Salammbô
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Salammbô è un romanzo storico francese di Gustave Flaubert (1821-1880), pubblicato nel 1862, ambientato nella città di Cartagine (nell'odierna Tunisia) durante una rivolta del III secolo a.C.
Indice |
[modifica] Riassunto
Durante la prima guerra punica, che ha opposto Roma e Cartagine, quest'ultima ha fatto ricorso a mercenari di diverse nazionalità. Esasperati per non avere ricevuto il soldo pattuito, i soldati barbari si ribellano e assediano la città che li ha arruolati. Mâtho, uno dei capi della rivolta, è innamorato di Salammbô, la figlia di Amilcare Barca, che ha intravista durante una festa nei giardini di suo padre. Il suo amico Spendius lo incita a rubare lo Zaïmph, il velo sacro protettore di Cartagine, conservato nel tempio della dea lunare Tanit, cui Salammbô è particolarmente devota. Proprio mentre tutto sembra perduto, ecco che Amilcare fa ritorno a Cartagine. Ben presto, prende il comando dell'esercito e passa all'attacco, ma dopo un primo successo, il numida Narr'Havas che si è unito ai rivoltosi, viene sconfitto e circondato dai mercenari. Fallita l'opzione militare, il sommo sacerdote di Tanit, Schahabarim, ordina a Salammbô di andare a recuperare il velo sacro. Essa si reca nel campo dei mercenari, si concede a Matho e riesce a riprendere il talismano. Narr'Havas, cui Amilcare promette la mano della figlia, cambia di campo e questa coalizione di Cartaginesi e Numidi riuscirà a respingere gli assedianti in un a stretta vallata del monte dell'Ascia dove moriranno di fame e di sete. Catturato, Mâtho viene consegnato al popolo e muore ai piedi di Salammbô, che spira a sua volta, prima delle nozze con Narr'Havas.
[modifica] Commento
Salammbô viene dopo Madame Bovary, Flaubert inizia le prime stesure nel settembre del 1857. Qualche mese prima, dopo aver vinto il processo che era stato intentato contro Madame Bovary, aveva espresso nella propria cosrrispondenza (lettera alla signorina Leroyer de Chantepie) il proposito di staccarsi letterariamente dal mondo contemporaneo, e di lavorare ad un romanzo la cui azione si colloca tre secoli prima di Cristo. Tra aprile e giugno del 1858, soggiorna a Tunisi per impregnarsi dell'ambiente in cui si svolge la sua storia. Se per la trama si è basato sulla propria immaginazione, l'autore ha consultato i testi di Polibio, Appiano, Plinio, Senofonte, Plutarco, e Ippocrate per tratteggiare il mondo antico e descrivere il colore locale. Fin dalla sua pubblicazione, nel 1862, il romanzo conobbe un successo immediato, nonostante alcune critiche prevedibili (Charles Augustin Sainte-Beuve) ma con qualificati incoraggiamenti (Victor Hugo, Jules Michelet, Hector Berlioz).
[modifica] Adattamento a fumetti
Philippe Druillet ha fatto un libero adattamento del romanzo a fumetti, in cui il suo personaggio-feticcio Lone Sloane si incarna in Matho. Questa serie, che unisce storia antica e fantascienza, è comparsa per la prima volta nella rivistaMétal hurlant, e poi nel giornale Pilote a partire dal 1980. Le avventure sono state riunite dalle edizioni Dargaud in tre album:
- Salammbô
- Carthage
- Matho
firmati congiuntamente Gustave Flaubert e Philippe Druillet.
[modifica] Adattamenti nel melodramma
Il romanzo di Gustave Flaubert ha ispirato due compositori del XIX secolo: il francese Ernest Reyer e il russo Modest Mussorgskij.
Il Salammbô di Reyer, su libretto di Camille du Locle, è stato rappresentato per la prima volta nel 1890 al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles. Il Salammbô di Mussorgskij, iniziato nel 1863 su du un libretto dello stesso compositore, non venne invece mai completato.
Salammbô ha ispirato anche un compositore contemporaneo, Philippe Fénelon, che ha firmato un'opera in tre atti e otto quadri (libretto di Jean-Yves Masson), creata nel maggio del 1998 all'Opéra Bastille di Parigi.
In ambito cinematografico, l'aria di un'opera immaginaria di nome Salammbô viene cantata dalla moglie di Kane nel file Citizen Kane di Orson Welles.
[modifica] Adattamenti nei film
- Vi è inoltre un film Salambò (1960, colore, coproduzione italo-francese), per la regia di Sergio Grieco, soggetto di John Blamy, con Jeanne Valérie (Salammbô), Jacques Sernas (Mathos), Edmund Purdom (Narr Havas), Riccardo Garrone (Amilcare), Arnoldo Foà (Spendius).
- Salammbo ha fornito anche lo spunto (molto libero) per il classico film muto italiano Cabiria del 1914, il primo dei molti film in cui compare il personaggio di Maciste.
[modifica] Voci connesse
[modifica] Testo on line
Wikisource contiene il testo completo di Salammbô
Lo si può scaricare gratuitamente e legalmente anche da diversi altri siti: