Teatro La Vittoria (Ostra)
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Teatro La Vittoria | |
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Tipologia | sala a ferro di cavallo con 2 ordini di palchi |
Capienza | 65 in platea, in totale 184 posti |
Periodo | 1863 - 1867 |
Progettista | Francesco Fellini |
Indirizzo | Piazza dei Martiri |
Telefono | +39 071 7980606 |
Sito | Sito del comune sul teatro |
Il Teatro La Vittoria di Ostra (AN) è lo storico teatro della città.
[modifica] Storia
L'edificio è contiguo al palazzo comunale, la costruzione fu completata nel 1763 riprendendone esteriormente alcuni elementi decorativi. A partire dal XVII secolo fu il terzo teatro eretto a Ostra in ordine di tempo. Il primo sorgeva nei pressi del vecchio ospedale, il secondo fu eretto sull'area dove sorse poi quello attuale ed edificato tra il 1770 e il 1773 su disegno dell'architetto fanese Domenico Bianconi. La sala degli spettacoli si presentava con quattro ordini di palchetti lignei su pianta a campana. Nel 1817 l'architetto Pietro Ghinelli ne progettò la ristrutturazione che prevedeva anche l'aggiunta di quattro palchetti per ogni ordine su nuova pianta a ferro di cavallo ma il progetto non fu mai realizzato per l'alto costo previsto, preferendo restaurare il vecchio edificio. Un nuovo progetto fu redatto nel 1858 da Vincenzo Ghinelli nipote di Pietro Ghinelli, ma mai messo in opera. Nel 1861 l'architetto Francesco Fellini di Barbara fu incaricato di realizzare il nuovo teatro, rifacendosi al precedente progetto di Vincenzo Ghinelli. I lavori, affidati all'architetto jesino Ciriaco Santini, iniziarono nel 1863 e vennero ultimati nel 1867.
[modifica] Architettura e decorazioni
Un atrio decorato da stucchi fa da preludio alla sala degli spettacoli che si presenta con pianta a ferro di cavallo. Due ordini di palchi per un totale di 29, sono sormontati da un loggione a balconata aperta con due aperture a lunetta sul proscenio. Le decorazioni furono affidate all'anconetano Fortunato Fiorini che realizzò gli stucchi dorati dei parapetti a fascia e dei pilastrini leggermente arretrati, così come quelle delle lesene e dell'architrave di proscenio. Enrico Andreani realizzò il sipario che riproduce la piazza San Martino con il palazzo comunale e l'edificio del teatro. Il corredo scenico tuttora esistente è opera dello stesso Enrico Andreani e di Raffaele Boni, mentre i dispositivi scenici dei macchinisti sono opera di Pasquale Cortesi e Vincenzo Nini. La volta della sala ha al centro un motivo circolare a stucchi dorati che funge da cornice al grande lampadario a cristalli.