Rosario Lo Bello
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Rosario Lo Bello (Siracusa, 1945) è un arbitro di calcio italiano.
Figlio d'arte di Concetto Lo Bello, riuscì comunque a svincolarsi dal peso dell'illustre parentela, e divenne uno dei più famosi direttori di gara italiani degli anni ottanta.
Esordì in serie A nella seconda metà degli anni settanta e nel 1983 fu nominato internazionale. Arbitrò ben tre finali di Coppa Italia: nel 1983 Hellas Verona -Juventus, nel 1989 Sampdoria-Napoli e nel 1992 Juventus-Parma. Proprio nel '92 terminò l'attività da arbitro effettivo, per raggiunti limiti d'età, con un consuntivo finale di 195 presenze in serie A. Prima di smettere di arbitrare, era comunque riuscito ad aggiudicarsi nel 1986 il Premio Mauro, una sorta di Oscar alla carriera arbitrale.
Come dirigente dell'AIA, oltre ad aver collaborato con la Scuola Arbitrale adibita allo studio del regolamento, è stato fino al 2006 osservatore per conto dell'UEFA.
Il principale aneddoto per cui si ricorda Rosario Lo Bello fu la partita Hellas Verona-Milan del campionato 1989/1990, quando scatenò, per il suo arbitraggio, la rabbia dei milanisti (che avrebbero poi perso lo scudetto a vantaggio del Napoli): in quella gara, fra l'altro, vennero espulsi gli olandesi Frank Rijkaard e Marco Van Basten, Costacurta e l'allenatore Arrigo Sacchi. Molti anni più tardi, l'ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino, affermò come fosse risaputo che Rosario Lo Bello era un arbitro sostenitore delle squadre meridionali: le successive sdegnate smentite di Lo Bello alle parole di Ferlaino, non bastarono a placare le polemiche che subito vennero innescate.