Alessandro Algardi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Alessandro Algardi (Bologna, 27 novembre 1595 – Roma, 10 giugno 1654) è stato uno scultore italiano.
Formatosi presso l'Accademia di Ludovico Carracci, fu scultore ed inizialmente orafo a Mantova, presso i Gonzaga. Nel 1625 si trasferì a Roma e qui si occupò del restauro e della misurazione di statue antiche, su incarico del cardinale Ludovico Ludovisi. In questo modo poté approfondire la conoscenza del patrimonio classico, subendone gli influssi a livello figurativo. Nelle prime opere che realizzò durante questo periodo, come le statue di San Giovanni Evangelista e di Santa Maria Maddalena per la Cappella Bandini in San Silvestro al Quirinale (1628-1629), si riscontrano influssi berniniani che avvicinano l'Algardi alla corrente del classicismo, particolarmente diffusa nella Roma di quegli anni, ravvisabile nelle opere di Nicolas Poussin, Andrea Sacchi, Francois Duquesnoy e del Domenichino.
Fra le opere più interessanti dell'Algardi si possono indicare la statua in bronzo di Innocenzo X eseguita fra il 1649 e il 1650 (Palazzo dei Conservatori), la pala con L'incontro di papa Leone I e Attila (1646-53) e la Tomba di Leone XI (1634-44), entrambi in San Pietro. Algardi evitò l'uso di marmi policromi, adottando invece il marmo bianco di Carrara.
Algardi fu inoltre un apprezzato ritrattista, capace di unire il fine realismo della scuola bolognese ad una nobile compostezza. A questo proposito si possono citare diversi ritratti, fra cui Garzia Mellini in Santa Maria del Popolo, il Busto del Cardinale Laudivio Zacchia (1626?) nel Museo di Berlino, Roberto Frangipane in San Marcello al Corso ed Olimpia Pamphili nella Galleria Doria Pamphilij.