Sirenia
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Sirenia (Animali) | ||||||||
![]() Trichechus manatus |
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Classificazione scientifica | ||||||||
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Famiglie | ||||||||
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I sirenidi (Sirenia) sono un ordine di mammiferi acquatici erbivori, che vivono attualmente in ambienti marini costieri o in acque dolci della zona tropicale.
Si dividono in due famiglie:i dugongidi (Dugongidae) e i trichechidi (Trichechidae), che comprendono rispettivamente una specie: Dugong dugon, il dugongo, e tre diverse specie di lamantini: il lamantino o manato comune, il lamantino delle Amazzoni e il lamantino dell’Africa occidentale.
I sirenidi sono mammiferi acquatici come i cetacei e si ritiene che siano lontanamente imparentati con gli elefanti e con gli iracidi. Hanno il corpo massiccio, ma fusiforme; la pelle è coriacea e spessa. Gli arti anteriori hanno la forma di pinne, quelli posteriori sono scomparsi e, per aiutarsi nel nuoto, hanno sviluppato una coda piatta ed orizzontale. Possono restare sott’acqua fino a venti minuti prima di riemergere in superficie per respirare.
Vivono in acque poche profonde e questo li difende dai predatori (come gli squali) che non si avventurano in acqua basse. Il loro unico pericolo è rappresentato dall’uomo, che in passato cacciava questi animali per la loro carne e per il grasso. Attualmente, invece, sono minacciati dall’inquinamento del loro habitat e dalle ferite inflitte dalle eliche delle imbarcazioni.
Il dugongo, a differenza dei lamantini, ha la coda falciforme e vive nelle acque costiere dell’Oceano Indiano e del Pacifico Occidentale, mentre i lamantini vivono principalmente lungo le coste orientali dell’America centrale e meridionale, hanno la coda arrotondata, il labbro superiore suddiviso nel mezzo ed il corpo coperto di peli radi.
[modifica] Evoluzione
I sirenidi si svilupparono nell'Eocene inferiore, circa 55 milioni di anni fa, da un gruppo di mammifri primitivi dai quali trassero origine anche altri animali molto diversi, gli elefanti e gli iraci. I primi rappresentanti sono stati rinvenuti nell'America Centrale (Prorastomus e Pezosiren) e in Africa del Nord (Protosiren). Lo scheletro di Pezosiren, recentemente scoperto, reca in particolare alcune caratteristiche da animale terrestre, almeno in parte: il corpo, lungo e basso, è sorretto da quattro brevi arti robusti, non ancora trasformati in pinne. La coda, inoltre, è molto corta.
Successivamente si svilupparono molte forme, sempre più vicine all'ambiente strettamente marino: la famiglia dei dugongidi è ben conosciuta attraverso i fossili di molti esemplari primitivi: tra questi, da ricordare gli africani Eosiren ed Eotheroides, molto arcaici, Prototherium veronense, dell'Eocene del Veneto, e Halitherium, un sirenide molto diffuso nell'Oligocene, rinvenuto anche in Italia. Altri esemplari di dugongidi nel Miocene furono Metaxytherium e il grande Rytiodus, munito di due vistose zanne. Hydrodamalis, la famosa ritina di Steller, sembrerebbe essere derivata da Metaxytherium ed è sopravvissuta fino al XVIII secolo, quando si estinse per l'eccessiva caccia da parte dell'uomo.
La famiglia dei manatidi è meno conosciuta allo stato fossile: un esemplare primitivo, Potamosiren, è vissuto nel Miocene inferiore in Sudamerica.
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