Scioglilingua
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Uno scioglilingua è una frase studiata appositamente per essere difficile da pronunciare. Molti scioglilingua presentano una ripetizione dello stesso suono, ad esempio: "Ti ritiri tu", generando una sorta di tiritera.
Alcuni scioglilingua sono fatti apposta per provocare, e questo accade se si inciampa nella pronuncia di una parolaccia inintenzionale. Un esempio potrebbe fornirlo questo gustoso proverbio genovese che suona come uno scioglilingua: Finché e prìe anniàn a-o fòndu, d'abelinae ghe ne saiàn de lungu (traducibile con un: Finché le pietre affonderanno, gli sciocchi non mancheranno). In questo caso affiora - maliziosamente, e maliziosamente è sottolineata - una parolla du gatto (parola del gatto) che stando al bon-ton non andrebbe pronunciata, in quanto sconcia, ma che l'ideatore del detto popolare ha probabilmente inserito di proposito.
Uno scioglilingua che forse può essere considerato eccessivamente cólto - ma sicuramente avanti la lettera - è quello ricavabile da questa citazione dal poeta latino Quinto Ennio. È un passaggio dal frammento del primo libro degli Annales, che riguarda il ratto delle Sabine durante i giochi e che recita:
- " e quando, unti di olio, allertati e parati alle armi, perché ciascun dei romani le ha per sé in casa, O Tito Tazio, su te, o tiranno, tante sventure portasti!" ...
dove il passaggio, nell'originale, suona - ancor più gustosamente - così:
- "O Tite tute Tati tibi tanta tyranne tulisti" (O Tito Tazio, tiranno, tu ti attirasti disgrazie tanto grandi!)
Ennio, del resto, è rimasto celebre per aver ideato, nella sua urgenza di ripercorrere il tracciato omerico, memorabili versi allitteranti, giungendo ad immaginare parole (scioglilingua?) come "tararantara" per riprodurre il suono di una tromba militare.
Indice |
[modifica] Alcuni scioglilingua
- Apelle, figlio di Apollo
fece una palla di pelle di pollo,
tutti i pesci vennero a galla
per vedere la palla di pelle di pollo
fatta da Apelle, figlio di Apollo.
- Trentatré trentini entrarono tutti e trentatré trotterellando in Trento.
- Tre tigri contro una tigre. Una tigre contro tre tigri.
- Se l'arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscontatinopolizzasse, ti disarcivescoviscontantinopolizzeresti tu? No, io non mi disarcivescontantinopolizzerei mai se l'arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscontantinopolizzasse!
- Orrore! Orrore! Ho visto un ramarro verde!
- Oggi sereno non è,
domani sereno sarà
e se non sarà sereno
si rasserenerà.
- Barbaro barbuto barbiere,
perché barbaramente,
barbasti la barba al mio
barbaro barbuto barba.
- Sopra la panca la capra campa,
sotto la panca la capra crepa.
- Sul mare ci sono
nove navi nuove
una delle nove
non vuole navigare.
- Il Papa pesa il pepe a Pisa,
Pisa pesa il pepe al Papa.
- Se la serva non ti serve,
a che serve che ti serva
di una serva che non serve?
Serviti di una serva che serve,
e se questa non ti serve,
serviti dei miei servi.
- Nel muro c'è un buco
nel buco c'è un bruco
spiaccichiccimicacelo.
- Sa chi sa se sa chi sa
che se sa non sa se sa,
sol chi sa che nulla sa
ne sa più di chi ne sa.
- C'è il questore in questura a quest'ora?
"No non c'è il questore in questura a quest'ora,
perché se il questore fosse in questura a quest'ora
sarebbe questa la questura!
- Vado a Lione cogliendo cotone,
torno da Trento cotone cogliendo.
- Mazzo di carte, carte di mazzo, mazzo di carte, carte di mazzo...
- Date il pane al pazzo cane, date il pane al cane pazzo
[modifica] Voci correlate
- Lista di scioglilingua italiani
- Lista di scioglilingua inglesi
- Lista di scioglilingua in esperanto
- Lista di scioglilingua francesi
[modifica] Riferimenti bibliografici
[modifica] Altri progetti
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