Tarquinio Sini
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Tarquinio Sini (1891 - 17 febbraio 1943) fu un famoso ed apprezzato grafico e caricaturista sardo.
[modifica] La Vita
Nel primo novecento si trasferì con la sua famiglia a Cagliari, dove entrò in contatto con i più importanti artisti della città e intraprese lo studio della grafica. Nel 1910 si trasferì a Torino, ed ebbe inizio così una serie di collaborazioni con testate satiriche come vigenttista e un'attività di cartellonista per l'industria cinematografica, che in Italia vide la luce proprio in quegli anni e in quella città. Esordì con la vignetta Una bonne esperta sul giornale Pasquino, di cui in seguito diventò direttore-capo. Le sue esperienze nel campo cinematografico non si esaurirono nè nel campo della grafica, nè in piemonte Egli infatti lavorò anche come sceneggiatore e scenografo, sia a Torino che a Roma. A metà degli anni venti fa ritorno in Sardegna, dove trova un clima assai diverso da quello che ben conosceva: l'arte isolana è spaccata tra i tradizionalisti, che puntano ad una rielaborazione degli antichi motivi e stili sardi, e coloro che invece sostengono e si ispirano ai movimenti artistici più moderni. Senza dubbio Sini, col suo stile è moderno e all'avanguardia, è tra questi ultimi, e sebbene non creda in un'Arte Sarda, con la realizzazione delle venticinque tempere Contrasti dimostra di aver trovato la componente che da qui in poi lo caratterizzerà: egli rappresenta il constrasto fra tradizione e modernità mettendo fianco a fianco disinibite e sofisticate cittadine con timorate desulesine, austere madri di famiglia, tenores e mamuthones. Collabora inoltre con le più svariate riviste nascenti in quel periodo nell'isola. La sua prima esposizione cagliaritana risale al 1927, il successo di questa lo portò a realizzare numerose copie e variazioni sul tema, attraverso la moderna forma della cartolina. Nel frattempo dedica poi alla grafica pubblicitaria, realizzando svariati manifesti e calendari, sia nella penisola che nella sua terra natìa. Nel 1930 approfondisce questa sua nuova attività trasferendosi a Milano, dove lavora come illustratore pubblicitario e di libri per bambini. Muore all'età di cinquantadue anni sotto il primo bombardamento su Cagliari