Sophia (religione)
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Sophia (greco per Sapienza) è un concetto filosofico comune sia allo gnosticismo, di scuola alessandrina o di scuola siriana, sia all'ebraismo, sia al cristianesimo. Essa assume il significato, in base al sistema al quale si applica, di Sapienza divina o parte femminile di Dio contrapposta alla Trinità.
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[modifica] Sophia nello gnosticismo
Per gli gnostici cristiani, Sophia era un elemento centrale per la comprensione cosmologica dell'Universo. Una figura Femminile, analoga all'anima umana ma nello stesso tempo uno degli aspetti Femminili di Dio e, contemporaneamente, la Sposa di Cristo. Essi credevano che fosse in qualche modo caduta in disgrazia, e così, nella sua disperazione, avesse creato o avesse partecipato alla creazione del mondo materiale. Per gli gnostici cristiani, il dramma della redenzione di Sophia attraverso Cristo o il Logos è il dramma centrale dell'universo: Sophia risiede in tutti noi sotto forma di Scintilla Divina e Cristo fu inviato sulla terra per liberarla e riportarla alla presenza del Primo Padre, il Dio inconoscibile.
Nella tradizione gnostica, il nome Sophia è attribuito all'ultima e più bassa emanazione di Dio. Nella maggior parte, se non in tutte le versioni del mito gnostico, Sophia provoca un'instabilità nel Pleroma, provocando la creazione della materia. Così una prospettiva positiva o negativa della materia dipende in gran parte dall'interpretazione delle azioni di Sophia nei vari miti. A volte ci si riferisce a lei con l'equivalente ebreo di Achamoth (caratteristica della versione di Tolomeo del mito gnostico valentiniano).
Pressoché tutti sistemi gnostici del tipo siriano o egiziano insegnavano che l'universo ebbe inizio da un Dio originario, inconoscibile, definito come Padre o Bythos o Monade. Esso può essere associato anche al concetto di Logos dello stoicismo, o dell'esoterismo, o a termini teosofici come Ain Sof nella Kaballah o Brahma nell'Induismo. In altre tradizioni era noto anche come il Primo Eone. Da questo inizio unitario, l'Uno emanò spontaneamente altri Eoni, entità accoppiate, in una sequenza di potenza sempre inferiore. L'ultima di queste coppie fu quella formata da Sophia e Cristo. Gli Eoni, tutti insieme, costituivano il Pleroma, o la pienezza, di Dio, e così non dovrebbero essere visti come entità diverse da Lui, ma come astrazioni simboliche della natura divina.
[modifica] Sophia nei codici di Nag Hammadi
Nei codici di Nag Hammadi, Sophia era l'eone più basso. Era la syzygy di Gesù Cristo (essendo stata coemanata con lui, formava un'unità con Cristo), e gli gnostici credevano che fosse lo Spirito Santo della Trinità. Nel testo "Sull'Origine del Mondo", Sophia era dipinta come creatrice dell'universo materiale. Però, il pianeta Terra e tutto ciò che esisteva su di esso fu creato dal Dio ebraico Yahweh, fondamentalmente dipinto come malvagio, perché Sophia creò l'universo materiale ed il suo dio (anche noto come Yaldabaoth, Samael, e Demiurgo) senza il suo syzygy Gesù Cristo o, secondo un'altra tradizione, perché tentò di aprire una breccia nella barriera tra lei e l'inconoscibile Bythos.
Nel contempo, però, è dipinta anche come la distruttrice sia di questo universo di materia che di Yaldabaoth/Yahweh e di tutti i suoi Cieli. Più tardi in "Sull'Origine del Mondo", viene detto:
- "Ella [Sophia] li getterà giù nell'abisso. Loro (gli arconti saranno perduti a causa della loro cattiveria. Diverranno come vulcani e si consumeranno l'un l'altro finché non periranno per mano del primo genitore. Quando questi li avrà distrutti, si rivolgerà contro se stesso e si distruggerà finché non cesserà di esistere.
- Ed i loro cieli precipiteranno uno sull'altro e le loro schiere saranno consumate dal fuoco. Anche i loro reami eterni saranno rovesciati. Ed il suo cielo precipiterà e si spezzerà in due. [...] essi precipiteranno nell'abisso, e l'abisso sarà rovesciato.
- La luce vincerà sull'oscurità e sarà come qualcosa che mai fu prima."
[modifica] La caduta di Sophia
L'angoscia e la paura di Sophia di perdere la vita (proprio come perse la luce dell'Uno), le provocarono confusione e brama di tornare a lui. A causa di questa brama, la materia (greco: hyle) e l'anima (greco: psyke) accidentalmente ebbero esistenza attraverso i quattro elementi: fuoco, acqua, terra, ed aria. Anche la creazione del Demiurgo dalla testa leonina fu un errore perpetrato durante questo esilio. Secondo alcune fonti gnostiche, esso fu il prodotto di Sophia che tentò di emanare da sola, senza la sua controparte maschile. Il Demiurgo procedette, poi, nella creazione del mondo fisico nel quale viviamo, ignorante di Sophia, che, comunque, riuscì ad infondere alcune scintille spirituali o pneuma nella creazione del Demiurgo.
Dopo questi avvenimenti, il Redentore (Cristo) ritornò e le permise di vedere nuovamente la luce, portandola a conoscenza dello spirito. Cristo fu poi inviato sulla terra in forma di uomo, Gesù, per dare agli uomini la gnosis di cui avevano bisogno per liberarsi dal mondo materiale e ritornare al mondo spirituale. Si noti che, nello gnosticismo, la storia Evangelica di Gesù è essa stessa allegorica: egli non è un essere vivente in un contesto storico, ma il Mistero Esterno usato come introduzione alla gnosis.
[modifica] Sophia nel giudaismo e nel cristianesimo non gnostici
[modifica] Giudaismo
Anche se la "Divina Sophia" è centrale in molti movimenti gnostici, essa non è una figura esclusiva dello gnosticismo. Sophia come "Sapienza di Dio" (Chokmah in ebraico) appare nella Bibbia nel Libro di Proverbi (in particolare 8.22-31 in cui Sophia parla come se fosse un'entità a se stante) così come nei Salmi, nell'apocrifo Saggezza di Salomone e nel Nuovo Testamento. Nel giudaismo Sophia corrisponde alla Shekinah, "la Gloria di Dio", una figura che ha un ruolo chiave nella cosmologia cabalistica come espressione dell'aspetto femminile di Dio. Come la Sophia gnostica, la Shekinah riveste un duplice ruolo, siede a fianco di Dio, ma viene anche esiliata nel mondo della materia, il Malkuth.
[modifica] Cristianesimo Ortodosso Russo
In un certo periodo, nella Chiesa Ortodossa russa, Sophia fu individuata da alcuni teologi come una figura chiave per la comprensione della Divinità. Tra questo i più famosi furono Vladimir Solovyov, Pavel Alexandrovich Florensky, Nikolai Berdyaev e Sergej Nikolajevič Bulgakov, il cui libro Sophia: La Saggezza di Dio rappresenta l'apoteosi della Sophiologia. La sua opera fu, però, denunciata dalle autorità ortodosse russe come eretica. Per Bulgakov, Sophia era sullo stesso piano della Trinità, operando come parte Femminile di Dio di concerto con i tre principi Maschili del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questo, naturalmente, in contrasto con il punto di vista ufficiale della Chiesa Ortodossa Orientale, che affermava che Sophia era la stessa persona del Figlio (riferito al femminile nel Vecchio Testamento perché "Sophia" in greco è un termine femminile) che si incarnò in Gesù Cristo.
[modifica] Chiesa cattolica e chiese riformate
Nella Chiesa Cattolica, la figura di Sophia venne dimenticata finché Santa Ildegarda di Bingen non raccontò di averne avuto una visione e la celebrò come figura cosmica sia nei suoi scritti che nella sua arte, raffigurandola con indosso una tunica dorata ornata di gemme preziose. Nell'ambito della tradizione protestante inglese del XVII secolo, la mistica e teosofa fondatrice della Società di Filadelfia, Jane Leade, scrisse copiose descrizioni delle sue visioni e dei suoi dialoghi con la 'Vergine Sophia' che, sostenne, le rivelò il lavorio spirituale dell'Universo. Leade era smisuratamente influenzata dagli scritti teosofici di Jakob Böhme, che, al pari di lei, parlò di Sophia in opere come la Via per Cristo.
Alcuni commentatori identificano la Vergine Maria in Sophia, anche se in un senso molto riduttivo. Sophia è vista come espressa in ogni creatura, nel mondo naturale e, per alcuni dei mistici sopra menzionati, parte integrante del benessere spirituale dell'umanità e della Chiesa. La Vergine, invece, è considerata al di fuori della Creazione, sebbene interceda compassionevolmente a favore dell'umanità per alleviare le sue sofferenze.
[modifica] Conclusioni
La differenza principale tra l'idea gnostica di Sophia e quella delle chiese stabilite è che per le seconde, essa non è precipitata e non ha bisogno di redenzione. Inoltre, per il cristianesimo non è affatto una figura centrale quanto lo è per gli gnostici. In verità, se si eccettuano i mistici ed i teologi sopra menzionati, in molti movimenti cristiani non è assolutamente una delle figure maggiori, specialmente nelle Chiese Occidentali (Cattolicesimo, Luteranesimo ecc). Nelle tradizioni degli Ortodossi orientali, viene venerata in misura superiore, ma, nella maggior parte dei casi, rimane una figura incompresa e sottorappresentata.
[modifica] Bibliografia
- Caitlin Matthews, Sophia: Goddess of Wisdom (London: Mandala, 1991) ISBN 0044405901
- Brenda Meehan, ‘Wisdom/Sophia, Russian identity, and Western feminist theology’, Cross Currents, 46(2), 1996, pp149-168
- Thomas Schipflinger, Sophia-Maria (in tedesco: 1988; traduzione inglese: York Beach, ME: Samuel Wiser, 1998) ISBN 1578630223
- Arthur Versluis, Theosophia: hidden dimensions of Christianity (Hudson, NY: Lindisfarne Press, 1994) ISBN 0940262649
- Arthur Versluis, Wisdom’s children: a Christian esoteric tradition (Albany, NY: SUNY Press, 1999) ISBN 0791443302
- Arthur Versluis (ed.) Wisdom’s book: the Sophia anthology (St.Paul, Min: Paragon House, 2000) ISBN 1557787832