
King Crimson - cronologia | ||
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Album precedente Starless and Bible Black (1974) |
Album successivo Discipline (1981) |
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Red è un album del gruppo di rock progressivo dei King Crimson, pubblicato nel 1974.
Indice |
[modifica] Il disco
Red viene considerato uno dei capolavori dei King Crimson e del rock progressivo in generale. Rappresenta certamente un importante punto d'arrivo nella storia del gruppo, che realizza con questo album un'opera contemporaneamente equilibrata ed eclettica, in bilico fra diversi generi musicali, dall'hard rock alla fusion, ed arricchita da una qualità di produzione e incisione molto elevata per gli standard dell'epoca.
L'album presenta tre formazioni del re cremisi. Oltre al trio ufficiale (in Red, accompagnato da Miller e Charig in Fallen Angel), vi è il precedente quartetto (Providence), registrato dal vivo prima dell'abbandono di David Cross, e quella che sarebbe dovuta essere la nuova formazione, se Fripp non avesse deciso di sciogliere inprovvisamente il gruppo, con il rientro a pieno titolo di Ian McDonald (One More Red Nightmare e Starless)
La title track (cui originariamente doveva contrapporsi un brano antitetico intitolato Blue, mai completato) è costituita da un ipnotico riff della chitarra di Fripp. Un passaggio della prima stesura del brano fu tagliato per poi riapparire, 21 anni dopo, sul brano VROOOM VROOOM dall'album Thrak. In Fallen Angel, una sorta di rock psichedelico romantico, la voce di John Wetton accompagna l'ultimo episodio di chitarra acustica della produzione del "re cremisi", almeno da parte di Fripp. Solo nel XXI secolo verrà usata da Adrian Belew.
Providence è un'improvvisazione registrata dal vivo in un concerto al Palace Theatre di Providence, Rhode Island (U.S.A.) il 30 Giugno 1974. La sua presenza nell'album obbedisce alla strategia, più ampiamente adottata nell'album precedente Starless and Bible Black , di ricercare e sviluppare in concerto nuove idee prima di includerle nei dischi, anziché usare i concerti soltanto per promuovere materiale già edito.
Secondo molti fans del gruppo, il pezzo forte dell'album è la sublime Starless, una composizione dai toni struggenti che condensa in poco più di 12 minuti tutto quello che c'è da sapere e da ammirare nella storia del rock progressivo.
Subito dopo la pubblicazione di Red, Fripp annunciò alla stampa che i King Crimson avevano "cessato di esistere", e così fu fino al 1981.
Red, pur molto lontano dai cliché dell'hard rock, è stato citato dalla rivista Q Magazine come uno dei 50 album più "duri" della storia. Si dice che Kurt Cobain lo abbia definito "il più grande album di tutti i tempi".
[modifica] Tracce
Lato A
- Red (Fripp) [6:16]
- Fallen Angel (Fripp, Palmer-James, Wetton) [6:03]
- One More Red Nightmare (Fripp, Wetton) [7:10]
Lato B
- Providence (Bruford, Cross, Fripp, Wetton) [8:10]
- Starless (Cross, Fripp, Palmer-James, Wetton) [12:16]
[modifica] Formazione
[modifica] King Crimson
[modifica] Altri musicisti
- David Cross - violino in Providence
- Mel Collins - sax soprano in Starless
- Ian McDonald - sax alto in One More Red Nighmare e Starless
- Robin Miller - oboe in Fallen Angel
- Mark Charig - cornetta in Fallen Angel
nota: le parti di violoncello nella sezione centrale del brano Red e all'attacco di Fallen Angel furono certamente eseguite da un session-man (peraltro mai accreditato sulla copertina) che si trovava a registrare nello studio accanto a quello in cui i King Crimson preparavano Red, e fu perciò reclutato "al volo". Del nome di questo musicista non rimane traccia nè nella documentazione degli Olimpic Studios, né nella memoria degli altri membri del gruppo. La sua identità resta perciò a tutt'oggi sconosciuta.