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Il periodo immediatamente successivo alla firma del trattato di pace con gli Imperi Centrali sembra voler concedere al giovane potere dei soviet il tempo di consolidarsi al punto che il 23 aprile Lenin può dichiarare "la guerra civile è, per l'essenziale, finita". In questo caso la previsione del principale dirigente bolscevico risulta errata: due mesi dopo la guerra infuria su decine di fronti ed il nuovo potere giunge, più volte, alla soglia della distruzione. Tra le molte cause che si possono riconoscere per tali avvenimenti due sono quelle forse di maggior peso, una di ordine esterno ed una di ordine interno. Nel giugno 1918 la Legione Ceco-Slovacca, in fase di trasferimento verso Vladivostock, dove avrebbe dovuto imbarcarsi per essere trasferito sul fronte occidentale, spinto da agenti delle Potenze Occidentali, che cercavano un pretesto per intervenire in Russia, ed i parte anche dagli ordini diretti che provenivano da Parigi, dove si trovava un governo cecoslovacco in esilio, da inizio ad una rivolta che coinvolge tutta la Russia Asiatica e fa da attrattore per numerosi altri gruppi di oppositori al nuovo regime. Sul fronte interno la politica del nuovo governo deve registrare una gravissima crisi tra le due forze trainanti della rivoluzione di ottobre: gli operai ed i contadini. Lo scontro avviene sul grave problema dei rifornimenti di grano alle città. La speranza dei bolscevichi che la distribuzione della terra ai contadini fosse una misura sufficiente per risolvere i problemi alimentari della Russia si rivela illusoria. Molti contadini, non più costretti a lavorare per produrre un surplus producono solamente per il loro fabbisogno; in primavera il governo è costretto a dare inizio alle requisizioni di grano allo scopo di rifornire le città le cui scorte sono ormai esaurite. Anche se le requisizioni, almeno all'inizio, colpiscono principalmente i contadini più agiati i cosiddetti kulak sono spesso alla base di vere e proprie rivolte, talvolta dirette dai rivoluzionari socialisti di sinistra.
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1917.org Il sito della rivoluzione d'ottobre