A ufo
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L'espressione a ufo, con le varianti uffo, uffa e aufo, hanno il significato di "a sbafo", "senza pagare", diverso da gratis per la connotazione negativa.
[modifica] Etimologia
L'espressione deriva dalla locuzione latina ad usum fabricae, abbreviato in AUF. L'espressione latina veniva usata per contrassegnare i beni esentati da ogni dazio, perché, ad esempio, destinati ad opere della Chiesa Cattolica. Un caso è quello del Duomo di Milano, i cui blocchi, provenienti dal Lago Maggiore via fiume, recavano appunto la scritta AUF.
Secondo Giuseppe Gioacchino Belli il termine originario, Auffa, romanesco per "gratuito" e derivante dalla sigla AUF, veniva posta sui materiali edilizi destinati alla fabbrica di San Pietro, in modo che passassero il Dazio gratuitamente, senza pagare imposte.
Altre etimologie fanno però risalire la frase al germanico ufjô per abbondanza, altre dal latino ex ufficio (ex uff.) delle lettere commerciali senza dazio. Altre meno credibili dall'ebraico efes, gratuitamente, tramite il latino offa.