Veneto Fronte Skinheads
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Veneto Fronte Skinheads o VFS, organizzazione politica di estrema destra, nasce ufficialmente nel 1986, fondata da Piero Puschiavo e Ilo Da Deppo. La prima comparsa ufficiale avvenne nel Suffolk in Inghilterra nella seconda edizione del Rock Against Communism. Strutturato nella fase iniziale su una ventina di militanti, presenti nel 1987 alla White Noise (un coordinamento di carattere Europeo), si sviluppa rapidamente arrivando rapidamente ai 50 iscritti nel solo Veneto nonché mantenendo anche una stretta collaborazione con il National Front.
Alla fine degli anni '80 il Vfs è già una realtà molto attiva. Politica e soprattutto concerti con gruppi europei quali i Brutal Combat, i No Remorse e vari gruppi italiani del momento come Nomina Dresda, Hope & Glory, Plastic Surgery.
Nel 1989 la prima inchiesta da parte della magistratura di Vicenza. Nel 1990 l'organizzazione Vfs diventa ufficialmente Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads con uno statuto depositato presso il Tribunale di Roma iniziando in maniera più palese un'attività politica che la vedrà protagonista in varie iniziative di carattere nazionale come manifestazioni, presidi, convegni.
Nel settembre del 1992, ai piedi del Monte Grappa in provincia di Vicenza, il Veneto Fronte Skinheads organizza un campo di tre giorni per la seconda edizione del Ritorno a Camelot. Tra dibattiti e prospettive, davanti a circa 700 persone, suonano per la prima volta in Italia gli Skrewdriver.
Nel marzo successivo una serie di provvedimenti cautelari (otto mesi) vengono effettuati nei confronti del Presidente dell'Associazione dalla Magistratura di Milano. È l'inizio di una stagione giudiziaria.
Nel maggio del 1994 il movimento balza sulle cronache nazionali ed internazionali con la manifestazione organizzata a Vicenza, per protestare contro una serie di attentati, tra cui alcune bombe, ai danni di esponenti dell'Associazione.
Nell'ottobre del 1994 il Presidente dell'Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads viene arrestato insieme ad altri sette militanti, tra cui due membri del gruppo musicale Gesta Bellica, con l'accusa di istigazione all'odio razziale da parte della Magistratura di Verona.
Nel 1995 la Magistratura di Roma indaga il Presidente del Veneto Fronte Skinheads per apologia di genocidio. Il 12 ottobre 1996 la Procura di Verona spicca quattro mandati di cattura contro la sezione veronese del VFS.
Il 14 febbraio 1997 il GUP di Verona emette il decreto che dispone il rinvia a giudizio a carico di 46 imputati presunti appartenenti a VFS.
Ma è all'inizio del 1999 che inizia la vera e propria stagione politica del VFS. Si intensifica la collaborazione con il Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
Nel mese di maggio a Vicenza il VFS organizza un convegno contro il mondialismo capitalista al quale partecipano alcuni rappresentanti dell'Associazione Uomo Libero e due parlamentari della Lega Nord.
Il 21 luglio 2001 il VFS è in corteo a Treviso con la coalizione denominata Coordinamento Antimondialista. La manifestazione è organizzata in contrapposizione al "famoso" vertice G8 di Genova.
A partire dal 2001 il gruppo del VFS di Pavia è protagonista di numerose vicende giudiziarie, in particolare a partire dal violento assalto al centro sociale Barattolo guidato dagli appartenenti al gruppo il 28 marzo 2003.
Nel settembre del 2004 il responsabile dell'Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads partecipa all'assemblea generale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore e decide di aderirne.