Battesimo
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Il Battesimo è il primo dei sacramenti della religione cristiana. In tutte le chiese cristiane il battesimo apre l'accesso agli altri sacramenti.
Le parole "battesimo", "battezzare" derivano dal greco (βαπτίζω, βάπτειν), dove la radice corrispondente indica "immergere nell'acqua". In effetti il battesimo simboleggia il seppellimento del vecchio uomo e la rinascita dell'uomo rinnovato.
Viene amministrato per immersione (soprattutto nelle chiese protestanti e nelle sette, ma anche nella chiesa cattolica) e per infusione (nella chiesa cattolica).
Indice |
[modifica] Il battesimo di Giovanni
Alle soglie del Nuovo Testamento, Giovanni Battista predica nel deserto e realizza un "battesimo di acqua" come segno di conversione e di preparazione per accettare colui che battezzerà "in Spirito Santo e fuoco" (cfr. Matteo 3,11).
Il battesimo di Giovanni accompagnava una predicazione esigente, nella linea dei profeti, che chiedeva agli uditori un cambio di vita, e l'abbandono delle sicurezze religiose legate all'appartenenza al popolo eletto (cfr. (Luca 3,7-9) l'eliminazione delle ingiustizie (Luca 3,10-15).
[modifica] Il battesimo ricevuto da Gesù
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Per approfondire, vedi la voce Battesimo di Gesù. |
Gesù fu battezzato nel Giordano da Giovanni Battista all'eta di 30 anni. Secondo il racconto dei vangeli, all'uscire Gesù dall'acqua si aprirono i cieli, e Gesù "vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui" (Matteo 3,16); si sentì (Marco 1,11) la voce del Padre che disse: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto" (Matteo 3,17; Marco 1,11; Luca 3,21).
[modifica] Il significato delle parole del Padre nella teologia cristiana
Secondo la teologia cristiana le parole del Padre situano Gesù in una relazione di figliolanza amorosa con Dio: Gesù è il Figlio che il Padre ama.
Inoltre, la teologia cristiana scopre la profondità di significato delle parole pronunciate dal Padre alla luce dell'Antico Testamento:
- "Tu sei mio figlio" è una reminiscenza di Salmo 2,7: Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato". Il Salmo 2 è un salmo di intronizzazione dei re dell'antico Israele. Questo riferimento rivela che le parole del Padre annunciano la regalità di Gesù.
- La parola "prediletto", che potrebbe essere tradotta con la circonlocuzione "che io (il Padre) amo" aggiunge una reminiscenza di Genesi 22,2, dove Dio dice ad Abramo: Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami , Isacco, va' nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò. Questo riferimento annuncia il sacrificio di Gesù, che lo stesso Padre immolerà per il peccato del mondo.
- L'espressione "in te mi sono compiaciuto" è una reminiscenza di Isaia 42,1: Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Questo riferimento annuncia la missione universale di Gesù, che è inviato dal Padre a portare la sua giustizia (cioè la sua "santità", secondo la maniera di esprimersi dell'epoca) a tutti i popoli.
[modifica] Perché Gesù si fa battezzare?
Nella predicazione apostolica il battesimo ricevuto da Gesù contrastava con l'annuncio della sua condizione divina. Lo stesso vangelo secondo Matteo (3,14) è testimone di questo, e rileva che Giovanni domandò a Gesù spiegazione del fatto. La risposta di Gesù: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia" è interpretata dalle chiese cristiane alla luce della teologia dell'abbassamento: il Figlio di Dio ha voluto farsi uomo e condividere l'esperienza della morte, e di una morte ignominiosa, per liberare l'umanità dalla schiavitù del peccato. Dunque il Figlio di Dio doveva fin dal principio della sua missione farsi uno con i peccatori, e ricevere così il battesimo di Giovanni.
Questa spiegazione evangelica è stata ampliata dalla teologia dei vari secoli:
- Gesù avrebbe in tal modo voluto istituire il sacramento del battesimo.
- Non era Gesù ad essere purificato dall'acqua del fiume ma era Gesù che col suo corpo purificava le acque (San Tommaso d'Aquino).
[modifica] Il battesimo amministrato da Gesù
In Giovanni troviamo che Gesù battezzava (3,22), e anche più di Giovanni (4,1), anche se non era lui in persona che battezzava, ma i suoi discepoli (4,2).
Matteo riporta poi che Gesù risuscitato invia i suoi discepoli a predicare in tutto il mondo, dicendo loro:
- Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. (28,19-20)
[modifica] Il battesimo nella predicazione apostolica
(da scrivere)
[modifica] La preparazione al battesimo nella chiesa dei primi secoli
Che il battesimo cristiano richiedesse intendimento della Parola di Dio e una ragionata decisione di presentarsi per fare la rivelata volontà di Dio fu evidente alla Pentecoste del 33 E.V., quando gli ebrei e i proseliti radunati, che avevano già conoscenza delle Scritture Ebraiche, sentirono Pietro parlare di Gesù il Messia, col risultato che 3.000 di loro “accolsero di cuore la sua parola” e “furono battezzati”. (2,41);(3,19). Successivamente Pietro proclamndo la buona notizia a Cornelio spiegò che ‘l’uomo che teme Dio e opera giustizia gli è accetto’ (10,35). Tutto ciò è in armonia col comando di Gesù: “Fate discepoli . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato”. Coloro che accettano l’insegnamento e diventano discepoli possono giustamente essere battezzati.
[modifica] Dottrina e prassi battesimale delle chiese cristiane attuali
Cattolici, e ortodossi credono nella cosiddetta "rigenerazione battesimale", cioè che coloro che si battezzano per la salvezza credendo in Cristo morto e risuscitato sono liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio; entrano a far parte della rispettiva Chiesa, che è la comunità dei credenti in Cristo. Non così i protestanti che considerano il battesimo solo come un segno esteriore indicante la rigenerazione che è avvenuta o che avverrà nel credente consapevole.
Quasi tutte le chiese cristiane praticano il battesimo dei bambini (oltre, ovviamente, quello degli adulti convertiti), con l'eccezione di alcune denominazioni protestanti come i Battisti, che battezzano unicamente adulti, che sostengono che in tale prassi battesimale si pone maggiormente l'accento sulla scelta personale e consapevole del credente.
Il battesimo degli adulti si effettua per immersione, cioè immergendo nell'acqua il candidato, oppure, nel caso del battesimo dei bambini, per infusione, cioè versando acqua sulla testa del candidato. Il gesto dell'acqua è accompagnato nel rito dalle parole: "N., io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo".
Gli episodi battesimali riportati nel testo biblico (e qui citati) riguardano persone in età adulta. Tuttavia esistono vari passi del Nuovo Testamento dove ci si riferisce al battesimo di adulti insieme con tutta la loro famiglia, includendo cioè anche i bambini[1].
Le comunità che sostengono l'esigenza di un battesimo in età adulta affermano il ritorno alla tradizione evangelica e il fatto che l'appartenenza alla comunità cristiana deve essere una scelta libera e consapevole dell'individuo e non dei genitori, scelta impossibile in tenera età.
I candidati adulti al battesimo si dicono catecumeni.
Nel caso del battesimo dei bambini, i candidati designano o ricevono la designazione di uno o due padrini (o madrine): questi hanno la funzione di accompagnare i primi passi del nuovo battezzato, e soprattutto per i bambini piccoli, di aiutare i genitori nell'educazione cristiana del battezzato.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note
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