Tafsir
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Col termine tafsīr (ﺗﻔﺴﻴﺮ ) si indica in arabo l'interpretazione autentica che viene data dai dotti ( ulamā' ) musulmani degli ardui passaggi testuali del Corano, al fine di estrarne l'insegnamento divino, utile al cammino salvifico che ogni credente ( muslim ) deve percorrere nella sua vita terrena, nella speranza del premio eterno.
Gli esegeti - o mufassirūn ( ﻣﻔﺴﺮﻭﻥ) - sono annoverati tra i principali "dotti" di "scienze religiose" ( ‘ulūm dīniyya ) perché a una buona preparazione teologica, devono affiancare una buona preparazione linguistica, tradizionistica e storica.
Tra i più importanti esegeti islamici possiamo citare:
- al-Jubbā‘ī (m. 915)
- Tabarī (m. 923) :Jāmi‘ al-bayān ‘an ta‘wīl al-Qur‘ān (La somma della chiarezza sull'interpretazione del Corano).
- Zamakhsharī (m.1144): al-Kashshāf ‘an haqā‘iq ghawāmid al-tanzīl (L'indagatore delle verità imperscrutabili della Rivelazione).
- Fakhr al-Dīn al-Rāzī (m. 1209): Mafātīh al-ghayb (Le chiavi dell'occulto).
- Qurtubī (m. 1272): al-Jāmi‘ li-ahkām al-Qur‘ān wa l-mubayyin li-mā tadammana min al-sunna wa āyāt al-furqān (La somma dei decreti del Corano e di quanto è chiaro di ciò che ad esso viene riconnesso da parte della tradizione e dei versetti del Libro Sacro).
- Baydawī (m. 1286): Anwār al-tanzīl wa asrār al-ta‘wīl (Le luci della Rivelazione e i segreti dell'interpretazione).
- al-Qashānī [pseudo Ibn ‘Arabī] (m. 1330): Tafsīr Ibn ‘Arabī (Tafsīr di Ibn ‘Arabī).
- al-Gharnātī(m. 1344): al-Bahr al-muhīt (L'Oceano)
- Ibn Kathīr (m. 1373): Tafsīr al-Qur’ān al-‘azīm (Tafsīr del sublime Corano).
- Badr al-Dīn al-Zarkashī (m. 1392): al-Burqān fī ‘ulūm al-Qur’ān (Il vulcano [nel senso di cosa appariscente in modo positivo] nelle scienze del Corano).
e altri ancora, anche se il più diffuso tafsīr è il cosiddetto al-Jalālayn, "dei due Jalāl", scritto per l'appunto a due mani da Jalāl al-Dīn al-Mahallī e Jalāl al-Dīn al-Suyūtī.
Tra i tafsīr moderni è molto seguito dai simpatizzanti del cosiddetto fondamentalismo islamico quello dell'egiziano Sayyid Qutb ( Fī zilāl al-Qur’ān, "All'ombra del Corano") e quello del pakistano Sayyid Abu l-‘Ala’ Maududi ( Tafhīm al-Qur’ān , "La comprensione del Corano).
Tra quelli "riformisti" si ricorderà invece il Tafsīr al-Manār (lett. "Il tafsīr del faro" ma, in realtà, "Il tafsīr de[lla rivista] al-Manār", redatto da Muhammad 'Abduh, a suo tempo Muftī d'Egitto e animatore della nota rivista "riformista" ( islāhī ) al-Manār.
[modifica] Bibliografia
- Theodor Nöldeke, Geschichte des Qorans, Lipsia, 1909–1938, 3 voll.
- Rudi Paret, Der Koran. Übersetzung, Stoccarda, 1962.
- Rudi Paret, Der Koran. Kommentar und Konkordanz, Stoccarda, 1971.
- Fuat Sezgin, Geschichte des arabischen Schrifttums, Bd. I. S., pp. 3–49 (Qur'ānwissenschaften), E.J. Brill, Leida, 1967.
- John Wansbrough, Quranic studies. Sources and methods of scriptural interpretation, Oxford U.P., Oxford, 1977.
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