Vengo anch'io. No, tu no
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Vengo anch'io. No, tu no | ||
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Artista | Enzo Jannacci | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1968 | |
Durata | min : sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 11 | |
Genere | musica popolare | |
Etichetta | ARC | |
Registrazione | Italia |
Enzo Jannacci - cronologia | ||
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Album precedente Sei minuti all'alba (1966) |
Album successivo La mia gente (1970) |
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Vengo anch'io. No, tu no è il titolo del quarto album in studio di Enzo Jannacci.
[modifica] Il disco
Questo album, uscito nel 1968, fu uno dei più grandi successi di Jannacci, la cui hit Vengo anch'io. No, tu no raggiunse la vetta delle classifiche italiane di vendita: ancora oggi, il cantautore milanese viene ricordato soprattutto per questo brano. Tra le altre canzoni che compongono il disco, meritano un approfondimento:
- Giovanni telegrafista, uno dei pezzi a cui Jannacci è più affezionato, tanto da essere cantato praticamente in ogni suo spettacolo, nel quale racconta la monotona vita da telegrafista di un certo Giovanni (uno dei tanti personaggi comuni a cui Jannacci, nelle sue canzoni, dà un'identità);
- Ho visto un re, scritto con i grandi amici Cochi e Renato, che costituisce un'ironica presa di posizione nei confronti del potere, i cui interessi vanno sempre a scapito della gente comune. Nel 1968, i tre parteciparono alle audizioni per partecipare al Festival di Sanremo di quell'anno, ma la canzone fu respinta per l'argomento politico che vi era trattato. Negli anni successivi, il brano è divenuto molto celebre dopo essere stato cantato insieme a grandi personaggi della musica e della comicità italiana, tra cui Dario Fo e Paolo Rossi.
[modifica] Tracce
- Ho visto un re
- La ballata del pittore
- Vengo anch'io. No, tu no
- Giovanni telegrafista
- Pedro pedreiro
- La mia morosa la va alla fonte
- La sera che partì mio padre
- Domenica 24 marzo
- La disperazione della pietà
- Ho pensato mai
- Non finirà mai