Silbannaco
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Silbannaco | ||
---|---|---|
Aspirante imperatore romano | ||
Regno | tra il 244 e il 249, oppure nel 253 | |
Nome completo | Mar. Silbannacus | |
Morte | forse 253 | |
forse Roma |
Silbannaco (latino: Mar. Silbannacus; fl. metà III secolo) è una figura misteriosa, nota attraverso delle monete, che si ritiene sia stato un usurpatore al tempo dell'imperatore romano Filippo l'Arabo (244-249), o tra la caduta di Emiliano e l'ascesa al trono di Valeriano (253).
Indice |
[modifica] Usurpatore contro Filippo l'Arabo
Per lungo tempo Silbannaco è stato noto per una singola moneta, un antoniniano che si dice sia stato trovato in Lorena ed è ora al British Museum. Il dritto della moneta porta il ritratto dell'imperatore, raffigurato con la corona radiale, un drappeggio e la corazza, e tutto intorno la legenda IMP MAR SILBANNACVS AVG; il rovescio celebra le vittorie dell'augusto, mostrando Mercurio che regge una Vittoria e un caduceo, con la legenda VICTORIA AVG.
Basandosi sul luogo di ritrovamento e sullo stile di questa moneta, oltre che sul fatto che il nome 'Silbannacus' mostra una origine celtica (il suffisso "-acus"), si è ritenuto a lungo che Silbannacus fosse un comandante militare in Germania Superior, probabilmente rivoltatosi contro Filippo l'Arabo e soppresso da Decio, in quanto Eutropio[1] riferisce di una guerra civile soppressa in Gallia da Decio.
[modifica] Usurpatore contro Valeriano
Un secondo antoniniano è stato pubblicato nel 1996, e riporta la legenda accorciata scorrettamente in MARTI PROPVGT. In base allo stile, è stato trovato che questa moneta fu coniata a Roma; visto che questa legenda errata è presente su una moneta di Emiliano del 253,[2] è stata avanzata l'ipotesi che Silbannaco si sia ribellato nella capitale in quell'anno, e che abbia tenuto il potere durante la marcia dell'imperatore Valeriano fino alla capitale.
Una possibile ricostruzione dei fatti è che Silbannaco fosse un ufficiale lasciato da Emiliano a guardia della città, mentre l'imperatore si mosse incontro a Valeriano, acclamato imperatore dalle truppe. Dopo la sconfitta e la morte di Emiliano nel settembre 253, Silbannaco si sarebbe proclamato imperatore, col sostegno delle truppe rimaste a Roma (fatto che gli diede la possibilità di coniare monete con il suo nome), prima che Valeriano lo eliminasse.[3]
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Estiot, Sylviane, "L'empereur Silbannacus. Un second antoninien", in Revue numismatique, 151, 1996, pp. 105-117 [1] [2]
- Körner, Christian, "Silbannacus", s.v. "Rebellions During the reign of Phillip the Arab (244-249 A.D.): Iotapianus, Pacatianus, Silbannacus, and Sponsianus", in DIR (1999).