Ro dong
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Ro-dong | ||
No-dong | ||
Tipo | Missile balistico a medio raggio | |
Sistema di guida | ||
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Costruttore | Corea del nord | |
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Lunghezza | 15,8 - 16,0 m | |
Diametro | 1,32 - 1,35 m | |
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Raggio d'azione | 1.000 - 1.350 m 1.350 – 1.500 km |
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Paesi utilizzatori | Corea del nord Iran Pakistan |
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Dati tecnici stimati | ||
Il Ro-dong è un missile balistico a medio raggio sviluppato dalla Corea del nord. È spesso noto con la sua pronuncia sudcoreana di No-dong.
Il progetto del Ro-dong nasce probabilmente a metà anni'80, dallo studio dei disegni di missili SS-1 Scud B di provenienza egiziana, oppure degli Scud-B, Scud-C/Al-Hussein e Scud-D/Al-Abba di provenienza irakena. Nella fase di sviluppo del Ro-dong sono stati chiamati in causa anche gli Scud C di provenienza cinese. È un missile a singolo stadio a propellente liquido.
La retroingegneria applicata a questi ordigni portò allo sviluppo del Ro-dong, missile più grande e con maggior gittata. I satelliti statuinitensi identificarono per la prima volta questo missile nel maggio 1990. Nel 1993 la Corea del nord effettò un lancio di prova nel 1993 in direzione della citta giapponese di Honshū, il missile precipitò al largo nel Mar del Giappone.
Le precise capacità del missile restano sconosciute e permangono dubbi persino sulla sua fase di sviluppo e produzione. È comunemente cosiderato che il Ro-dong 1 sia una variante ingrandita dello Scud C, caratterizzato da una precisione piuttosto bassa. Nonostante queste caratteristica è stato a lungo speculato che potesse essere utilizzato contro obiettivi civili, armato con testate chimiche.
Vennero sviluppate alcune variante, designate Ro-Dong 2, Ro-dong B e Ro-dong X, ma la produzione venne bloccata tra il 1996 ed il 1997, a causa del restrittivo embargo nei confronti della Corea del Nord e per concentrare le risorse sul più perfezionato Taepodong 1.
Per lo stato nordcoerano i Ro-dong hanno comunque rappresentato un piccolo successo commerciale. Si ritiene che i Ro-dong 1 siano in possesso di Libia e Siria, mentre i missili iraniani Shahab ed i pakistani Ghauri rappresentino varianti del missile nordcoreano.