Settimana Santa di Procida
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I riti della Settimana Santa di Procida rappresentano uno degli eventi religiosi più importanti che si svolgono nell'isola. Il ciclo di festività si apre con la cerimonia della domenica delle Palme per culminare con i riti del Giovedì e del Venerdì santo, per poi concludersi nel giorno di Pasqua.
Indice |
[modifica] Domenica delle Palme
I partecipanti della domenica delle Palme si recano in chiesa portando con sé un rametto di ulivo o di palma, con valore propiziatorio. I rametti, adornati con coccarde, vengono benedetti da un sacerdote, che in seguito coduce il corteo in processione. Tutti i partecipanti cantano canti liturgici. La processione termina alla chiesa della Madonna delle Grazie, dove viene celebrata la Messa. Durante il pomeriggio della Domenica c'è l'usanza di recarsi al cimitero per lasciare sulle tombe dei parenti morti i rami benedetti in segno di pace. Subito dopo ha inizio la processione che simboleggia la Via Crucis.
[modifica] Lunedì Santo
- Allestimento del palio funebre
[modifica] Giovedì Santo
- Addobbo dei Sepolcri
- Lavanda dei piedi
- Processione degli apostoli
- Ultima cena
[modifica] Venerdì Santo
- Veglia funebre del Cristo morto
[modifica] Processione del Venerdì Santo
La processione del Venerdì Santo di Procida è una tradizione antichissima, risalente alla fine del Seicento. Nella processione, i giovani di sesso maschile dell'isola, vestiti della classica "veste" di "Confratello dei Turchini", portano a braccia dei carri allegorici (detti "misteri") di carattere religioso per un percorso fisso, dal borgo di Terra Murata fino al porto della Marina Grande. I "misteri" (spesso di ottimo livello artistico) vengono preparati ogni anno dagli stessi giovani dell'isola destinati a portarlo; generalmente nessuno al di fuori dei costruttori dovrebbe (almeno in teoria) vederli prima della processione, e subito dopo vengono quasi immediatamente smontati o addirittura distrutti. Qui il suono della tromba e del tamburo che caratterizza il passaggio della processione.
[modifica] I Misteri
I Misteri sono carri allegorici costruiti artigianalmente dai Procidani. Sono costituiti da una o più tavole di legno (dette "basi") lunghe fino a circa 8 metri e larghe meno di 2, sulle quali vengono allestite delle rappresentazioni (o interpretazioni) del Nuovo o del Vecchio Testamento. I materiali utilizzati sono generalmente cartapesta, legno, DAS e stoffa, tipica è la tecnica dello "stampo" che permette di riprodurre fedelmente un oggetto tridimensionale utilizzando della cartapesta.
Le realizzazioni vanno dalla classica "Ultima Cena" a costruzioni più complesse (sia nel significato che nella realizzazioni). Spesso i "Misteri" si rifanno a stili architettonici ed artistici di diverse epoche, grazie anche al largo uso di colonnati (alti oltre 4 metri).
[modifica] Agonia
[modifica] Sabato Santo
[modifica] Domenica di Pasqua
[modifica] Bibliografia
- Maria Masucci, Mario Vanacore: La cultura popolare nell'isola di Procida, 1987, Guida Editori, pp. 38-51, ISBN 88-7042-779-X
[modifica] Collegamenti esterni
Photogallery della Processione dei Misteri 2007
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