San Massimo di Napoli
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Massimo di Napoli, venerato come santo dalla Chiesa cattolica che ne commemora la memoria il 10 giugno (secondo altre fonti l'11 giugno) e dalla Chiesa ortodossa il 10 giugno secondo il vecchio calendario (corrisponde al 23 giugno).
Decimo o tredicesimo vescovo di Napoli, resse la diocesi sotto l'imperatore Costanzo II (337-361). Difese strenuamente i dettati del Concilio di Nicea contro l'arianesimo, fu mandato in esilio ed il suo posto fu preso da un vescovo che sosteneva la dottrina ariana. Morì in esilio e ciò gli valse il titolo di martire.
I suoi resti tornarono a Napoli sotto il suo successore Severo e fu sepolto in cattedrale dove ancora oggi si conserva il sarcofago sotto l'altare che reca l'iscrizione “Maximus episcopus qui et confessor”. Ora i suoi resti sono nella chiesa dei santi Efebo, Fortunato e Massimo dove sono conservate anche una statua cinquecentesca del santo "dormiente" ed una tela di altare raffigurante i tre santi vescovi. Altri reperti iconografici sono in cattedrale.