Stanotte e per sempre
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Stanotte e per sempre è un racconto di genere grottesco scritto da Daniele Luttazzi.
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[modifica] L'opera
Il racconto è stato presentato in anteprima al Teatro Modena di Genova il 24 novembre 2003, all'interno dello spettacolo Dialoghi platonici e altre storie scritto da Luttazzi, diretto da Giorgio Gallione e messo in scena dal Gruppo dell'Archivolto. L'unica rappresentazione scenica era costituita dall'attore Aldo Ottobrino, seduto in proscenio in un atmosfera onirica, che leggeva il racconto.
Il genere del racconto è satira grottesca, che lavora per accumulazione (a differenza dell'ironia che lavora per sottrazione) con l'obiettivo di far percepire allo spettatore il dolore e l'orrore di una vicenda. La trama del racconto è un incubo di Andreotti in cui sogna di penetrare sessualmente i fori di proiettile che uccisero Moro.
Il racconto è molto forte, poiché coinvolge in un colpo solo tutti i cardini satirici: politica, religione, sesso e morte, e accentua l'interazione tra questi quattro elementi. Il contrasto tra forma e contenuto tipico del grottesco viene ottenuto narrando la vicenda turpe con i toni del romanzetto rosa.
[modifica] Le polemiche
[modifica] Nella rivista "Pulp"
In un intervista a Radio Città Futura del 2 novembre 2003, Luttazzi ha raccontato: «E’ un racconto che io scrissi per il primo numero della rivista “Pulp”, una rivista che si occupa di letteratura pulp appunto. E dissero: ok, Daniele, vogliamo fare questo numero, vogliamo che tu ci faccia un pezzo. Io lo scrivo e un altro po’ il numero non esce, perché la redazione si spacca. Perché il direttore non voleva pubblicarlo e la redazione diceva: certo noi pubblichiamo, Elroy perché è americano, allora quando abbiamo un italiano che fa dei pezzi un po’ hard non lo pubblichiamo? Quindi stava per non uscire il numero.»
[modifica] Sullo spettacolo a Genova
Poco dopo lo spettacolo un lancio di agenzia riportò una notizia falsa che stravolse sia il contenuto del racconto che la sua rappresentazione nello spettacolo: affermò che c'era una scena di sodomia, e che questa fosse stata visivamente rappresentata.[1] Il giornalista che scrisse per primo la notizia d’agenzia, raccontando il falso, confessò il giorno dopo in tv di non aver visto lo spettacolo.[2]
La vedova Moro, basandosi sui resoconti non veri dei giornali, minacciò di querelare Luttazzi. [3]
La Procura di Genova aprì un'inchiesta per oscenità e così l'Ordine dei Giornalisti. Tutte le accuse caddero dopo la visione della registrazione video dello spettacolo.
[modifica] Voci correlate
- Risata verde
- Rosanna Fratello
- Prospero Gallinari, brigatista
- Mario Moretti
- corpo grottesco
- Antologia dello humour nero di André Breton
[modifica] Riferimenti
- ↑ (ANSA) - GENOVA, 25 NOV - Nuove polemiche in arrivo per Luttazzi. Nei 'Dialoghi platonici' c'e' una scena in cui Andreotti denuda e sodomizza il cadavere di Moro. Uno spettacolo choc quello di Luttazzi a Genova, a dispetto del titolo. Doveva essere una serie di botta e risposta fra quattro personaggi 'platonici', Fedone, Menone, Gorgia e Timeo, in realta' sono state soltanto botte pesanti, a Fini e Berlusconi, con qualche scappellotto anche a Rutelli. Applausi alla fine, ma anche molto imbarazzo fra il pubblico. 2003-11-25 - 15:05:00
- ↑ La vedova Moro contro Luttazzi "Spettacolo osceno e offensivo", la Repubblica.it, 3 dicembre 2003 [1]
- ↑ Luttazzi e l´orrore artistico: "Niente scandalo per Moro" di Donatella Alfonso e Margherita Rubino, tratto da “la Repubblica”, ed. Genova, 26 novembre 2003 [2]
[modifica] Collegamenti esterni
- Testo sul sito ufficiale
- Un sito che riporta il testo del racconto: [3]
- Daniele Luttazzi: io, il più querelato d’Italia, articolo di Luciano Giannini, tratto da "Il Mattino", 7 dicembre 2003 [4]
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