Acustica
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'acustica (dal greco ακουειν, ascoltare) è quella branca della fisica che studia il suono e la propagazione delle onde sonore in tutti i loro aspetti. Si interessa oggi anche dei suoni non direttamente connessi ai processi uditivi dell'uomo.
Indice |
[modifica] Storia essenziale
I primi studi sul suono furono eseguiti da Pitagora nel VI secolo AC, ma l'ipotesi che il suono fosse un fenomeno ondulatorio è stata sostenuta da Crisippo. Le conoscenze degli antichi greci erano comunque alquanto raffinate, come dimostra il famoso teatro di Epidauro.
L'acustica come scienza si sviluppa a partire dal 1600. Tra i principali protagonisti si ricordano Mersenne, che compie la prima misura della velocità del suono.
[modifica] Settori
Ad oggi l'acustica può essere suddivisa in numerosi settori: l'acustica architettonica, che si occupa della qualità acustica degli edifici e delle sale dei teatri, l'acustica musicale, che si occupa degli strumenti musicali e delle loro proprietà, l'acustica ambientale, che si occupa dei problemi collegati al rumore, l'acustica fisiologica e psicologica, che si occupa dei problemi di percezione dei suoni e della parola, l'acustica subacquea, che tratta della propagazione del suono negli ambienti marini.
[modifica] Suoni e rumori
Si può distinguere il concetto di suono da quello di rumore. Il suono è in generale una sensazione che nasce nell'uomo quando una perturbazione meccanica si propaga in un mezzo elastico facendolo vibrare. Per questa ragione molto spesso abbiamo a che fare con suoni i cui stimoli acustici hanno le componenti in frequenza (vedi trasformata di Fourier) multipli della frequenza fondamentale. Il rumore è comunemente identificato come una sensazione uditiva sgradevole e fastidiosa o intollerabile.
La velocità di propagazione dello stimolo acustico è di circa 344 m/s ad una temperatura di 20 °C e pressione atmosferica standard. L'orecchio umano può sentire stimoli acustici le cui frequenze siano comprese fra i 20 Hz e i 20 KHz.