Signore e signori, buonanotte

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Signore e signori, buonanotte

Titolo originale:	{{{titolooriginale}}}
Lingua originale:	{{{linguaoriginale}}}
Paese:	Italia
Anno:	1976
Durata:	118'
Colore:	colore
Audio:	sonoro
Ratio:
Genere:	brillante, commedia, comico, satirico
Regia:	Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ettore Scola
Soggetto:
Sceneggiatura:	Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Age, Furio Scarpelli, Ruggero Maccari, Ugo Pirro
Produzione:
Art director:
Animatori:
Attori:
Senta Berger: Signora Palese Adolfo Celi: Vladimiro Palese Vittorio Gassman: agente della CIA/ispettore Tuttunpezzo Nino Manfredi: card Felicetto de li Caprettari Marcello Mastroianni: Paolo T. Fiume speaker del tg3 Ugo Tognazzi: il generale/ il pensionato Paolo Villaggio: prof Schmidt/presentatore quiz Felice Andreasi: Valletto Carlo Bagno Gianfranco Barra: Portiere Nocella Carlo Croccolo: Questore Franco Diogene Gabriella Farinon: nel ruolo di sé stessa Andréa Ferréol: Perpetua Sergio Graziani: Cardinale Canareggio Giovannella Grifeo Monica Guerritore: Assistente di Paolo Rocco Loschiavo Lucretia Love: Insegnante di Inglese Valentino Macchi Camillo Milli: Capitano La Pattuglia Eros Pagni: Commissario Pertinace Mario Scaccia: Cardinale Piazza-Colonna Franco Scandurra: Cardinale Decano Luigi Uzzo
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
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Episodi:
Una lingua per tutti di Luigi Comencini La bomba di Mario Monicelli Sinite parvulos di Luigi Comencini L'ispettore Tuttunpezzo di Luigi Comencini Il personaggio del giorno Il Disgraziometro di Santo Soglio di Luigi Magni
Fotografia:
Montaggio:
Effetti speciali:
Musiche:	Lucio Dalla, Giuseppe Mazzucca, Nicola Samale, Antonello Venditti
Scenografia:
Costumi:
Trucco:
Sfondi:
Premi:

Si invita a seguire lo schema del Progetto Film

Signore e signori, buonanotte è un film satirico italiano, del 1976 diretto a più mani.

Il tema centrale del film è una satira di una ipotetica giornata televisiva, di cui fa parte un altrettanto ipotetico tg3 (che all'epoca ancora non esisteva) che rispecchia i disastri italiani. Suddiviso in vari episodi, con il tg3 a fare da filo conduttore, è stato diretto in forma collettiva, ovvero non è stata resa nota la paternità dei singoli contributi (quelli indicati nella tabella sono stati desunti da Dizionario dei film 1996 a cura di Paolo Mereghetti, Baldini&Castoldi, Milano, 1995, ISBN 88-859-8799-0).

Il film si iscrive nel florido filone della commedia all'italiana, in particolare si riprende il filone "cattivo" di cui fanno parte film come I mostri. Gli obiettivi della satira riguardano praticamente tutti gli aspetti della società italiana, in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese.

[modifica] Trama

Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera.

[modifica] Una lingua per tutti

Una lezione d'inglese si trasforma in un attentato di un agente della CIA ad un dignitario nero davanti ad un'ambasciata, ma anche lui sarà eliminato da una collega.

[modifica] La bomba

Telefilm, la polizia scambia una sveglia per una bomba; per evitare di fare una brutta figura con l'opinine pubblica, ne mette una vera.

[modifica] Sinite parvulos

Film-inchiesta: il vescovo di Napoli esalta le famiglie numerose, ma un bambino costretto a lavorare per mantenere i fratelli, si suicida; nel dibattito seguente, il prof Schmidt propone, come già fece Jonathan Swift, di mangiare i pargoli in eccesso.

[modifica] Episodio senza titolo (denominato convenzionalmente Il generale in ritirata)

Durante una parata della NATO un generale viene chiamato a guidare il suo battaglione mentre si trova alla toilette; per sbaglio gli cadono le decorazioni nel gabinetto; dopo vani tentativi di recupero, il generale si suicida.

[modifica] L'ispettore Tuttunpezzo

Tv dei ragazzi: un incorruttibile poliziotto finisce per fare il cameriere del potente che doveva arrestare.

[modifica] Il personaggio del giorno

Inchiesta, un pensionato vive con trentaduemila lire al mese, ma piange quando sente pronunciare la parola filetto.

[modifica] Il Disgraziometro

Quiz dove vince il più jellato.

[modifica] Santo Soglio

Sceneggiato: durante un conclave del Cinquecento due cardinali, che si fronteggiano per il Papato senza esclusione di colpi, si contendono invano il voto del moribondo cardinale Felicetto de li Caprettari; alla fine decidono di eleggere lui per un pontificato di transizione, ma una volta eletto questi si rivela per quello che è: un monarca autoritario e, ovviamente, sanissimo .