Alejandro Planchart
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Alejandro Enrique Planchart (Caracas 29 luglio, 1935) è un musicologo, direttore d'orchestra e compositore venezuelano naturalizzato statunitense. Specializzato nella storia della musica tardomedievale e rinascimentale, Planchart è riconosciuto come uno dei più autorevoli studiosi dell'opera di Guillaume Dufay.
Nato a Caracas, si trasferì in gioventù in Stati Uniti per studiare all'Università di Yale dove ottenne il bachelor di musicologia nel 1958 e, successivamente, il master's degree nel 1960. Nel 1971 conseguì il PhD all'Università di Harvard con una dissertazione sul Tropario di Winchester[1].
Nel 1977 entrò a far parte del corpo docente dell'Università della California diventando nel 2006 professore emerito di musicologia.
Autore di numerose pubblicazioni, Planchart ha curato anche le voci su alcuni compositori tardomedievali e primorinascimentali quali Cristóbal de Morales, Jacob Clemens non Papa, Guillaume Dufay; sulle scuole polifoniche dell'Abbazia di San Marziale a Limoges e dell'abbazia di San Gallo; e in generale sulla musica venezuelana contenute nel dizionario enciclopedico Grove Dictionary of Music and Musicians (Grove - Dizionario della musica e dei musicisti) collaborando sia all'edizione del 1980 che a quella del 2001. Ha inoltre diretto diverse registrazioni di musica antica per le etichette Lyrichord e Musical Heritage Society.
[modifica] Note
- ↑ Con questo nome vengono indicati due manoscritti inglesi di organa a due voci risalenti agli inizi dell'XI secolo e conservati separati alla Bodleian Library di Oxford (MS Bodley 775) e al Corpus Christi College di Cambridge (MS473). Il titolo «tropario» si riferisce al tropo, un tipo di composizione utilizzata nei canti liturgici.
[modifica] Bibliografia
- (EN) Biografia su Early Music America
- (EN) Grove Music Online, ed. L. Macy (verificato il 30 agosto 2006), (pagina di accesso per la sottoscrizione) (Sebbene non contenga una bibliografia specifica, contiene tuttavia diverse pubblicazioni di Planchart e riferimenti bibliografici alle sue opere.)