Vucumprà
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Vucumprà è un neologismo diffusosi Italia negli anni '90 per indicare, in senso generalmente dispregiativo, i venditori ambulanti di origine africana. La parola, onomatopeica, imita la pronuncia distorta della frase "vuoi comprare?" da parte di immigrati con scarsa padronanza della lingua italiana. In particolare, gli immigrati africani ebbero dapprima maggiori contatti con il meridione, cosa che potrebbe avere determinato il diffondersi della particolare pronuncia imitata da "vucumprà" (che ricorda per esempio la lingua napoletana).
Il fenomeno della diffusione del neologismo "vucumprà" può essere paragonato a quello del termine "sciuscià", con cui alla fine della Seconda guerra mondiale si iniziarono a chiamare i bambini napoletani che si offrivano di lucidare le scarpe ai soldati americani, distorcendo la pronuncia dell'inglese shoe shine.
La parola "vucumprà" viene spesso usata con significato esteso, per esempio a indicare genericamente gli extracomunitari immigrati, a prescindere dall'attività che svolgono. In altri casi la parola viene usata per alludere ad alcuni aspetti secondari del fenomeno dei venditori ambulanti immigrati, per esempio alle caratteristiche dei prodotti venduti dalla maggior parte di essi (prodotti di scarso valore, imitazioni di oggetti di marca, copie illegali di opere protette da diritti d'autore, e così via).