Trattato di Pressburgo
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Il Trattato di Pressburg venne firmato il 26 dicembre del 1805 fra Francia e Austria.
Questo trattato fu conseguenza diretta della disfatta austriaca inflitta dall'esercito francese nella Battaglia di Ulm (dal 25 settembre al 20 ottobre del 1805) e nella Battaglia di Austerlitz (2 dicembre del 1805). Si accordò una tregua il 4 dicembre e cominciarono i negoziati per la stesura del trattato. Questo venne firmato nel palazzo di Pressburg (città chiamata Bratislava dal 1919) fra Napoleone Bonaparte e l'imperatore Francesco II del Sacro Romano Impero. Il trattato viene ricordato anche come la Quarta pace di Pressburg.
Oltre alle clausole che stabilivano pace ed amicizia e la ritirata austriaca della Terza coalizione, il trattato sottraeva all'Austria diversi ed importanti territori europei. Le conquiste dei precedenti Trattato di Campoformio e Trattato di Lunéville furono reiterate, ed i possessi austriaci in Italia e Baviera furono ceduti alla Francia. Certi possedimenti austriaci in Germania passarono sotto il controllo degli alleati della Francia: la Baviera, il Württemberg ed il Baden.
L'Austria dovette rinunciare alle sue rivendicazioni su questi stati tedeschi senza eccezione. Il trattato segnò la fine effettiva del Sacro Romano Impero e Francesco II si trasformò nell'Imperatore Francesco II d'Austria. Veniva creata da Napoleone un nuovo stato chiamato Confederazione del Reno . Un ultimo punto del trattato prevedeva un'indennità di 40 milioni di franchi da versare alla Francia.